Bentrovati con la recensione del decimo episodio della quindicesima stagione di Grey’s Anatomy (qui Ellen Pompeo parla di un possibile ritorno di Sandra Oh). Dopo l’episodio interessante della scorsa settimana, con questo la Vernoff ha toppato. Di nuovo.
Non fraintendetemi, la puntata in sé non era nemmeno così tanto malvagia, ma era incredibilmente noiosa. Se non fosse stato per quel breve momento tra Occhiali e Nico e la parte dedicata a Miranda Bailey, non sarei sopravvissuta.
Ho parlato troppo presto quando nella scorsa recensione ho detto che non mi era dispiaciuto immergermi a 360° nelle vicende amorose del triangolo Amelia-Owen-Teddy. Mi sto pentendo amaramente. In qualche modo è come se me la fossi andata a cercare. Come se l’Universo avesse sentito il mio commento e avesse pensato di farmi una gentilezza regalandoci un episodio che per quaranta minuti non fa altro che ammorbarci con questi tre. La voglia di sbattere la testa contro il muro a ogni capriccio di Owen, a ogni frecciatina di Amelia e a ogni occhiata triste di Teddy, era tanta.
Ma ho resistito. Ho ingoiato la pillola e sono rimasta a guardare sperando che succedesse qualcosa. Sperando che effettivamente ci fosse una chiusura a questa storia. E dopo interminabili momenti di noia, in cui se fossi stata un uomo avrei preferito darmi una martellata sui c******i, la chiusura arriva. Owen capisce che lasciare Amelia non è ciò che vuole e capisce di voler stare vicino a suo figlio. Perciò lascia il suo posto di lavoro per darlo a Teddy in modo da poter avere più tempo per il piccolo.
Ora, adoro Teddy (la maggior parte delle volte). Mi ricorda la maestra di matematica che avevo alle elementari e che preferiva flirtare con il maestro di educazione fisica piuttosto che insegnarci qualcosa. Eppure, nonostante l’affetto che provo per lei, mi annoia. Avercela sempre in mezzo ai piedi potrebbe rivelarsi una tortura. E, consideriamo la scena in cui flirta con Koracick, le cose potrebbero tornare a incasinarsi prestissimo. Dubito che a Owen possa andare a genio il fatto che la sua migliore amica passi del tempo o – peggio – faccia sesso con uno degli uomini più narcisistici, spacconi e attraenti che Grey’s Anatomy abbia mai visto.
Io prego il Signore dei medical drama affinché non li faccia entrare ancora in crisi. Ma so che sarà impossibile. Anche se, a quel punto, non potrei più reggerli. Probabilmente andrei personalmente a bruciare i copioni dei loro personaggi. Salvateci dalla noia totale dei triangoli amorosi.
Vi prego. Risparmiateci, risparmiateci tutti!
Il momento massimo di gioia, in questo episodio di Grey’s Anatomy, l’ho raggiunto quando, per sbaglio, hanno immobilizzato Owen e ha rischiato anche di morire. Ci siamo rilassati un attimo e ci siamo goduti Occhiali che ha tirato fuori le consistenze dimostrando quanto vale. Ho amato il momento in cui va da Nico e hanno quella breve conversazione nella stanzetta. Sono stati dolcissimi. Nico sembra sempre imperscrutabile. È uno di quelli che – apparentemente – ti danno l’impressione di essere apatici, ma in realtà ha un grande cuore di panna.
Andando avanti con l’episodio di Grey’s Anatomy, finalmente vediamo la luce alla fine del tunnel. Si parla di Miranda Bailey e del suo problema. Sempre nella recensione della scorsa settimana, avevo notato che qualcosa non andava con il modo in cui Miranda si strofinava le mani. Chiaro era il riferimento al suo precedente problema con il Disturbo Ossessivo Compulsivo (OCD). In questa puntata ne abbiamo la conferma. Miranda sta avendo di nuovo quel problema.
Sono convinta che a scatenarlo siano stati il suo infarto e la scelta di Ben Warren di arruolarsi nel corpo dei vigili del fuoco. Quello della Bailey è uno dei personaggi più forti di Grey’s Anatomy. Ritornerà a gestire e governare l’ospedale meglio di prima. Mi piacerebbe sapere di più al riguardo. Vorrei vedere le sue sedute dalla psicologa e notare tutti i suoi progressi verso la guarigione. Sarebbe innanzitutto una bella storia da mostrare e poi ci permetterebbe di metterci meglio nei suoi panni. Di capire cosa le stia succedendo e di provare maggiore empatia.
Andando avanti, c’è la storyline di Meredith e i due bonazzi. Vi prego, firmiamo tutti una petizione per farle fare la scelta come in Uomini e Donne. Innanzitutto voglio Maria De Filippi a narrare la storia di Meredith in stile C’è Posta Per Te, seduta sul gradino, mentre mangia la sua caramella. Voglio Meredith seduta sul trono e DeLuca e Link come corteggiatori che litigano ogni cinque secondi per cose inutili. Pretendo le esterne e tutto ciò che ne consegue. Se ci pensate è un po’ quello che stiamo vedendo. Prima DeLuca e Meredith rimangono chiusi nell’ascensore (e possiamo considerare questa come loro esterna). E poi Link si offre di aiutare Meredith con l’organizzazione del compleanno del figlio (ed ecco l’altra esterna).
Ciò che manca, a questo punto, è solo la scelta. Immaginate quanto sarebbe divertente vedere Meredith che decide come organizzarla. Poi le due sedie rosse, i petali di rosa e il ballo finale per coronare il sogno e iniziare il nuovo amore. Sarebbe fantastico!
E per finire parliamo di colei che, anche questa settimana, si è dimostrata essere il personaggio peggiore mai esistito nella storia di Grey’s Anatomy. Avrete già capito che mi riferisco a Maggie Pierce. Il male fatto persona. L’unica che meriterebbe di morire nella serie e che, come se lo facesse di proposito, non muore mai. Insopportabile come pochi, fastidiosa più del bambino che sul volo di dodici ore ti piange accanto per dieci. Più irritante dell’orticaria, più dispettosa di un’adolescente con la sindrome premestruale.
Maggie rovina un altro episodio di Grey’s Anatomy.
A parte aver infranto in tutti i modi possibili i rapporti di confidenzialità tra medico e paziente. Dopo aver deciso di essere in diritto di raccontare della malattia di Catherine a Jackson, togliendole la possibilità di farlo lei stessa e forzandola, quindi, ad affrontare una situazione che non si sentiva pronta ad affrontare, in questo episodio se la prende con Teddy. Perché rovinare solo una storia alla volta se ne puoi rovinare più di una. Vero, Maggie? Ciò che mi fa imbestialire è che lei non c’entra assolutamente niente né con la malattia di Catherine, né con la storia di Owen, Amelia e Teddy. Quindi perché deve fare la bambina?
Perché si deve sempre mettere in mezzo?
Ha trattato malissimo la Altman solo perché dice di essere la sorella di Amelia. LEI NON È LA SORELLA DI AMELIA. E Amelia sa difendersi benissimo da sola. Quella Teddy ha detto di non volere solo che suo figlio cresca senza padre. Ed è quello che vuole anche Owen. È una cosa ovvia, logica e giusta. Non torneranno insieme. Owen è stato chiaro. Lui ama Amelia. Allora perché Maggie, che non c’entra né dalla porta, né dalla finestra, se la prende sul personale? Io non ho parole. Questo personaggio è davvero pessimo.
Mi è dispiaciuto tanto vedere Catherine stare così male. Tutti cominciano a trattarla come un’incapace. Ma non lo è. È malata, sta soffrendo, ma non è una donna debole. Ce lo ha dimostrato in tutte queste stagioni di Grey’s Anatomy. Non è una che si arrende. Avere attorno persone che la trattano come una deficiente non la rende di certo più forte. Anzi, la fa abbattere prima del tempo. Il suo è un caso difficile e ha bisogno del supporto delle persone che ama, non di essere trattata come una cretina. Catherine non è una donna che si arrende. Non è una donna che molla. Riuscirà a sopravvivere.
Ripeto, l’episodio non è stato malvagio, ma è stato noioso. Speriamo che gli sceneggiatori abbiano capito che non ce la facciamo più con ‘sta storia ripetitiva di Owen, Amelia e Teddy e ci diano tregua. Continuo a sperare e credere che Catherine ce la farà. E spero che qualcuno o qualcosa si porti via Maggie Pierce per sempre.
Per questa settimana è tutto, alla prossima!
Halleloo!