Grey’s Anatomy è una pietra miliare nella storia delle serie tv. Le porte del Grey Sloan si sono aperte ormai nel lontano 2005 su Sky e ancora non si sono chiuse. Abbiamo pianto, spesso, più di dolore che di gioia. Ci siamo emozionati e innamorati dei personaggi, ognuno con i loro pregi e difetti. Abbiamo tifato per le coppie, soprattutto per quella composta dai personaggi di Ellen Pompeo e Patrick Dempsey.
Grey’s Anatomy non è superficiale come sembra.
Non sono solo storielline d’amore e sesso nello sgabuzzino. Durante gli anni ci ha dato delle lezioni importanti, che ci portiamo ancora con noi.
Scegliere le 10 migliori frasi dello show non è stata un’impresa facile. Probabilmente alcune sono pure rimaste fuori. Abbiamo cercato quelle più iconiche, ma anche quelle più profonde e significative, raccogliendole in questo pezzo. Andiamo a vederle insieme.
1) A chi interessa la bellezza?
Non c’è dubbio che il personaggio più iconico di Grey’s Anatomy sia Cristina Yang.
La sua uscita di scena è un vuoto incolmabile. Nonostante questo siamo felici per lei perché se n’è andata da Seattle realizzando tutti i suoi sogni. Brillante, pungente, talentuosa, Cristina Yang è la dimostrazione che nessun traguardo è irraggiungibile, che la meritocrazia esiste perché chi si impegna duramente viene premiato. Un modello per tutte le donne che aspirano a diventare grandi nel loro campo, per tutte quelle che non si riconoscono negli stereotipi femminili. Perché non tutte vogliono le stesse cose e Cristina ne è una prova. Per lei non conta l’aspetto esteriore. Come dice a Owen:
“A chi interessa la bellezza? Io sono brava! Se vuoi farmi un complimento fallo al mio cervello!”
È un messaggio potente in una società come la nostra che privilegia la bellezza a discapito dell’intelligenza. Cristina è la più brava, sa di esserlo e non esita a ricordarlo a tutti. E la sicurezza nei suoi mezzi è così contagiosa che riesce a trasmetterla anche a noi.
2) Prendi me, scegli me, ama me
Questa frase è una delle più famose della serie tv, una delle più significative di Grey’s Anatomy (disponibile su Sky) perché rappresenta LA coppia più iconica di sempre: quella di Meredith Grey e Derek Shepherd (qui i loro 10 momenti più belli).
I personaggi interpretati da Ellen Pompeo e Patrick Dempsey hanno dato vita a una storia epica. Sono il simbolo dell’amore nella sua essenza più pura. Non importa quante avversità possono colpirli, finché si sostengono possono sopportare di tutto. Hanno sconvolto l’uno il mondo dell’altra, creandone uno perfetto. Diventando straordinari insieme piuttosto che ordinari divisi.
Uno dei loro momenti migliori è incarnato proprio da quelle parole, entrate negli annali di Grey’s Anatomy.
La dichiarazione di Meredith Grey è dolce, romantica, coraggiosa. Non importa se tutto sembra disperato, la ragazza prende in mano il suo cuore e lo offre a Derek, buttandosi e lottando per quella persona che rappresenta tutto per lei, che la rende felice, che ama. Si può vincere o perdere, ma almeno non si rimane con il rimpianto di non aver fatto niente.
3) Se ami qualcuno devi dirglielo
Quante volte volevamo confessare i nostri sentimenti alla persona che amavamo ma non l’abbiamo fatto? È dura rischiare così tanto, ma rimanere in un limbo di incertezza senza fare niente è ancora peggio. Alla fine un rimpianto è più terribile di un fallimento. Purtroppo Mark Sloan l’ha capito troppo tardi. Quando ormai la sua anima gemella è morta in una straziante scena di Grey’s Anatomy dove l’unica cosa che Mark poteva fare era accompagnarla verso la luce.
Non ci siamo ancora ripresi da quel momento, come non l’ha fatto Mark Sloan. Su quel letto, mentre anche la sua vita sta per finire, ripensa a Lexie, alle cose non dette, a quello che si è perso, ai rimpianti. E ha la forza per dare a Jackson un ultimo consiglio:
“Voglio che mi prometta una cosa: se ami qualcuno, diglielo. Anche se hai paura che non sia la cosa giusta, anche se hai paura che possa portare qualche problema, anche se hai paura che rovini completamente la tua vita. Dillo, dillo ad alta voce. E poi riparti da li.”
E per fortuna Jackson l’ascolterà prendendosi la sua April con una delle dichiarazioni più belle di Grey’s Anatomy.
4) Ogni bacio prima del bacio giusto non conta
Derek Shepherd è un romanticone. Lo dimostra più volte in Grey’s Anatomy con gesti grandi e piccoli. Lo dimostra rispettando le promesse, amando il personaggio di Ellen Pompeo ogni giorno come se fosse il primo. Fino alla fine, fino a quel maledetto ventunesimo episodio dell’undicesima stagione di Grey’s Anatomy. A quella puntata associamo rabbia, frustrazione, tristezza, dolore. Perché il modo con cui il personaggio di Patrick Dempsey se ne va è terribile.
Ma in quell’episodio così doloroso (da rivedere su Sky per i più coraggiosi) c’è una nota di dolcezza. Il monologo di Derek sul primo bacio è bellissimo e commovente. Esprime in poche parole l’essenza più vera e profonda dell’amore:
“Ogni bacio prima del bacio giusto non conta: ho baciato un sacco di donne, ma la prima volta che ho baciato mia moglie, beh allora non era mia moglie, era solo questa ragazza che avevo incontrato in un bar, devo ammetterlo, è stato come se non avessi mai baciato nessun’altra donna prima”.
In quell’istante non è Derek Shepherd il neurochirurgo di fama mondiale. È semplicemente un uomo innamorato di sua moglie, che pensa a lei anche in un momento così disperato.
5) Non è lui il sole, il sole sei tu
L’amicizia di Cristina Yang e Meredith Grey è qualcosa di unico e speciale. Si sono connesse fin dal primo episodi in onda su Sky, riuscendo a raggiungere un livello di intimità tale che non si nascondono niente. Ci sono sempre l’una per l’altra, nella gioia e nel dolore. Anche quando le loro vite imboccheranno strade diverse. Anche quando i chilometri a separarle saranno tanti. Non si negano mai una chiacchierata, qualche parola di conforto, semplicemente l’esserci.
È l’amicizia prima dell’amore. Insomma, quante volte in Grey’s Anatomy Derek è stato cacciato dal suo stesso letto all’arrivo di Cristina?
Ne hanno passate tante insieme e, prima di lasciare Seattle, Cristina deve parlare con la sua amica, raccomandandosi che viva, che non faccia l’eroina. Perché lei ha bisogno di Meredith. Perché il personaggio di Ellen Pompeo è la sua persona. Ma soprattutto le dà un consiglio importante. Mai smettere di amarsi, mai annullarsi, ma lasciarsi schiacciare dal nostro partner, mai mettere da parte i nostri desideri per qualcun’altro. Perché quando lo facciamo ci perdiamo. Perché noi non siamo il satellite di un altro pianeta.
Siamo la stella più importante. Noi siamo il sole.
6) Io ho scelto di essere madre
Il processo per l’affidamento di Sofia è un momento duro in Grey’s Anatomy (qui alcune informazioni sullo show). Lì Arizona Robbins ci mostra tutta la forza, la tenacia, la fragilità e la responsabilità di una donna, di una madre. Lei aveva una scappatoia. Poteva andarsene, poteva tirarsi indietro. Eppure sceglie di rimanere, sceglie di crescere una bambina con la quale biologicamente non ha nessun legame. Non le importa del DNA. Perché Arizona Robbins sente che Sofia è sua figlia, tanto quanto lo è di Callie Torres e di Mark Sloan.
Parla con il cuore in mano, mettendo il bene di Sofia al primo posto. Perché anche se deve andare in ospedale, anche se così perderà la causa, sa che sua figlia sarà sana e amata. È questo l’importante. Ed è così che Arizona Robbins dimostra che cosa voglia dire essere madre.
“Ho scelto di essere la madre di Sofia! Non mi è piovuta dal cielo. Dovevo fare una scelta: potevo restare o potevo andarmene e ho scelto di essere madre! Ed è stata la scelta migliore che abbia mai fatto. Amo la mia bambina e la vorrei con me, ma so che, in qualsiasi modo finirà… sopravvivrà. Sarà sana e al sicuro. E sarà piena di attenzioni e amata, perchè noi siamo le sue madri”
7) Forse tutti dovremmo incasinarci un po’
Non amavamo Alex Karev all’inizio di Grey’s Anatomy e, rivedendo le puntate su Sky, il perché è evidente. Era arrogante, antipatico, donnaiolo. Troppo sicuro di sé, pronto a risolvere i suoi problemi con pugni e calci, incurante dei danni causati dalle sue azioni. Eppure, nella storia con Izzie e Jo, nell’amicizia con Meredith, capiamo che quell’Alex Karev era solo una maschera. Lo dimostra anche con una frase della quinta stagione, resa ancora più potente proprio perché è lui a pronunciarla:
“[…] Anche se siamo dei duri i traumi lasciano sempre delle cicatrici, ci seguono anche a casa e cambiano la nostra vita. I traumi incasinano tutti ma forse è proprio questo il punto il dolore, la paura, le stronzate, forse subire questo ci permette di andare avanti di superare ogni cosa, forse tutti dobbiamo incasinarci un po’ prima di poter migliorare»
Questo è il vero Alex Karev, non il gradasso delle prime stagioni di Grey’s Anatomy.
È un uomo dalla sensibilità unica, dal cuore enorme, che morirebbe per le persone che ama. Perché sa che cosa è il dolore, perché ha sofferto ma da quei duri momenti ne è uscito più forte di prima.
8) Anche quando non ci sei, io mi giro a cercarti
George O’Malley è una ferita ancora aperta in Grey’s Anatomy. 007 (qui tutti i soprannomi dei personaggi dello show) era dolce, altruista e ottimista. La sua emotività sembrava renderlo fragile, ma era tutto il contrario. Quando contava il suo sangue era freddo, la sua mano era ferma, il suo coraggio era palpabile. Operare un uomo a cuore aperto in ascensore senza corrente non è da tutti. Alex non ce la fece.
George O’Malley avrebbe fatto di tutto per le persone che amava. Avrebbe persino dato il cuore a Denny se avesse potuto. Solo per vedere Izzie felice. Perché per lui Izzie è tutto, è la sua famiglia. Il loro legame è indissolubile e nemmeno la morte lo spezza. Perché, come dice la stessa Meredith:
“Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perché ci sono legami che sono semplicemente… destinati ad essere”.
Ciò che unisce George O’Malley e Izzie Stevens non si spiega. Semplicemente c’è. È così forte che, anche quando la ragazza non è fisicamente presente, lui la cerca. Per condividere con lei ogni momento, ogni risata, ogni parola. Ed è la cosa più bella che si possa dire a qualcuno.
9) Non c’è gloria nel facile
Amelia Shepherd è una ventata di aria fresca in Grey’s Anatomy (disponibile su Sky in un canale apposito). Certo, il suo passato è terribile: ha visto morire il padre, il fidanzato, il figlio e non ha potuto dare l’ultimo saluto al fratello. Si è drogata, ha avuto un tumore per ben 10 anni. È andata dritta all’inferno, ma il suo fuoco non si è mai spento. Nonostante la vita sia stata crudele, si è asciugata le lacrime e ha continuato. Amelia Shepherd non ha mai perso la sua spontaneità e unicità, quell’umorismo e quella pazzia che la contraddistingue.
“Ma come mai tentiamo, se gli ostacoli sono tanto alti e le possibilità di successo tanto basse? Perché non facciamo i bagagli e non torniamo a casa? Sarebbe molto più facile. E’ perché, alla fine, non c’è gloria nel facile. Nessuno ricorda le cose facili. Si ricorda il sangue e le ossa… e la battaglia lunga e angosciosa per arrivare in cima. Ed è così che diventi una leggenda”.
Non è l’altro Shepherd, non vive all’ombra del personaggio di Patrick Dempsey. Amelia è lo Shepherd giusto, la dimostrazione che, anche se si tocca il fondo, possiamo sempre rialzarsi. Sarà faticoso ma quelle sono le vittorie migliori.
10) Io posso vivere senza di te. Ma non voglio
“Io posso vivere senza di te. Ma non voglio. E non lo vorrò mai”
Con queste parole Meredith dimostra non solo quanto sia cresciuta, ma anche quanto ami suo marito. Il personaggio di Ellen Pompeo (qui 7 curiosità sull’attrice) ha imparato che può farcela da sola, ha imparato ad amarsi, a non dipendere da niente e nessuno. È una donna forte, una madre premurosa e un chirurgo eccellente. Non è un semplice satellite, è la stella principale. Ma non ha importanza se Derek non è al suo fianco. Non vuole essere tutto questo, non vuole passare una vita senza il personaggio di Patrick Dempsey. Potrebbe ma non vuole.
Certo è facile dimenticare quanto vogliamo determinate cose, che si prova ad averle al nostro fianco se non sono più con noi. Qualche volta è necessario fermarsi e ricordarlo. Perché anche se abbiamo capito che non sono indispensabile, che siamo forti anche senza, non dobbiamo privarcene. Si può tenere nella nostra vita qualcosa che non è fondamentale ma che ci rende felici, che doni colore e amore alla nostra esistenza.