Grey’s Anatomy è finito da un paio di settimane e ancora mi interrogo sul senso di questa stagione. E mentre aspetto con ansia la quattordicesima, tra un’episodio guardato per caso su La7d e un re-watch nei momenti di ozio, mi chiedo cosa non ha funzionato in questa stagione.
Come molti di voi mi hanno fatto notare nei commenti, il grande problema di questa tredicesima stagione sono state le storyline. Una delle peculiarità di Shonda Rhimes è, senza ombra di dubbio, la bravura nel riuscire a rendere appassionante ogni storia, ogni personaggio e ogni coppia. Riusciva a seguire svariate storie contemporaneamente e ti faceva appassionare a tutte. Adesso invece ci sono trame troppo spezzettate. Personaggi abbandonati a loro stessi che finiscono nel dimenticatoio: i personaggi fantasma.
Un grande problema dovuto alle storyline senza senso è che la maggior parte degli specializzandi fantasma sono completamente inutili. Non riusciamo ad affezionarci a loro e – se proprio devo essere sincera – di alcuni non ricordo nemmeno il nome. Prima Grey’s Anatomy girava attorno ai drammi degli specializzandi. Adesso le uniche due di cui conosciamo qualcosa sono Jo (e vorrei non sapere nulla di lei) e la povera Stephanie. Di quel tipo al centro della foto so solo che si chiama Cross e che è stato ricoverato e trattato dalla Edwards. Di DeLuca sappiamo che è stato picchiato da Karev e che ha una cotta per Jo (e non capisco il perché). E di quella povera Murphy sappiamo che è tornata al Grey – Sloan, ma nessuno se la fila.
Ma andiamo avanti. Quanti di voi sono rimasti con l’amaro in bocca per la storia di Alex Karev? Durante la prima parte della stagione ci hanno ammorbato con tutta la faccenda della prigione e dell’aggressione a DeLuca, poi, nella seconda parte, è sparito. Appariva sporadicamente e nessuno ha capito a che diavolo servissero le sue scene. E avrei davvero bisogno che qualcuno mi spiegasse il senso di Karev alla conferenza del marito (Matthew Morrison aka Will Schuester di Glee) di Jo. Ho passato metà puntata a chiedermi perchè era lì.
Lo spazio che hanno dato a lui potevano darlo ai Japril. Il che ci porta a un’altra delle cose che non hanno funzionato con le storyline in questa stagione: DI CHE MORTE MUOIONO I JAPRIL? Se anche voi siete delusi e amareggiati per la stupida fine di questa storia e per il modo superficiale con cui l’hanno trattata, fatemelo sapere. Comincio a preparare le fiaccole e i forconi per circondare casa di Shonda.
Durante questa stagione abbiamo toccato livelli di trash da far concorrenza a Beautiful e Pretty Little Liars. Un altro punto debole di questa tredicesima stagione di Grey’s Anatomy, infatti, sono stati i triangoli amorosi inseriti alla fine giusto come espedienti per attirare l’attenzione e per farci venire l’esofagite da reflusso. Sicuramente avrete capito di chi parlo: Kerev – Jo – DeLuca, April – Jackson – Maggie e la New Entry del club dei triangoli: Meredith – Nathan – Megan.
I primi che ho citato formano un triangolo amoroso così noioso che alla fine di ogni loro scena bisognerebbe contare i sopravvissuti. Sarebbe molto più interessante se i due uomini lasciassero fuori Jo e formassero una coppia tra loro. I secondi non dovrebbero essere un triangolo. Non dovrebbero esserci dubbi sul fatto che Maggie non dovrebbe stare con Jackson. A parte tutta la storia in stile Cesaroni (due fratellastri che si mettono insieme), questo nuovo interesse amoroso di Maggie nei confronti di Jackson e viceversa, esattamente, QUANDO È NATO?
L’ultima coppia che rischia di scoppiare è quella Meredith – Nathan a causa di Megan. Qui c’è di mezzo il ritrovamento dell’ex-fidanzata di Nathan (per niente simile *insert sarcasm here* al ritrovamento di Nicole, l’ex fidanzata di Ezra in PLL). Sinceramente, nonostante Riggs non mi dispiaccia con la Grey, non so se lo farei tornare da lei nonostante Megan sia viva. Ecco come – secondo me – dovrebbero essere risolti (o quasi) questi triangoli:
Un’altra cosa che non ha funzionato in questa stagione di Grey’s Anatomy è la storyline di Owen. Purtroppo il mio interesse nei suoi confronti è calato drasticamente. È un personaggio troppo prevedibile ormai. E non so se l’avete notato anche voi, ma la sua storia con Amelia non è altro che una ripetizione di quella con Cristina. Siamo sempre fermi allo stesso punto. Lui vuole mettere su famiglia, lei non vuole. Lui le toglie la voglia di respirare perché è super noioso e si appiccica peggio di una medusa sulla gamba il 15 di agosto. Lei si sente soffocare (Cristina letteralmente) e se ne va. Shonda è tempo di rinnovare, di svecchiare questo personaggio. Spero solo che, con l’arrivo della sorella, abbia qualche gioia e si lasci un po’ andare (anche se so che è davvero improbabile perché Owen proprio non ce la fa a divertirsi).
Un’altra cosa che non ha funzionato in questa stagione di Grey’s Anatomy è stata l’uscita di scena della Edwards. Sapevamo tutti che Jerrika Hinton avrebbe lasciato lo show e siamo tutti d’accordo sul fatto che Stephanie era la miglior specializzanda del Grey-Sloan. Allora perché farla uscire di scena architettando tutto quel disastro dello stupratore, dell’incendio e della bambina quasi morta (Le Telenovelas ci fanno un baffo)? Io sono una di quelle a cui è piaciuto il finale, ma Stephanie meritava di più.
Mi chiedo perché abbiano fatto andare via Penny (quella che ha ucciso Derek) con l’espediente della borsa di studio e non abbiano fatto una cosa simile per la Edwards. Sarebbe stato più sensato. Certo, quando hanno mandato via Penny dovevano architettare un’uscita di scena che giustificasse l’addio di Callie, ma questo non cambia il fatto che Stephanie non avrebbe dovuto lasciare lo Show in quel modo. Dopo aver lavorato più degli altri, dopo aver dato il massimo e dopo essersi distinta, molla? Non è da lei.
Un’altra cosa che non ha funzionato in questa stagione di Grey’s Anatomy è la storia di Richard e della Minnick. Tutto il tempo sprecato con loro poteva essere utilizzato per inserire qualche caso medico interessante, considerando il fatto che i pazienti, per un lungo periodo, sono stati messi in secondo piano a far da cornice ai drammi dei medici. Per fortuna, verso la fine della stagione, la parte medica è tornata ad avere importanza. Chi di noi non si è entusiasmato a guardare l’operazione al cervello fatta da Meredith sull’aereo? Chi non si è schifato (ma allo stesso tempo divertito) guardando il caso della ragazza con i vermi nello stomaco?
Quindi speriamo che, nella quattordicesima stagione, Grey’s Anatomy torni ad essere appassionante come era prima. Speriamo di non doverci più sorbire episodi sconnessi fra loro, fatti allo scopo di perdere tempo. E, soprattutto, speriamo che la signora Rhimes riesca a essere immensa come è stata nel finale di stagione.