La tredicesima stagione di Grey’s Anatomy è arrivata al suo dodicesimo episodio e io ve lo dico, per me sta diventando sempre più difficile scrivere le mie recensioni deliranti, perchè parlare e argomentare del nulla è sicuramente una di quelle missioni difficili da portare a termine.
Allora, andiamo con ordine …
La puntata inizia con una mega ramanzina di Meredith Maiunagoia Grey nei confronti di Alex. La dottoressa (che è entrata meritatamente nella lista dei nostri 10 personaggi più sfigati delle Serie TV) in questo episodio rimprovera Karev di essere scomparso dalla circolazione, facendo credere così a tutti (lei compresa) di essere finito in gattabuia per via dell’aggressione a De Luca. Ora, forse Alex prima di mettersi a dormire (per 24 ore consecutive) avrebbe potuto almeno fare una chiamata, mandare un messaggio, un piccione viaggiatore o un segnale di fumo per tranquillizzare tutti ma, diciamolo chiaramente, quella poco furba in tutta questa storia è stata Meredith! Tuttavia non mi soffermerò molto sui motivi che mi hanno portato a questa conclusione, poichè ho già affrontato ampiamente l’argomento nella precedente recensione dell’episodio 13×11 di Grey’s Anatomy che potrete leggere qui.
Quale sia stato il vero motivo che ha spinto il bel De Luca a ritirare le accuse è facile intuirlo fin da subito. Ha un nome e un cognome ben preciso: si tratta di Jo Wilson, la donna che irrita la gente. Io, per esempio, odiavo Jo Wilson anche quando non era mainstreaming farlo, perciò ho solo una cosa da dire al riguardo:
De Luca Scappa! Mettiti in salvo e, per favore, risparmiaci questo ridicolo triangolo amoroso tra te, la Wilson e Karev!
E a proposito di scene che noi fan di Grey’s Anatomy preferiremmo non vedere, parliamo un momento dei un altro triangolo (decisamente “non amoroso”), e cioè quello Webber – Avery – Bailey. Richard, infatti, è deciso a continuare la sua battaglia conto Miranda, ma non sa che quest’ultima, d’altro canto, si è scelta come alleato uno dei personaggi più influenti di questo show, ovvero Katerine Avery, sua moglie.
E a proposito di donne protagoniste di questa puntata, non possiamo a questo punto non citare la mamma di Maggie Pierce, dico bene?! Bella, genuina, una boccata d’aria fresca per lo show!
Ovviamente, però, proprio perchè non stiamo parlando di una Serie Tv qualsiasi, un dramma nella vita della Pierce era quasi scontato, dato che, fino ad ora, aveva avuto un’esistenza fin troppo tranquilla per essere un personaggio di Grey’s Anatomy! E infatti scopriamo che la signora si trova a Seattle per un controllo medico e che le sue condizioni di salute non sono di certo delle migliori.
Ma parliamo adesso di un’altra signora, arrivata al Grey Sloan Memorial Hospital avvolta nel filo spinato. La scena non vi ha forse ricordato il cotechino pronto per essere infornato prima della cena di Capodanno? So creepy!
Sono cattiva? Forse si, ma non l’avete pensato anche voi!?
Una signora così diffidente nei confronti del genere umano da arrivare al punto di barricarsi in casa circondata da muri di cemento e filo spinato! Chiamate Trump, qualcuno vuole rubargli il lavoro!
Per quanto riguarda il resto dell’episodio, non credo ci sia tanto da dire.
Maggie litiga con la madre, la Kepner volta le spalle a Webber, Alex riottiene il lavoro dalla Bailey e fa pace con Jo, mentre Amelia continua a giocare a nascondino come se nulla fosse. Non cede nemmeno quando Owen si presenta dietro la sua porta implorandola di tornare a casa, il che mi ha ricordato un po’ la scena di un bimbo che spera di non essere scoperto nascondendosi dietro le tende del soggiorno.
Si, c’è stata anche quella pseudo dichiarazione di Eliza Minnick ad Arizona, ma di questo non voglio parlare, perchè questa cosa non la posso accettare, mi dispiace.
Riportateci indietro nel tempo, a quando tutto è iniziato.