342: è questo, al momento, il numero di episodi di Grey’s Anatomy. In 15 anni e 15 stagioni la serie è riuscita a tenere incollata allo schermo una generazione di fan non trascurabile. E riesce a farlo ancora oggi. Quale obiettivo spera di raggiungere?
La risposta potrebbe trovarsi nei fatti accaduti nell’ultimo anno. Nel 2019 è stato infatti trasmesso l’episodio numero 331, che ha ufficialmente segnato un traguardo per la serie: con questa puntata Grey’s Anatomy ha superato E.R. per longevità. Ma non è finita qui. Qualche mese fa la serie ha ottenuto un rinnovo di due stagioni. Ciò significa che entro pochi anni potrebbe raggiungere la quota di 400 episodi trasmessi.
Sembra che l’obiettivo di Grey’s Anatomy sia quello di diventare la serie tv più lunga di sempre, superando ogni record. E ha tutte le carte per poterlo fare.
Oltre a un fandom ormai consolidato, il medical drama può contare su diversi punti di forza per raggiungere questo traguardo. Innanzitutto, Grey’s Anatomy è una serie che ha caratteristiche simili a quelle di una soap opera. La storia principale è costruita su tanti piccoli archi narrativi che coinvolgono diversi personaggi. Tra questi ci sono diversi intrecci sentimentali e situazioni drammatiche: tra litigi, scandali, triangoli amorosi e tradimenti, Grey’s Anatomy ha sempre trovato una storia da mostrare agli spettatori.
Altra caratteristica tipica del medical drama è che i personaggi che escono dalla serie lo fanno con un finale aperto (morti esclusi, ovviamente). In questo modo c’è sempre la possibilità di un loro ritorno: il più recente è quello di Teddy Altman, che nell’ultima stagione ha scombussolato non poco la vita dei protagonisti.
Grazie ai suoi personaggi e agli intrecci che ne scaturiscono, Grey’s Anatomy ha e avrà sempre una nuova storia da raccontare.
Il merito di questo successo e della struttura della serie va indubbiamente riconosciuto alla mente che c’è dietro: Shonda Rhimes. La creatrice ha talento e in ogni progetto a cui lavora cerca di rompere le convenzioni sociali più tradizionali del panorama televisivo. Nel corso delle stagioni di Grey’s Anatomy si assiste infatti a un progressivo arricchimento dei personaggi. Ai più iconici se ne aggiungono di nuovi: la prima matricola gay, il primo medico transessuale, una matricola musulmana.
Inoltre, Shonda Rhimes ha sempre trovato un modo per parlare dei temi di attualità americani e internazionali all’interno delle proprie serie tv, Grey’s Anatomy compresa. Attraverso i personaggi della serie ha mostrato agli spettatori un punto di vista critico e allo stesso tempo distaccato dalle faccende del Paese. Così facendo si assicura di raccontare una novità rispetto a quello che è il passato della storia, aggiungendo nuovi drammi.
Con Shonda Rhimes dietro le quinte il medical drama avrà sempre qualcosa di nuovo di cui parlare.
A sostenere la creatrice sono anche il cast e la crew che lavorano con lei. Proprio in questi giorni il presidente della ABC, Karey Burke, ha confermato che Grey’s Anatomy continuerà fino a che Shonda ed Ellen Pompeo (Meredith Grey) vorranno continuare. Le due donne hanno un buon rapporto: sono complici all’interno della serie e il loro legame aggiunge un’aria di positività per la continuazione del medical drama nel corso degli anni.
Se l’obiettivo di Grey’s Anatomy è quindi quello di diventare la serie tv più lunga di sempre, basta che lo show continui a giocare bene le proprie carte. I protagonisti e i loro drammi sono senza dubbio un enorme punto di forza, ma da soli non sono abbastanza. Il carisma di Shonda Rhimes, unito a quello del cast e della produzione, sostiene la continua crescita della serie tv e contribuisce a tenere i fan incollati allo schermo. Ancora, dopo 15 anni.