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Teddy e Owen: inaspettatamente i Bonnie e Clyde di Grey’s Anatomy

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Siamo ad agosto e Grey’s Anatomy dovrebbe essere l’ultimo dei miei pensieri, ne sono consapevole. Eppure in questa ventosa giornata di agosto, mi ritrovo a pensare a quanto sia ironico lo sviluppo che la storyline di Owen e Teddy ha preso nell’ultima stagione del medical drama più longevo di sempre.

Ci sono tante cose più interessanti che potrei fare come andare al mare, abbronzarmi per mettere finalmente fine a quella tortura insostenibile di chi, vedendomi bianca come il latte o un cadavere tenuto un po’ troppo nella cella frigorifera, mi domanda con l’espressione a metà tra la preoccupazione più profonda e la meraviglia più totale – come se non avessero mai visto un essere umano non abbronzato in vita loro – “ma non vai al mare?”. Sì Giovanna ci vado al mare, non è colpa mia se il sole mi evita come la peste o come faccio io con quelli che prendono seriamente le serie tv spagnole.

Potrei finalmente terminare la borsa all’uncinetto che avevo cominciato qualche mese fa oppure potrei farmi il solito rewatch di tutta la storia d’amore dei Japril in attesa dell’inizio della nuova stagione televisiva e dunque del ritorno di Grey’s Anatomy. E, invece no, invece in un momento di totale ozio, mentre vegetavo sul divano della villetta al mare di mia nonna e fingevo di studiare, mi è tornato in mente che Owen Hunt e Teddy Altman sono fuggitivi e sono scoppiata a ridere così forte che per un attimo mia nonna ha creduto che fossi totalmente impazzita e mio nonno, maestro di comicità, ha esordito con un inaspettato “se sapevo che era così divertente studiare, la prendevo la terza media” e niente – esseri umani tutti – la mia risata non ha fatto altro che aumentare fino a diventare imbarazzante per tutti i presenti.

Grey's Anatomy

Ma, seriamente adesso, vi rendete conto di quanto sia assurdo che Owen Hunt o meglio, il maggiore Hunt, integerrimo, esempio di assoluta rettitudine e onestà sia un ricercato e abbia costretto a scappare con lui la sua intera famiglia? Ve lo giuro, questa cosa per quanto assurda non smetterà mai di divertirmi. Adesso, io non sono una di quelle persone particolarmente affezionate al personaggio di Hunt. Se potessi barattare la sua esistenza con quella di qualche altro personaggio defunto precedentemente, lo farei senza farmi alcun problema, anche se il personaggio da resuscitare fosse Tatcher Grey che non sta simpatico nemmeno alla figlia.

Detto questo, però, mi rendo anche conto che un finale migliore per il maggiore Hunt non poteva esserci. Sì, perché in fin dei conti, il valoroso non ha fatto altro che operare nell’interesse di altri soldati come lui che per il paese avevano dato la vita e in cambio avevano ottenuto la morte. E per esprimere questo concetto, chiaramente mi sono rifatta al grandissimo De Andrè e al testo de La guerra di Piero.

Dei morti in battaglia ti porti la voce
Chi diede la vita ebbe in cambio una croce

Sì perché a causa delle cosiddette “burn pits” ovvero le fosse di combustione comunemente usate in Iraq, Afghanistan e altri luoghi d’oltremare per smaltire i rifiuti raccolti nelle basi militari americane, fosse che smaltivano oggetti che bruciati producevano fumo tossico pericoloso, come plastica, gomma, miscele chimiche e rifiuti sanitari, i veterani hanno cominciato a riscontrare problematiche cliniche dovute alla prolungata esposizione a questi fumi.

Tra le conseguenze più severe troviamo: cancro, malattie autoimmuni più disparate, pressione alta, problematiche relative all’infertilità e disturbi respiratori come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, enfisema polmonare, bronchite cronica e fibrosi polmonare.

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Quest’ultimo è il caso del paziente che in Grey’s Anatomy (qui la recensione del finale di stagione) porta Owen Hunt alla drastica decisione di andare contro tutti i suoi principi morali e addirittura arrivare a infrangere il giuramento di Ippocrate. Sì, perché gli si presenta un paziente, un giovane veterano in fin di vita a causa della fibrosi polmonare che chiede al medico solo di mettere fine alle sue sofferenze lottando per la loro causa e soprattutto aiutandolo a terminare dignitosamente la sua vita. Praticamente il veterano non sta facendo altro che chiedere l’eutanasia, un diritto che ogni essere umano dovrebbe possedere e che dovrebbe poter sperimentare in totale libertà soprattutto quando si trova in una situazione di tremenda sofferenza.

E di qui la decisione di Hunt che è familiare con la lotta dei veterani alle “burn pits” di aiutarlo e di aiutare nella causa. Perciò mette a rischio tutto ciò che ha, compresa la carriera per poter aiutare effettivamente quel ragazzo e consegnando un farmaco letale alla moglie riesce a porre fine – giustamente – alle sofferenze del paziente. Purtroppo, però, come spesso succede in questi casi, la voce si diffonde e quello che doveva essere un segreto viene rivelato ad altri veterani in fin di vita tra cui uno particolarmente disperato che decide – dopo aver ottenuto una risposta negativa a ricevere lo stesso trattamento dal medico e dalla sua compagna, Teddy – di denunciare quanto accaduto.

Dapprima lo fa andando da Bailey che suggerisce agli Huntman (penso sia questo il nome del fandom di Owen e Teddy) di andarsene prima che abbia la possibilità di denunciarli alla polizia cosa che – in quanto capo di chirurgia – è obbligata a fare.

Grey's Anatomy

E se per Owen, quest’atto criminale giustifica la sua uscita di scena che ripeto a me fa veramente piacere, nel caso di Teddy la questione è un po’ diversa. Teddy è in qualche modo costretta ad andar via con lui. Lei sapeva cosa avesse fatto e di conseguenza ne è diventata complice. Ma per lei avrei preferito un’uscita di scena diversa. Sì, è vero, nessuno ha ancora parlato ufficialmente dell’uscita di scena di questi due personaggi di Grey’s Anatomy, ma francamente non vedo proprio come possano riuscire a farla franca questa volta e in che modo possano raccontare la loro fuga lontani dai corridoi del Grey-Sloan Memorial.

Ormai Owen e Teddy sono diventati – non senza tanta ironia vista la loro confermata rettitudine – i Bonnie e Clyde di Grey’s Anatomy, questa coppia di criminali inseguiti dalla polizia che in un modo abbastanza contorto e inspiegabile mi divertono estremamente. Nonostante io sappia che si sono sporcati le mani per una causa giusta, nonostante io sappia che hanno lottato per un diritto fondamentale dell’essere umano, non posso che essere divertita dalla scelta di farli allontanare da Grey’s Anatomy in fuga come fossero due criminali.

Owen in un certo senso un po’ criminale lo era già. È lui, infatti, l’assassino crudele e spietato che per un numero infinito di stagioni non ha fatto altro che ammazzare brutalmente la mia voglia di guardare Grey’s Anatomy, ma Teddy, la povera Teddy che ne ha passate già abbastanza, meritava davvero di uscire di scena in questo modo? Non ne sono ancora sicura e francamente – a differenza di Owen – sentirò la sua mancanza.

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Che poi, voi ve lo sareste mai aspettato? Penso che inconsciamente io abbia sempre saputo che c’era la possibilità che Owen e Teddy finissero immischiati in qualcosa del genere, ma non penso che avrei mai pensato di vederlo realmente accadere. Forse, visti i precedenti, mi sarei aspettata di vedere più Meredith Grey come protagonista dell’ennesima infrazione della legge per aiutare un paziente e devo ammettere che sono piacevolmente sorpresa.

Sperando che la loro storia non si concluda con lo stesso epilogo della famosa coppia di criminali a cui accennavamo prima, spero vivamente che il sacrificio di questi due personaggi non sia stato vano.

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