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Francesca Fagnani intervista Ellie di The Last of Us in una feroce puntata di Belve

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The Last of Us, uno dei videogiochi più famosi e apprezzati dal pubblico mondiale, nonché serie tv di grandissimo successo, può vantare dei personaggi davvero molto interessanti. Così come sono altrettanto interessanti anche le interviste della nota giornalista Francesca Fagnani, volto di punta della seguitissima trasmissione Rai, “Belve”. Carissimi lettori, vi siete mai immaginati come potrebbe essere un’intervista fatta alla nostra amatissima Ellie? E se a intervistarla fosse proprio una delle giornaliste più in voga degli ultimi anni? Potrebbe andare più o meno così:

 F: Buonasera e benvenuti a Belve *sigla*

Dal dietro le quinte spunta una ragazza dalla pelle candida e una coda di cavallo.
Indossa una maglietta con su disegnato il logo di un gruppo rock anni 80 di cui ricordo a malapena la hit più famosa. Non credevo che qualcun altro potesse averne ricordo, erano davvero anonimi. Mi sento d’un tratto una vecchia datata.
La ragazza potrebbe sembrare una classica Biancaneve se ci si soffermasse solo sulla sua candida carnagione e le labbra color pesca, ma capisco ben presto che non lo è per niente.
Subito si siede davanti a me e con i piedi continua a calciare il ferro luccicante della sedia attendendo che io inizi a parlare. Così l’accontento.

F: Buonasera, lei che belva si sente?
Una smorfia appare sul suo viso, come se stesse mandando un bacio, ma disgustata.
E: Beh, direi un orso
F: E perché un orso?
E: Perché è gigante! Forte! Intelligente e… – fa una breve pausa – protettivo.
A quel punto capisco che, inavvertitamente, siamo finite su un tasto dolente. Il che è grandioso.
F: Lei si sente protettiva, dunque? E verso chi?
E: Sapevo che non avrei dovuto partecipare a questa stupida trasmissione. *Bofonchia fra sé e sé, credendo di non essere sentita*
F: Prego?
E: Oh niente! Sono protettiva con le persone che amo.
F: E chi ama?
E: Davvero mi fa questa domanda?! – dice sarcastica – Non lo dirò di certo qui.
F: Lei è un osso duro, eh? Beh, allora ci dica un po’ quali sono le sue passioni.
E: Intende appena dopo sparare, depredare e scappare via? *Non riesco a trattenermi dal ridere *
F: Sì, dica ciò che vuole.
E: Beh, mi piace la musica, i videogame e le storie divertenti. Già! Conosce quella sull’ago?
F: No, non credo di conoscerla.
E: Volevo parlare dell’ago ma ho perso il filo. *Scoppia a ridere di gusto tenendosi la pancia con le mani*

The Last of US
(The Last of us 640×360)

F: D’accordo, torniamo seri. Ci dice un suo talento?
E: Mhm…a parte quelli che ho detto finora, so suonare molto bene la chitarra.
F: Ah fantastico, e per chi suona di solito? Per se stessa o per gli altri?
E: Sempre per le persone che amo – torna a ripetere –
F: Aridaje…mi sa che s’è inceppata.
E: Scusi?!
F: Giusto, lasciamo stare il romanesco, negli USA non è certo apprezzato, immagino. Ci dice un suo difetto? Difetto vero, mi raccomando.
E: Mi spiace, credo proprio di non averne! *Dice mostrando i denti in una simpatica smorfia*
F: E dai…sono sicura che ne ha almeno uno! Lo tiri fuori, qui sono tutti curiosi.
Ci pensa, poi mi confida: “Sono troppo impulsiva”.
F: Mi faccia un esempio, allora
E: Un esempio? Beh, non vorrei raccontarle di quando ho sparato in testa ad un clicker, o di quella volta che ho saltato da un palazzo all’altro rischiando l’osso del collo, o magari…di quando ho rubato dalla tasca di quel soldato un…ecco, eviterei. Capisce no?
F: Sì sì, capisco e complimenti per…l’intraprendenza. E un pregio? Ora ci dice un suo pregio?
*Guarda in alto con i suoi occhi grandi, poi in basso e infine dritta verso di me*
E: Credo di essere buona, nonostante tutto.
F: Certo, capisco. Infatti ha vissuto degli anni senza dubbio molto difficili nella sua vita, cosa consiglierebbe a chi sta passando un momento infelice? Come uscirne? Lei lo ha fatto.
E: Direi loro…solo che non devono arrendersi. Ci sono cose orribili a questo mondo e dobbiamo ringraziare se siamo in vita e respiriamo.
F: Quindi, lottare sempre?
E: Sempre, mai smettere, se si smette è finita.
*La vedo molto nostalgica in viso e capisco che deve averne passate davvero tante*

The Last of US
(The Last of US 640×360)

Smorzo la tensione.
F: Ce la dice un’altra barzelletta prima di andare via?
E: Ma certo! Perché il pomodoro non dorme? Perché l’insalata russa!
F: Beh, ‘na ciofeca anche questa.
*Mi guarda interdetta al mio nuovo tentativo di sfoggiare il romanesco*
F: Lasci stare, cose mie. Ultima domanda, che faccio sempre a tutti i miei ospiti: se potesse riportare in vita qualcuno, anche solo per pochi istanti, chi sarebbe e cosa gli direbbe?
*Torna subito seria e, dopo un po’, mi risponde*
E: Potrei dirle mia madre, ma in realtà c’è qualcun altro al quale non ho detto un’ultima cosa. F: E sarebbe?
E: La persona che amavo. Beh, che amo. Le direi che mi dispiace che sia finita così, che mi manca tantissimo e che sto vivendo anche per lei. Spero di star facendo bene.

*Guardo i suoi occhi di giovane donna e ne resto impressionata
*
F: Grazie per essere stata qui.

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