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Immaginiamo come potrebbe essere la 50esima stagione di Che Dio ci Aiuti

Che Dio ci aiuti
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Chi ha detto che solo le soap opera come Beautiful possono essere eterne? Se c’è una capacità che deve essere riconosciuta a Mamma Rai, è certamente quella di riuscire a portare avanti per tante stagioni serie con le quali ci si potrebbe fermare ben prima. E allora, se possono farlo loro, possiamo farlo anche noi. Eccoci dunque catapultati nel 2075: accendiamo la nostra tv ipertecnologica, chiediamo all’intelligenza artificiale che abbiamo in casa di farci vedere Rai 1 e siamo pronti per l’episodio finale della cinquantesima stagione della nostra serie preferita, che ci accompagna dall’ormai lontanissimo 2011: Che Dio ci Aiuti. Spiegare ai nostri nipoti le sue origini, quanto ci abbia tenuto compagnia durante il lockdown del 2020 e soprattutto chi fossero quelle Suor Costanza e Suor Angela delle cui foto il convento è tappezzato, non è stato per niente facile. Ma ne è valsa la pena. E quindi spegniamo le luci, sediamoci sul divano con la prole della nostra prole e con una buona dose di pop corn e godiamoci lo spettacolo.

Che Dio ci aiuti
Che Dio ci Aiuti (640×360)

Che Dio ci Aiuti: la cinquantesima stagione

Anche durante la cinquantesima stagione di Che Dio ci Aiuti, così come in tutte le altre, i protagonisti hanno i loro alti e bassi. Sono anni ormai che Suor Azzurra è la madre superiora del Convento degli Angeli Custodi di Assisi, ma l’esperienza che ha accumulato alle spalle non le rende il percorso meno complicato. Sotto la sua gestione, infatti, ci sono le attività di tante persone nelle cui vite Suor Azzurra – accompagnata da un’ormai molto meno inflessibile e molto più divertente Suor Teresa – continua a voler mettere il naso. Non senza creare guai di tanto in tanto, ovviamente.

All’Angolo Divino ci sono due bariste che hanno legami importanti con la madre superiora e con la storia del Convento: sono Marika e Adele, le due nipoti gemelle di Nico e Monica, che poco dopo le vicende della sesta stagione della serie si sono sposati e hanno avuto un figlio, Antonio. E proprio di Antonio e della sua defunta moglie sono figlie Marika e Adele, tanto uguali fisicamente quanto differenti nel modo di porsi e di vivere la vita. Marika è una ragazza dall’animo ribelle, non si è mai tirata indietro davanti a nulla e ha frequentato compagnie non sempre raccomandabili, cosa che l’ha messa in diverse occasioni in situazioni sbagliate, al limite della legalità. Adele invece ha sempre avuto la testa sulle spalle, ma anche un profondo timore verso tutto ciò che è sconosciuto e nuovo, cosa che l’ha portata a stare sempre un passo indietro alla sorella e a non aver accumulato molte esperienze a livello sociale e sentimentale. È stato proprio Antonio, a cui Nico e Monica hanno raccontato migliaia di volte le storie vissute con Suor Angela e compagnia, a proporre alle figlie l’esperienza al bar, sicuro che un ambiente come quello del Convento – sempre pieno di persone ma sicuro – potesse aiutare entrambe le sue figlie, ognuna a modo suo.

Che Dio ci Aiuti (640×360)

Ciò che però non aveva preso in considerazione era la possibilità che quell’ambiente potesse aiutare anche lui, cosa che invece accade: vedovo da tanti anni, Antonio incontra Margherita, una donna un po’ più giovane di lui arrivata in Convento con una relazione complicata alle spalle, durante la quale era stata maltrattata dall’ex compagno ormai in prigione. Margherita spera che l’esperienza in Convento possa aiutarla a ritrovare la serenità perduta ma tanto desiderata, e pur non avendo alcuna intenzione di cominciare una nuova storia con qualcuno si avvicina sempre di più ad Antonio. I due cominciano a passare sempre più tempo insieme, complice la passione di entrambi per l’insegnamento che li porta a occuparsi di un doposcuola organizzato per bambini in difficoltà. Fianco a fianco tra una spiegazione di letteratura e un’equazione fratta, i due cominciano a capire che le cose in comune tra loro vanno ben oltre l’attività svolta insieme, accorgendosi di essere ognuno ciò di cui l’altro aveva bisogno. La penultima puntata si è chiusa con la notizia che i genitori di Margherita stanno arrivando ad Assisi per conoscere Antonio. Chi saranno? Magari volti già noti? E perché dovrebbero essere proprio Erasmo e Ginevra ormai invecchiati? Se così fosse, Margherita e Antonio avrebbero un’ulteriore punto in comune, date le connessioni esistenti tra i loro genitori.

Ma non è tutto, ovviamente.

Ad Assisi infatti bazzica anche il giovane Luca, figlio ventenne di Elia, uomo ormai adulto cresciuto dopo anni di lontananza dalla sua madre biologica Sara e da Emiliano. Luca è un bravo ragazzo che si è ritrovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: a causa di una sfida proposta da un gruppo di ragazzi con i quali credeva di essere amico – ma che in realtà avevano solo voglia di prenderlo in giro – si è beccato una denuncia per violazione della proprietà privata mentre tentava di intrufolarsi in un appartamento. Da quel momento in poi la sua vita è cambiata e suo padre non si fida più di lui. Il Convento dovrebbe servirgli per cercare di capire la differenza tra chi gli vuole davvero bene e chi invece non fa che mettersi – e metterlo – in situazioni pericolose, ma ovviamente la presenza delle gemelle spesso e volentieri lo distrae dalle sue riflessioni. Inizialmente molto vicino ad Adele, con la quale ha diversi punti in comune e scatta un bacio dopo una chiacchierata in cortile, Luca detesta invece Marika, che non esitava a prenderlo in giro ai tempi della scuola.

Durante gli episodi però vediamo che le cose cominciano a cambiare, e quella che all’inizio era una feroce antipatia comincia a diventare un rapporto più provocatorio ma anche sincero: Luca e Marika si ritrovano chiusi in un ascensore nel bel mezzo di un blackout e durante le ore passate insieme si aprono e confidano a vicenda. Da quel momento in poi Luca vede anche una parte diversa di Marika, quella più sensibile che il più delle volte vuole nascondere, e sembra cominciare a innamorarsi di lei. Insomma, qui la curiosità ci mangia, chi è la gemella di cui Luca è davvero innamorato?

Insomma, Che Dio ci Aiuti si avvia verso il finale di stagione.

Che Dio ci aiuti
Che Dio ci aiuti (640×360)

Ma, proprio come ci aspettavamo, lo fa con un sacco di domande alle quali bisogna ancora dare una risposta. Ultima, ovviamente non per importanza, quella che riguarda proprio Suor Azzurra e Giacomo, quel bambino che per tutta la stagione ha portato una ventata di freschezza tra le mura del Convento degli Angeli Custodi, ma del quale ancora non sono stati chiariti alcuni particolari del passato. I suoi genitori sono davvero morti in un incidente d’auto, come affermato a gran voce da chi lo ha portato lì all’inizio della stagione? O potrebbe essere il figlio di Luisa, tra i protagonisti delle stagioni 48 e 49, che dovrebbe finalmente tornare dal suo viaggio come volontaria in Cambogia? Non sappiamo ancora come stiano le cose, ma di sicuro Suor Azzurra farà di tutto per scoprirlo.

E come faremo noi a riprenderci dopo l’ennesimo finale di stagione? Ah, per questo “Che Dio ci Aiuti“!