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Ritorno al Futuro – J.D. viaggia indietro nel tempo e torna alla prima puntata di Scrubs

jd
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Attenzione: evita la lettura non vuoi imbatterti in spoiler di Scrubs e sulla vita del suo protagonista JD

The Book of love is long and boring. No one can lift the damn thing. It’s full of charts and facts, and figures…”

Sul volto di JD scorrono tutti quei capitoli, quei fatti e quelle immagini che hanno segnato la sua vita, la sua carriera e la sua persona. È il momento di lasciare il Sacro Cuore e nella sua testa, come sempre, risuona una bellissima canzone che fa da colonna sonora ad altrettanti bellissimi ricordi che difficilmente riuscirà a lasciarsi alle spalle. Negli ultimi otto anni ha ricorso Elliot, fino a conquistarla davvero; ha implorato il Dottor Cox di rispettarlo, non ci è riuscito a pieno ma sa che con lui si dovrà accontentare; ha condiviso tutto con Turk e anche con Carla, imparando forse da loro a cosa somiglia davvero l’amore. John Dorian guarda quel telo, messo lì per celebrare la sua ultima giornata da medico del Sacro Cuore e ci vede sopra tutto ciò che lo ha reso chi è oggi. The Book of Love scorre malinconica finchè, sfumando dolcemente, si interrompe e lascia spazio ad Away e al suo saggio verso “How sometimes life can be so unpredictable?”. E allora JD rivede tutto: su quel telo non scorre più il suo futuro, su quel telo scorre il suo passato cui tanto è affezionato e cui tanto è grato. Rivede se stesso, la sua inesperienza, la sua goffaggine, le sue paure. E non può fare a meno di godersi lo spettacolo!

Oh mio Dio! La prima immagine doveva essere proprio quella? JD ride ma, ora che somiglia di più ad un adulto (insomma, non si sentirà mai davvero adulto), vedersi riempito di schiuma da barba provare svariate pose di fronte ad uno specchio, un po’ si vergogna. La sua insicurezza si è sempre tramutata in ironia e, in fondo, vestito di un reggiseno fatto di schiuma fa davvero ridere. Ripensare al suo primo giorno fa un certo effetto, ricordare la sensazione che ha provato quando ha visto per la prima volta quella porta di quell’ospedale aprirsi e ripensare a tutti quei momenti gli fa un certo effetto. Adesso sembra riuscire a toccare quel ragazzo insicuro che si aggira per il pronto soccorso in cerca di una motivazione valida per non impazzire in mezzo a quel branco di malati che sembrano senza speranza. Ricorda come il suo primo giorno sia stato sconvolgente: la lezione di introduzione di Ted e del Dottor Kelso lo aveva stranito, non capiva come evitare che un paziente facesse loro causa potesse aiutarlo. Per non parlare del Dottor Kelso che sorrideva cordiale! A ripensarci adesso, sembra davvero una barzelletta.

scrubs

Ma un secondo… riesce davvero a toccare il JD del passato? Riesce a interagirci? Hey bello, svegliati, quella biondina non vuole solo fare una gara con te a chi arriva prima al giro visite, è interessata a te! Solo che non è bravissima a dimostrarlo. Mio Dio, senza la barba sembra davvero un bambino. Il JD del presente non sa che fare, si guarda intorno e vede Turk. Ma certo, c’è sempre Turk. Lui e Carla gli hanno davvero insegnato cosa significa amarsi. Carla! L’immagine adesso inquadra JD che porta goffamente una barella, aiutato da questa infermiera piccola ma fortissima che chissà come mai lo chiama Bambi e… lampada in faccia. Carla lo aveva detto di non guardare lei mentre si trasporta una barella. Insomma, il paziente viene portato in camera ed ecco l’immagine che il JD del presente aspettava di più: il suo mentore. JD ricorda la sensazione di quel primo giorno nei confronti di Cox: inizialmente pensava che fosse lui il cattivo, perché sembrava fregarsene dei pazienti, sembrava burbero e scontroso e sempre sulle sue. Bhe, le ultime cose si sono rivelate vere, la prima di certo no. Adesso JD si avvicina al suo omonimo del passato e gli sussurra all’orecchio “tranquillo bello, sembra granitico ma in realtà ti rispetta, diciamo a modo suo”. Gli sembra che il JD del passato non colga il suo consiglio, è impegnato a farsi maltrattare, per la primissima volta, dal Dottor Cox che gli sta dicendo di non parlare in sua presenza. Ah se gli vuole già bene!

JD chiude gli occhi per un attimo ed è di nuovo di fronte a quel telo, dove le immagini della sua vita al Sacro Cuore scorrono inesorabili. The Book of Love risuona di nuovo e sul telo appare l’immagine di lui ed Elliot, per la prima volta, in quello sgabuzzino dove la loro prima lite in assoluto sta avvenendo e dove, per la primissima volta, JD capisce che cadrà sempre nelle sue braccia, nonostante tutto. Ed ecco di nuovo che JD riesce a percepire il suo JD del passato, gli sembra di riuscire a interagirci anche se non fino in fondo. Lo JD del passato è nel panico, non riesce a toccare i pazienti, ha paura degli aghi, è terrorizzato dalla fragilità delle persone che dovrebbe aiutare. E allora si accoscia sul pavimento, di fronte alla porta chiusa a chiave di quello sgabuzzino dove poco fa cedeva ad Elliot e di cui ora, chissà perché, non si riesce ad aprire la porta. JD del presente, che sa benissimo chi c’è dentro quello sgabuzzino, lo guarda compiacente, con una certa malinconia negli occhi. Tranquillo bello, tra pochissimi secondo scoprirai che il tuo migliore amico si sta innamorando (anche lui) durante il suo primo giorno di lavoro!

JD riapre gli occhi, la sua vita sempre lì davanti, come un monito, come un ritornello. Come faceva? Everytime I look a you…ma certo! È David Gray e canta Please Forgive Me e il motivo è proprio di fronte ai suoi occhi: il giovane JD sta affrontando la sua prima nottata di reperibilità e non è ancora riuscito a superare tutte le sue paure. Solo che, come sempre, arriva la vita a dargli lo schiaffo in faccia di cui ha bisogno e, sulle note di Please Forgive Me, corre da quello che doveva essere il suo paziente che ora ha perso la vita. E la cosa che più lo devasta è che nessuno, dato il suo terrore, lo ha avvertito. Adesso JD adulto sente davvero una connessione con il giovane JD perché sa che quella sensazione non lo lascerà mai, nemmeno dopo otto anni di esperienza. JD si avvicina al se stesso di qualche anno prima e gli mette una mano sulla spalla: ti prego perdonami bello, non sono mai riuscito a superare la morte di un mio, di un nostro, paziente. Ma ce la farai lo stesso, ce la farai nonostante e grazie a tutto questo.

Scrubs

“Non riesco proprio ad impedire di tornare con la mente al mio primo giorno” ha pensato JD questa mattina quando si è svegliato al fianco della sua splendida Elliot. Quando pensando al fatto che fosse il suo ultimo giorno al Sacro Cuore e che avrebbe dovuto rivivere tante cose, non avrebbe mai pensato a questo: una vera e propria carrellata di immagini e di emozioni. E lui che è un sentimentale queste cose dovrebbe aspettarsele! Adesso finalmente si sente pronto ad andare avanti e guardando quelle ultime immagini che riempiono i suoi occhi come da un proiettore, sorride. C’è l’inserviente (che pare chiamarsi Glenn Matthiews ma non sa se credergli fino in fondo) che dà inizio alla loro infinita relazione di sfida, con quella monetina in mano e lo sguardo minaccioso. C’è Elliot con i capelli arruffati e il viso compiaciuto che lo conquista senza davvero rendersene conto. C’è Cox che gli insegna ad essere un dottore, ad esserlo davvero, ad affrontare le sue paure e…un attimo gli stava davvero per dare una pacca sulla spalla di cui lui non ha mai saputo nulla?? Incredibile, glielo rinfaccerà oggi stesso! Ma soprattutto c’è il Dottor Kelso che gli fa, per la sua prima volta, un vero e proprio bagno di verità dicendogli “Giovane, ancora non hai capito che per me sei solo un altro paio di maniche di camice?”. Più di ogni altra cosa, quella frase ha fatto capire a JD che quello che può fare è provare ad aiutare gli altri, anche se lui non è e non sarà mai Superman.