Un’intervista immaginaria di Roy Kent che parla dell’Italia che non va ai Mondiali
Roy Kent, di recente accostato alla Juventus come successore di Massimiliano Allegri, sembra pronto a lasciare il nido di Ted Lasso e a provare una nuova avventura in singolo. Oggi, ospite a una trasmissione inglese sulle peggiori figuracce della storia del calcio, ha detto la sua sulla doppia disfatta della nazionale italiana nelle qualificazioni ai mondiali 2018 e 2022. Queste le sue parole:
Se c’è qualcuno che mi fa imbestialire più della nazionale inglese, beh, sicuramente quella italiana! Ma non fraintendetemi.
Keeley (Jones) mi dice sempre che è stato il mio rancore nei confronti della vita a farmi diventare così scontroso, e anche Ted (Lasso) è d’accordo. O qualcosa del genere. Il fatto è che io amo questo gioco con tutto me stesso, ca**o! E quindi come faccio a non inca**armi davanti a certe storie? La nazionale inglese è sicuramente una delle più idiote di sempre. Se ci fossi stato io in campo, la sera della finale di Euro2020 intendo, ca**o avrei mangiato vivi tutti i miei compagni. A partire da Harry fottuto Maguire. L’ho sempre detestato. Ma sto divagando. Il punto è che quei fottuti imbecilli sono scesi in campo sicuri di vincere, e lo erano ancora di più i tifosi: ti sembra normale tatuarsi un trofeo prima di averlo vinto? Ca**o ma che diavolo avete in testa? Poi fai gol dopo 2 minuti e allora pensi di poter proseguire a passo d’uomo. Ma io vi sbranerei vivi maledetti idioti! E’ quello che ho pensato per tutti i 120 minuti. Pensi di fregare un italiano in quel modo? Lo pensi davvero? Davvero la storia non ti ha insegnato nulla? Giulio Cesare, Pavarotti, i Maneskin! Ca**o gli italiani sanno il fatto loro, è tutta gente esperta. Eppure eravamo qui per parlare di loro. Si, gli italiani. Ho sempre avuto stima per l’Italia, calcisticamente parlando. Nel 2006 non ero ancora nel giro della nazionale, ma vederli trionfare fu straordinario. Erano pieni di fenomeni. Una volta fui vicino al Milan. Sarebbe stato un sogno perché volevano acquistarmi per sostituire Gattuso. Ca**o, è il mio fottuto idolo! Poi non se ne fece più nulla perché il loro presidente ebbe alcuni problemi… forse questa storia la sapete già. Comunque dove eravamo? Ah già. Io stimo gli italiani, li ho sempre ammirati. Ed è proprio per questo che il doppio disastro che hanno combinato negli ultimi anni mi ha fatto parecchio inca**are.
Nel 2017 riuscirono nell’impresa di non qualificarsi ai mondiali dopo non so quanti anni dall’ultima volta. Tutti qui in Inghilterra se la ridevano.
Tutti tranne me. Perché dovrei ridere nel vedere che quei deficienti non riescono a battere la dannata Svezia? Non c’è proprio niente da ridere. Avrei capito se fossero stati eliminati dalla Germania, dalla Spagna… ma non dalla Svezia! A chi ca**o piacciono gli svedesi? Con quei fottuti design minimal e gli armadi dell’Ikea. E’ più lungo il tempo che ci vuole per montarli che quello che effettivamente durano prima di distruggersi! Maledizione. Ma quella volta non fui troppo sorpreso. In panchina c’era quel tizio, come si chiamava? Ventura. Io non sapevo nemmeno chi diavolo fosse, finché non ho scoperto del litigio con De Rossi, quella sera. Ca**o, ma dico io: c’è un fottuto campione del mondo in panchina, un calciatore come non ne nascono più, della mia stessa generazione e scuola di pensiero, oltretutto. De Rossi avrebbe dovuto fare la formazione da sé, altro che Ventura. E quel tizio ha ignorato tutti i suoi suggerimenti, quella sera. Con i miei allenatori, tranne che con Ted Lasso e pochissimi altri, ho quasi sempre avuto un rapporto complicato proprio per questo. Perché non ti ascoltano mai! Fu una tragedia. Ricordo che vidi quella partita insieme ad alcuni compagni del Chelsea. C’erano Gary (Cahill) e Fabregas, in particolare, che se la ridevano ed erano contenti. Quell’anno ci allenava Antonio Conte, uno dei migliori con cui abbia mai giocato. Pensavo a lui e alla sua nazionale, quelli si che avevano le palle quadrate! Quando l’arbitro fischiò la fine non dissi una parola e me ne andai, mentre alcuni dei miei compagni esultavano. Puoi essere contento di non dover giocare contro l’Italia al mondiale, ma io non sono così. Io voglio sempre il meglio, ca**o. E le battaglie contro gli italiani mi hanno sempre gasato. Le sportellate con De Rossi e Pirlo me le ricordo ancora, che fenomeni! Io e Daniele siamo diventati grandi amici. Infatti quella sera gli scrissi.
Ma il peggio arriva dopo, ca**o. Sì, perché nell’estate del 2021 questi pazzi fuori di testa ci hanno aperto il c**o in finale. C’è ancora gente che si lamenta per il fallo di Chiellini su Saka. Davvero? Dite sul serio? Il calcio è uno sport da combattimento, soprattutto nelle finali! E noi ci siamo ca**ti sotto, quella sera! Scrissi a Mancini per fargli i complimenti. Ho sempre pensato che fosse un grande uomo oltre che un grande allenatore. Tutto sembrava essere tornato alla normalità, in un certo senso: gli italiani che ci fanno il c**o sul campo, come è sempre stato. Perché bisogna essere onesti ca**o, quando uno se lo merita. Ma poi quei perfetti idioti hanno fatto peggio di noi. Nemmeno un anno dopo, con gli stessi ca**o di giocatori, sono riusciti a mancare la qualificazione al secondo mondiale di fila perdendo contro… la Macedonia! La Macedonia? Davvero si sono fatti eliminare dalla fottuta Macedonia? E per di più la suddetta nazionale è in grado i eliminare i 4 volte campioni del mondo? Lo ammetto, quella volta ho riso anche io, e parecchio. Sembrava davvero una barzelletta. Pensateci, praticamente la formazione era uguale a quella che vinse l’Europeo alcuni mesi prima, tranne che per alcuni. E questi imbecilli sono riusciti a non fare gol alla Macedonia! Non scrissi più a Mancini, in questi casi non vuoi che nessuno provi pena per te. Ricordo che tutti quelli che mi scrissero dopo la sconfitta in finale di Champions League contro il Manchester United, beh… volevo mangiarmeli vivi tutti, ca**o! Non parlarmi, non guardarmi nemmeno se perdo una finale, altrimenti ti mangio vivo! Ecco, penso di avere molte cose in comune con gli italiani, forse ho qualche lontano parente che è nato lì. Perché loro, come me, vivono il calcio come se fosse una guerra. Il problema è che spesso e volentieri si dimenticano di combatterla! Idioti!