Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di Love Death & Robots o della serie di cui è protagonista Renè Ferretti, Boris
Ma sul serio stiamo facendo un cartone animato? Ma chi l’ha mai fatto? Ma questi so matti…
Renè Ferretti, storico regista della pluripremiata serie tv Gli occhi del cuore (che vanta ben quattro stagioni) non si capacita del fatto che deve imbattersi in una sfida palesemente più grande di lui. Era già una grossa fatica dirigere degli attori veri, per lo più cani, figuriamoci cimentarsi nell’animazione. È perplesso, anzi basito, dall’idea di dover avere a che fare con cosa? Dei cartoni? Ma chi è Walt Disney? Eppure, gli tocca; stavolta non si può tirare indietro. Daje Boris, ce tocca. Ma poi da quando in Italia si fanno i cartoni animati? Lui è abituato a una narrazione tutta italiana, a dir poco superficiale, zero sforzo massima resa. Ma poi Renè Ferretti ha un certo tipo di rapporto con i suoi attori, devono stare tutti ai suoi piedi, devono ubbidire a lui e basta, che tanto la maggior parte delle volte sono tutti mezzi falliti che non hanno niente da perdere. E ora invece si deve mettere ad animare dei personaggi che non esistono, se li deve inventare lui. Un attimo, forse potrebbe essere meglio in effetti, potrebbero davvero, per una volta, fare quello che dice lui. Tanto non sono persone vere, li può trattare come cani sul serio. Non che con le persone vere si fosse mai fatto alcun problema, fatta eccezione per il piccolo pesce Boris lui odia tutti.
Va bene, quindi? Che dobbiamo fare? Come funziona l’animazione? Io sono un regista di persone, non molto talentuose forse, ma comunque persone! Un mix tra animazione e vita reale? Annamo bene! Ducciooooo, damme na mano che qua non lo sanno manco loro quello che devono fa. Fai una cosa, mettiti a lavoro con il loro elettricista e senti come fanno a ricreare la luce bella smarmellata pure nel cartone! Quindi pare che Renè Ferretti dovrà giocare con il suo talento e cimentarsi in un episodio piuttosto particolare di Love Death & Robots, anche se gli hanno detto che tutti gli episodi hanno qualcosa di strano. Insomma, sembra una serie tv parecchio strana. Capirai, dopo Gli occhi del cuore non lo stupisce più niente. A quanto pare a Renè Ferretti tocca un episodio in cui degli attori reali scoprono un mondo animato nel loro frigo. Già non ci ha capito niente. Gli hanno detto che si intitolerà “Ice Age”, l’era glaciale. Ma non ci stava già un altro cartone con quel nome? Chi li capisce è bravo a questi qua.
Insomma, si inizia, volente o nolente: c’è questo attore che se la crede talmente tanto che sembra un attore di Hollywood. O forse lo è, Renè Ferretti non ne ha la più pallida idea. Boris, ma chi è questo? Sicuramente è più bravo di Stanis, anche se lui se la tirava di più e soprattutto non ci voleva tanto. Il copione dice che l’attore deve entrare nella nuova casa con la compagna e devono parlare del vecchio frigo che il vecchio proprietario ha lasciato in casa. Oh, partiamo con una bella filippica sui frigoriferi di una volta, su come funzionavano molto meglio di quelli di adesso! Bravo, continua così, bello noioso, bello italiano! Non frega niente a nessuno del frigorifero ma ci piace così, un bel sermone inutile sugli elettrodomestici di una volta de botto, senza senso! E poi eccoci su una bella panoramica dei due che si aprono una bottiglia di vino rosso e discutono su quanto sesso faranno nella loro nuova casa. Tutto normale, che bel copione davvero. Che classe. In confronto Gli occhi del cuore era The Crown. Renè Ferretti è tutto tronfio del fatto che alla fine qualcuno ha fatto tesoro del suo stile di regia, del fatto che Gli occhi del cuore in fondo non era così lontano da produzioni più alte. Nonostante fosse na monnezza.
Niente quindi questi due trovano un mammut dentro a un cubetto di ghiaccio del fantomatico frigorifero e capiscono che dentro al freezer c’è una civiltà in espansione che vive tra il ghiaccio dell’elettrodomestico inutilizzato fino a quel momento. Fai un primo piano sulla faccia sconvolta di lei! Più sconvolta, dai dai dai! Quella sarebbe una faccia sconvolta? Madonna mia questa è peggio di quella cagna maledetta! Meglio concentrarsi sull’animazione, se proprio deve. Renè Ferretti è in preda al panico, che deve fare adesso? Quale dovrebbe essere il suo ruolo? Gli spiegano che sarà tutto in stop motion e che il risultato finale sarà quello di una finta accelerazione dell’immagine. Gli gira la testa; e quindi il copione? Gli sguardi languidi oltre la macchina da presa? Le espressioni basite degli attori? Quelle funzionano sempre, secondo la sua esperienza. No, dicono che deve decidere cosa succede e loro lo ricreano al computer. Eh, bella domanda. Che ne so, una guerra?? Ma si dai, famo na bella guerra così ci buttiamo in mezzo pure il tema sociale. Mi piace, bello ignorante. Ormai ci sta dentro, ha capito la dinamica: deve essere tutto completamente senza senso, proprio come piace a lui. È un maestro in questo.
Vogliamo fare una cosa fuori di testa? Che proprio non ci capiscono più niente? Mettiamo un dinosauro! Come un dinosauro? Un dinosauro, avete presente quei lucertoloni grossi e spaventosi che si sono estinti? Ariannaaaaaa, ce li abbiamo i dinosauri? No? Vabbè li facciamo con l’animazione allora! Avete detto che possiamo fa tutto no?! Adesso Renè Ferretti è carico, non lo ferma più nessuno. Ora che ha capito come funziona il gioco ha intenzione di fare a modo suo. Una bella inquadratura romantica sul frigorifero che nel frattempo ha visto morire la civiltà al suo interno. Facce deluse dei protagonisti, anzi meglio basite, sempre meglio basite così almeno gli autori hanno già il tasto pronto. Di botto, senza senso, è la mattina dopo. Bello, famo tutto subito su due piedi, così paghiamo di meno d’affitto per il capannone. Famo tutto in un giorno, tanto con la qualità non ce famo niente! Insomma, stiamo già alla mattina dopo quando i due si alzano e sono curiosi di scoprire se dentro al frigorifero che ha monopolizzato tutta la loro attenzione da quando sono entrati dentro casa, è rinata la vita. Tu pensa le cazzate che puoi scrivere quando fai l’animazione! Bello, mi piace, lo farò di nuovo!
Mo tocca scrive il finale. Scusate ma sta serie come deve finire? Ah giusto stiamo scrivendo solo un episodio…e sto episodio deve finire bene o male? Malinconico? Vi piace malinconico? Già se lo vede, dà il ciak: primo piano sui volti dei due protagonisti che, speranzosi e allibiti, guardano dentro al freezer e cercano una traccia della civiltà che avevano visto morire. Ducciooo famme un po’ de fumo! Che ne so, usa il ghiaccio secco. Raccordo di sguardo da quello dei protagonisti agli omini dentro al frigo. Incredibile, hanno ripreso la loro civiltà da zero! Adesso sono ominidi che combattono contro i dinosauri e, indovinate, lasciano tutti basiti. Bam! Ha girato un capolavoro! C’ha messo dentro anche il tema sociale della guerra ma soprattutto il finale malinconico che ogni buon prodotto ha: speranza ma anche dissenso. Genio! Così nessuno ce capisce niente! Renè Ferretti è tronfio, orgoglioso e fiero di se stesso. Boris, se semo superati. Non avremmo mai pensato di girare una monnezza più monnezza de Gli occhi del cuore, eppure guarda qua! Oh, però questa monnezza qua mi pare che abbia molto più seguito e da quello che ho capito va addirittura su Netflix. Alta qualità. Chi l’avrebbe mai detto. Renè Ferretti su Netflix, e io che pensavo di andà su Disney.