“Walter White e Giulio Cesaroni? Cosa diavolo c’entrano l’uno con l’altro?”, chiunque abbia letto il titolo di questo articolo si è ritrovato a sorridere divertito pensando proprio questa frase. Dai, ammettetelo. Eppure il bello sta proprio in questo: paragonare due uomini agli antipodi e cercare di carpirne i punti in comune, così come quelli totalmente diversi. Certo, sappiamo benissimo che le due serie tv (I Cesaroni e Breaking Bad) appaiono lontane mille miglia di distanza e che non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra, ma provate a dare una possibilità a questo parallelismo, che ne dite? Pensateci: è facile confrontare Eddard Stark e Robert Baratheon, o Jack Pearson e Mitch Leery, ma proviamo a confrontare Walter White con Giulio Cesaroni. Questa sì che è una bella e inaspettata sfida!
Dunque, chi si ricorda di Giulio Cesaroni? Per ricordarsi di lui bisogna tornare con la mente un bel po’ indietro negli anni, poiché che la serie tv che lo vede protagonista è iniziata e terminata ormai molti anni addietro (2006-2014). Giulio è il classico maschio alfa di Roma fiero delle sue origini, che fa sentire con orgoglio marcando il suo accento. È proprietario di una bottiglieria della Garbatella – uno dei quartieri più caratteristici della Capitale – che gestisce con suo fratello e vive in una bellissima casa solo con tre figli, dato che sua moglie è morta ormai da anni.
Ecco un primo punto in comune tra i due: essere dei padri di famiglia e amare moltissimo i propri figli.
Anche Walter White, come sappiamo, ha due figli che ama più della sua stessa vita ed è proprio per loro che decide di darsi alla preparazione e allo spaccio di metanfetamina (per quanto la cosa sia molto discutibile, ovviamente).
Che padre è Giulio Cesaroni? E che padre è Walter White? Analizziamoli: il primo è un padre molto protettivo ma è allo stesso tempo il classico genitore che si siede a un tavolo e parla con i suoi figli, senza porre alcuna barriera: vuole sempre essere al corrente di cosa gli succede in modo da poterli prontamente aiutare, se necessario. È raro vederlo davvero arrabbiato: tutte le volte che alza la voce lo fa solo bonariamente, per scherzare e suscitare un sorriso nei suoi figli. Questo non vuol dire però che non lo abbiamo mai visto arrabbiato, anzi, a volte è arrivato anche a non perdonare subito i suoi figli, quando l’avevano combinata davvero grossa.
E Walter? Sappiamo bene che la pazienza non è il suo punto forte. Walter infatti, specie quando le sue vicende lavorative si fanno sempre più aspre, perde molto spesso la pazienza con il suo giovane figlio Walter Jr., anche la più piccola scaramuccia infatti gli fa saltare i nervi. A sua difesa c’è da dire che lavorare in una bottiglieria di Roma non mette alla prova i nervi tanto quanto lo fa avere a che fare con il cartello messicano della droga. Scusaci Gus Fring, ti amiamo comunque ma non ti chiami di certo Cesare Cesaroni.
Per entrambi il lavoro è un caposaldo della loro vita, un qualcosa al quale dedicarsi al 100%, in completa devozione, ma soprattutto un qualcosa da fare con assoluta precisione e in maniera impeccabile. Giulio ama il suo negozio come fosse un altro figlio e fa di tutto per renderlo accogliente e perfetto per amici e clienti, a volte anche trasgredendo le regole. Ricordate quando con suo fratello Cesare e il suo fedele amico Ezio spesso e volentieri infrangevano le regole pur di portare avanti i loro desideri e permetter alla bottiglieria di spiccare fra tutti gli altri negozi della Garbatella? Ovviamente stiamo parlando di piccole trasgressioni -seppur sbagliate – che non rappresentano mai un reale coinvolgimento penale per i protagonisti. Non sono arrivati mai al punto di dover chiamare Saul Goodman, insomma.
E Walter White? Qual è il suo rapporto con il lavoro? Sappiamo bene che non è sempre stato uno spacciatore ma che qualche anno prima delle vicende scatenanti in Breaking Bad, Walt, era un semplice professore di chimica in un liceo cittadino. Decide di iniziare la sua “carriera alias” solo in un secondo momento, spinto dal desiderio di dare sempre di più alla propria famiglia. Come professore lo si ricorda di certo secondariamente, perché ciò che ricordiamo di più è ciò che è diventato in seguito: l’indimenticabile Heisenberg. Quindi come potremmo definire il suo rapporto con il lavoro? Una sola parola: mosca. Ve la ricordate? Si tratta della 3×10 di Breaking Bad, e precisamente ci riferiamo alla puntata in cui Walt, impegnato con Jesse nella preparazione della metanfetamina, blocca di colpo i lavori a causa di una mosca, sostenendo che, anche solo una piccola e insignificante mosca, avrebbe potuto rovinare drammaticamente la purezza della merce (e ricordate la faccia di Jesse dopo aver ascoltato il collega? Anche quella, indimenticabile). E’ proprio in questo episodio infatti che è possibile evidenziare con maggiore precisione ciò che a un certo punto il lavoro ha cominciato a significare per Walter White: non un semplice lavoro, ma la caratterizzazione della sua anima.
Dunque, che ne pensate? Cosa sta venendo fuori da questo parallelismo? Ve lo aspettavate? Ma continuiamo pure, non siamo mica qui per dare la caccia alle mosche! (Appunto).
Un altro punto sul quale è bene soffermarsi per darvi una giusta analisi dei due protagonisti di questa sfida è senz’altro questo: l’Amour! “L’amore è nell’aria”, direbbe qualcuno, e Sheldon Cooper risponderebbe che è ora di prendere l’insetticida.
Come già detto, Giulio Cesaroni aveva una moglie, tale Marta, di cui non si dice moltissimo a parte il fatto che sia stata un’ottima madre. Qualche anno dopo la sua morte, però, Giulio fa un incontro che cambierà per sempre la sua vita: quello con Lucia. La donna gli farà riscoprire la bellezza di avere una persona accanto e lo farà nuovamente innamorare al punto da portare Giulio ad accogliere le due figlie di Lucia e vivere tutti e sette appassionatamente sotto lo stesso tetto. Giulio, da uomo innamorato, potremmo descriverlo come un principe azzurro dei giorni nostri, non tanto un cavaliere antico dall’armatura luccicante, quanto piuttosto un “semplice” uomo romantico. Lui è quello dei piccoli gesti, delle attenzioni giornaliere verso la persona amata, delle follie che si fanno solo per amore e sarà così anche nella sua successiva storia – dopo Lucia – dove si innamorerà di una nuova donna. Vi è caduto un mito, vero? Questa forse ve l’eravate persa. Finora abbiamo parlato del suo estremo romanticismo e ora all’improvviso parliamo di una nuova donna? Suvvia, non reagite così, non è certo colpa di Giulio Cesaroni! Non è lui ad avere “l’innamoramento facile”, ma è avvenuto ciò che più comunemente viene chiamata “l’arte dell’ arrangiarsi”. Elena Sofia Ricci – interprete di Lucia – infatti ha mollato improvvisamente la serie e, dunque, produttori e sceneggiatori hanno dovuto cavarsela in qualche modo: bruciando il romanticismo di Giulio in favore di una nuova caratterizzazione che lo dipinge come quello che ogni due anni si innamora perdutamente dell’amore della sua vita. Povero Giulio.
Ma non ci perdiamo, torniamo piuttosto a noi. Che tipo di marito è Walt, invece? Qualcuno potrebbe dire che è il classico marito che mente alla moglie – e avrebbe molti appigli ai quali aggrapparsi per dirlo – ma proviamo per un attimo a soffermarci anche sugli aspetti positivi. In qualche modo, infatti, anche Walt è stato romantico e apprensivo, anzi con Skyler lo era spesso: le dimostrava il proprio amore esattamente come fa un uomo innamorato. La baciava spesso, la accarezzava e le diceva frasi romantiche, nutriva attenzione e premura per lei, senza dimenticare la cosa più importante, ovvero che l’ha sempre supportata nella crescita di Walter junior, sofferente di una grave disabilità. Inoltre non vi era solamente grande amore tra i due ma anche un altro aspetto decisamente da non sottovalutare, diciamo molto…piccante. Andiamo, non mentite! Se siete arrivati a leggere fino a qui, anche voi state pensando alle scene epiche che Vince Gilligan si è inventato nel momento in cui Walter stava affrontando le terapie per guarire dalla sua malattia. Chi può dimenticarle? Walt e Skyler, infatti, più di una volta hanno acceso la loro passione nei luoghi più disparati. Ma quand’è che la fiamma si è spenta? La risposta appare semplice: quando il vero io di Walter White è uscito alla scoperta mettendo alla prova anche l’amore che Skyler provava verso di lui, amore che non è bastato a permetterle di superare la decisione del marito di collaborare con il cartello messicano della droga. Che voi siate stati dalla parte di Skyler o di Walter, quello che di certo non si può negare è che, un tempo, l’amore regnava indomabile tra di loro.
Dunque, come ricapitolare questo bizzarro ma affascinante parallelo?
Walter White, almeno prima di diventare Heisenberg, forse sarebbe potuto diventare un ottimo amico di Giulio Cesaroni e avrebbero avuto diversi argomenti da trattare al tavolino di un bar in una piacevole serata estiva, ma sarete tutti d’accordo col dire che con il passare del tempo quel Walter è sparito e il nuovo volto del signor White non sarebbe mai andato d’accordo con il patriarca della famiglia Cesaroni. Troppo diverse le loro vite, troppo distanti i loro obbiettivi e di certo il vino non avrebbe mai trovato da che spartirsi con i cristalli azzurri di Meth. Quello che davvero ci resta in questo confronto, e che ci apre a un’importante riflessione sulla vita, è senz’altro il fatto che due ruoli così diversi, apparentemente molto distanti fra loro, possono sempre trovare un modo per incontrarsi. E così il proprietario di una bottiglieria della Gabratella, può in qualche modo interfacciarsi persino con uno spacciatore di metanfetamina di Albuquerque,