Il film Hanna del 2011, diretto da Joe Wright, con una giovanissima e bravissima Saoirse Ronan, è diventato un piccolo cult. La storia della ragazzina geneticamente modificata, addestrata dal padre in stile “educazione siberiana”, che sfugge a una perfida agente della CIA, è stata trasformata da Amazon Prime Video in una serie tv.
Noi l’abbiamo vista in anteprima e, senza rovinarvi il piacere della visione, ve ne parliamo.
Cominciamo col dirvi che, giustamente, la serie Hanna è molto diversa dal film. Se Saoirse Ronan incarnava perfettamente, anche dal punto di vista fisico, un personaggio fuori dal comune, Esme Creed-Miles è una ragazza molto più ordinaria. Prima di tutto, è più grande della Hanna descritta nel film. Poi, la sua introspezione psicologica, come c’era da aspettarsi in una serie, è molto più approfondita.
Hanna, lo capiamo subito, vuole una vita normale. Il conflitto con il padre è molto più marcato che nel film: è la disobbedienza della ragazza a innescare la caccia da parte della temibile Marissa Viegler. Se nel film questo ruolo era interpretato da una glaciale e bellissima Cate Blanchett, nella serie tv il prototipo dell’agente donna spietato viene ridimensionato da Mireille Enos.
Più tratteggiata psicologicamente, meno impassibile, più soggetta ai sentimenti, il personaggio di Marissa è forse quello che subisce più trasformazioni nell’adattamento seriale. E con lei, anche Hanna viene dipinta più come un essere umano che come una macchina mortale.
Non che ci dispiaccia, ma la bellezza della storia di questo personaggio veniva proprio dalla sua connotazione ultraterrena, quasi da graphic novel.
Amazon Prime decide invece di dare un taglio più psicologico, meno movimentato, alla serie. Ce ne accorgiamo anche nell’uso della musica: se nel film la musica era una componente essenziale, e un piccolo capolavoro di elettronica a cura dei Chemical Brothers, nella serie è un elemento marginale, connotato in maniera classica e meno “esaltante”.
La forza di Hanna in versione serie tv è proprio quella di essere interpretata con forza da un cast sostanzialmente semisconosciuto. Forza che, però, può diventare una debolezza non appena scatta il confronto con il cast stellare originale. Eric Bana, Saoirse Ronan, Cate Blanchett non sono nomi che si possono dimenticare. E la regia di Sarah Adina Smith non riesce a superare la forza dirompente di quella di Joe Wright.
Ma evitando qualsiasi tipo di confronto, Hanna è sicuramente un prodotto di intrattenimento molto valido, che scava dentro una storia già vista, tirandone fuori spunti interessanti. È senz’altro più presente il tema del confronto tra due mondi diversi, rappresentati da Hanna e Sophie, tipica ragazza tutta social e moda. Non potrebbero essere più diverse, ma diventano amiche per caso e si arricchiscono a vicenda. Hanna impara a relazionarsi con il mondo, Sophie intravede in quella ragazza strana e bestiale qualcosa che la attira, diverso dal suo mondo di superficialità.
Nella serie è quindi più presente rispetto al film il tema del rapporto con la natura, e la riflessione sul nostro mondo. Non ci si può fidare di nessuno, così insegna Erik a sua figlia: ma fuori dalla foresta in cui è cresciuta, Hanna incontrerà anche la gentilezza, in mezzo a tanta violenza.
Seguendo un percorso quasi circolare, Hanna diventerà più matura, più capace di badare a se stessa. E, contraddicendo il progetto di solitudine che il padre aveva pensato per lei, forse non resterà sempre da sola…
Questa è l’unica concessione che vi facciamo per invogliarvi a vedere Hanna.
Serie tv che prova, e in alcuni punti riesce, ad avere vita propria al di fuori del film, e che arricchisce il catalogo di Amazon Prime con un prodotto d’avventura che conquista da subito per le sue riprese naturali mozzafiato. Forse si poteva osare un po’ di più nello stile, per costruire un’identità più propria a questa serie tv.
Senza sbilanciarci, possiamo dire che la furbizia di Hanna sta anche nel suo svolgimento, che non prevede necessariamente un seguito. La storia infatti si regge e appaga lo spettatore anche con una singola stagione.
Auspichiamo comunque il rinnovo per Hanna, anche solo per vedere come si muoverà la produzione al di fuori del terreno già tracciato dal film. Sebbene la serie non segua per intero la trama già conosciuta, sarebbe interessante vedere un successivo sviluppo totalmente originale.