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Hanno Ucciso l’Uomo Ragno – Lettera di Max a Silvia un anno dopo la separazione

Bacio tra Max e Silvia (Vogue Italia)
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Ciao Silvia,

ti scrivo intanto per sapere come stai… come è andata a Dublino negli ultimi mesi? Io adesso sono a Milano con Mauro perché finalmente abbiamo finito il nuovo album! E sai come si chiama? Nord sud ovest est…! Boh non so come mai, ma Mauro voleva raggiungesse ogni parte del mondo quindi, ecco qua questo titolo strambo. Non ci vediamo da quell’ultima volta a bordo piscina a Riccione e troppe cose sono successe da quel momento. Tu mi avevi detto che ti avrei dovuto scrivere per aggiornarti sulle cose importanti e direi che, essendo ad un passo dal lancio del nostro secondo disco, valeva la pena ricomparire! La scrittura delle canzoni è stata impegnativa perché Pier Paolo c’è stato addosso giorno e notte, facendoci fare la spola tra la tavernetta e lo studio.

Magari non te ne frega niente, però vorrei confidarti una roba. Ormai sono più coraggioso di quanto mi hai conosciuto, che fortuna! Nulla, è da qualche mese che mi tormenta il pensiero di dirti sta cosa, ma ogni volta mi sentivo un mezzo scemo all’idea di spuntare così visto che non ci sentiamo da tanto tempo. Anche se in fondo ci siamo lasciati bene, senza urla o oggetti volanti! Quindi adesso sono pronto.

Sai qual è stata la prima canzone dell’album? Beh, è proprio quella che tu mi avevi chiesto all’argine, senza mai darmi la certezza che mi stessi prendendo in giro o meno. Da “Canzone per Silvia”, che tu di fatto non hai mai ascoltato, si chiama adesso “Come mai” ed è, come dire…nostalgica. Cioè, nostalgica non significa triste, perché in realtà mi ricorda il fervore che ho sempre provato dentro dal funerale di tua nonna in poi!

Scusami, forse non dovevo ricordarti quel brutto evento…

…tuttavia, Silvia, è stata quella la prima volta che tu mi hai parlato. Contemporaneamente hai anche fissato il nostro primo appuntamento, mi hai dato quel bacio appassionato sul fiume e poi, beh, sei sparita non si sa dove e ti sei messa con un altro! Ma perché me lo stai rivelando adesso? Dirai tu! Poiché in fondo, mentre sistemavo questo brano per l’album, già avevo in mente di scriverne un’altra su di te che si intitola, non a caso, “Sei un mito”. Quindi mi son detto “oddio lei penserà che l’ho presa davvero male questa separazione…”. Vabé al di là dell’idea che ti farai, io ti sto informando anticipatamente in modo da essere già preparata quando mi sentirai in radio e mi vedrai in televisione.

A questo proposito, stavo dimenticando di dirti che, per la felicità di Mauro, ci hanno finalmente invitati all’edizione di quest’anno del Festivalbar su Italia 1! Che bomba dopo il patetico tour del Cantagiro. Non ti nascondo, poi, che per queste specifiche tracce dell’album Mauro ha avuto un po’ di difficoltà nell’approccio, in quanto non ci voleva un genio per capire che fossero davvero tanto personali. Però ha deciso che avrebbero spaccato e tra un balletto strambo e una sporca al microfono è di nuovo gasatissimo di iniziare quest’altro tour. Comunque, ovviamente avrai capito che sto cercando di eludere in tutti i modi quello che in realtà vorrei esprimere in questa lettera.

Max e Silvia alla bocciofila (Digital News)
Sky Italia

Allora Silvia, quando sei andata via io sono stato abbastanza male

Abbastanza, nel senso in cui non riuscivo a concentrarmi sulla scrittura, non mi andava di uscire con gli amici e non riuscivo a dormire la notte. Sono il solito inguaribile sfigato, lo so! Però almeno ne è venuto fuori un album da paura, o almeno è quello che speriamo. Detto ciò, vorrei che la prendessi come un ricordo importante che ho voluto condividere con te e milioni di persone. Oltretutto, se andrà come deve andare, diventerai famosa perché “sei un mito per me” anche se mi hai fatto arrabbiare quando mi hai lasciato “seduto in una stanza, pregando per un sì”. Queste sono piccole anticipazioni, il resto spero lo ascolterai e lo apprezzerai, ovviamente.

Inutile dire che la vita da cantante è mille volte più dura di come me l’aspettassi. E se ripenso a quando ti ostinavi a chiamarmi “amico” o al momento in cui ci siamo detti quel “ciao” che sapeva di “addio”, oggi mi sembrano bazzecole da ragazzini. Nonostante tutto, eri tanto speciale per me e mentirei se ti dicessi che non è più così. Ogni volta che scrivo, canto, registro in studio, vado in Tv o faccio interviste dedico sempre qualcosa a te.

Che sia un ricordo, un aneddoto oppure l’idea che se avessi avuto anche te nella mia vita adesso, mi sentirei l’imperatore del mondo! Con questo non voglio buttar giù l’impalcatura che ho costruito prima, Silvia. Nessuno dei due ha mai avuto colpe in questa storia. Io sono stato ricoperto di nuove responsabilità che non ho saputo gestire bene e tu giustamente non potevi star dietro alla mia nuova vita.

Pertanto, ho sempre apprezzato la tua concretezza, la sicurezza in te stessa e la poca fiducia negli altri

E ancora l’audacia nell’affrontare gli ostacoli e la bramosia di spingerti oltre fino a capire cosa davvero andasse bene per te e ti rendesse fiera. Quindi spero con tutto il cuore che tu abbia trovato il tuo centro, sia riuscita a raggiungere almeno metà dei tuoi obiettivi e non abbia mai smesso di guardare là fuori con i tuoi enormi occhi curiosi. Ecco, se proprio vogliamo dirla tutta il nuovo album è dedicato ai tuoi occhi.

Loro si muovevano veloci, per poi posarsi sui dettagli e poi riprendere a ruotare in ogni direzione. Svegli e attraenti, proprio come te. È vero, penserai che sono impazzito visto che tutti questi complimenti di persona penso di non averteli mai fatti… e me ne pento. Ma anche quando ci siamo messi insieme, mi facevi un effetto tale da immobilizzarmi, anche se tu mi vedevi abbastanza rilassato (forse!).

All’inizio invece ero proprio un pezzo di legno! Balbettavo, ti fissavo attonito e dicevo spesso cose senza senso… insomma, tu mi confermerai! Tutto questo, per dirti adesso nero su bianco (incredibilmente più semplice), che sarai sempre la più bella per me. Ultimamente ho conosciuto modelle, ballerine e fans, ma in nessuna mai ho ritrovato quella luce che veniva fuori dal tuo viso. Con questo non voglio apparire come il provolone che a scoppio ritardato vuole riconquistare la sua donna! Però Silvia, come dire, volevo perfezionare l’ambigua interruzione della nostra storia in questa fase della mia vita in cui mi sento più maturo e… temerario, se vogliamo esagerare. Non voglio neanche confonderti le idee visto che immagino tu sia già andata avanti in qualche modo. Ma anche se non dovesse essere così, non voglio ripiombare nella tua vita come un uragano.

Per questo motivo, Silvia, sentiti anche libera di non rispondere…

Fai davvero come preferisci, io a prescindere mi tenevo dentro questo desiderio di fare capolino con alcune novità. E giusto per rinvigorire il tuo ego, non ho avuto nessun altra vera relazione dopo di te. Ma proprio zero! Infatti la verità è che il mio malessere post Riccione era dovuto alla premonizione che sicuramente non avrei trovato nessun’altra o almeno nel breve periodo successivo. E cosi è stato!

Anche se, devo dire, la popolarità e il successo hanno una capacità di attrazione sulla mia persona davvero allucinante! Le fans mi riempiono di lettere, mi assaltano alle feste e si fanno trovare sotto casa. Questo mi stuzzica per carità, non posso dire il contrario, ma sai bene che non sono molto tagliato per queste cose. Mauro invece è nel suo mondo! Non smette di firmare autografi, accogliere con “affetto” tutte le modelle che gli si fiondano addosso e uscirne soddisfatto come non mai. Ad ognuno il suo insomma.

Comunque, adesso passo ai saluti perché di certo non voglio annoiarti!

I miei pagherebbero per ricevere una lettera così prolissa ogni tanto! Preferisco però fargli qualche telefonata mensile giusto per ricordargli che potrebbero essere mille volte più fieri di me di quanto si ostinano invece a essere. Forse questo secondo lancio con annesso Festivalbar gli dimostreranno una volta per tutte che il loro figlio era proprio sprecato quando portava fiori ai funerali! Vabbé, a parte questa digressione, volevo augurarti davvero tanta fortuna per il futuro e tante cose belle sempre. L’altro giorno sono passato davanti alla bocciofila e ho deglutito con forza per non commuovermi. Tu e il tuo gomito troppo basso per il boccale di birra scura, resteranno per sempre nella storia di Pavia. Solo per queste memorie mi manca un po’ quella città, che ancora oggi, rimane davvero troppo piena di farmacie!

Ti meriti perciò di realizzare tutti i tuoi sogni e di amare soltanto chi sa farlo meglio di te. Oddio, forse quest’ultima parte è confusa. Ma ormai con le parole apro varchi che neanche esistono e devo dire che mi piace molto! Sarà sempre bello averti tra i migliori ricordi e cantarti a squarciagola sui grandi palchi italiani. Grazie per aver creduto in me anche quando pensavo fingessi. Oggi ho capito che in realtà, sei sempre stata tanto sincera in ogni tua parola.

Ah mi raccomando, Silvia, non te la far menare da nessuno in mia assenza! So che sei brava a farlo.

“E poi mi trovo a scrivere
Chilometri di lettere
Sperando di vederti ancora qui…”

Eh sì, io lo spero ancora.

Tuo Max

NB. Questa lettera non è stata realmente scritta dal personaggio di Max al personaggio di Silvia, protagonisti della serie Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, ma è frutto della nostra immaginazione. Ne trovate un’altra, per esempio, qui: quella di Thomas Shelby alla sua amata Grace in Peaky Blinders