Harry Potter ha già scritto, prima in ambito narrativo e poi in quello cinematografico, una pagina di storia importantissima. Ma se la memoria non mi inganna non c’è mai un due senza un tre e viceversa. In questo momento sto strizzando l’occhio a tutti quelli che, come il sottoscritto, non disdegnerebbero un riadattamento televisivo di Harry Potter. La saga del maghetto dal cuore nobile ha mille intrecci e sotto trame da approfondire, mille tracce che potrebbero fare da cornice ad una storia che ha emozionato intere generazioni. Con l’imminente uscita di Hogwarts Legacy, il videogioco dedicato ai fans di Harry Potter, mi sono chiesto se puntare ancora sulla magnifica opera nata dalla J. K. Rowling abbia senso e la risposta è assolutamente affermativa. Andiamo a vedere perché.
Harry Potter ha funzionato anche grazie alla grandissima mole di personaggi: perché se è vero che Harry resta il protagonista principale, la saga ha presentato sul conto tante figure indimenticabili. Proprio per questo credo che attingere dall’immaginario potteriano per sfornare una serie tv abbia una sua validissima ragione. Se oggi mi fingessi il regista scritturato per dare alla luce una serie tv su Harry Potter, sarei contentissimo di dare risalto a diverse trame tenute sotto banco. Una di queste sarebbe dedicata sicuramente alla nascita dell’Ordine della Fenice: l’Ordine fu creato da Albus Silente per combattere Lord Voldemort e i suoi seguaci, i temibilissimi mangiamorte.
L’Ordine della Fenice
La società segreta lavorò a stretto contatto con il Ministero della Magia per opporsi al Signore Oscuro e ebbe un ruolo cruciale nella prima guerra dei Maghi: gli anni in cui i babbani erano perseguitati e terrorizzati. Sarebbe interessante immergersi in quest’epoca di paura e capire le prime mosse di Silente e i suoi colleghi, tra cui Minerva McGranitt e Alastor Moody, due dei professori più amati della scuola di magia. È l’epoca del terrore che aleggia nei cieli di Londra, in cui ci sono solo tenebre sopra i tetti delle case e omicidi da parte dei Mangiamorte. Una storia cupa e piena di suspence fatta a posta per diventare una serie tv dai toni mai fanciulleschi del Thriller.
I Malandrini
Se la nascita dell’Ordine della Fenice trovasse campo fertile in una serie tv, potrebbe essere lo stesso per i Malandrini. Quest’ultimi furono un gruppo di studenti appartenenti alla casata di Grifondoro e frequentarono la scuola di Hogwarts dal 1971. La famosa mappa dei Malandrini più volte citata all’interno dei film dedicati a Harry Potter nacque proprio in quegli anni. Furono gli anni in cui James Potter e Sirius Black si divertivano a prendere in giro Severus Piton, uno dei personaggi più interessanti delineati dalla Rowling. Gli anni in cui lo stesso Severus era innamorato di Lily Potter, un sentimento che non si è mai spento, nemmeno dopo la morte di lei. Oltre a James e Sirius il gruppo era composto da Peter Minus e Remus Lupin, il lupo mannaro di cui non ci siamo mai stancati. Grazie a questi fantastici quattro nacque appunto la mappa per visualizzare i passaggi segreti della scuola, uno strumento necessario per scappare in casi di imminente pericolo. Nello stesso lasso di tempo Peter Minus tradirà i suoi amici per seguire i passi del Signore Oscuro. Molta carne a fuoco per una serie in cui ci sarebbe molta tensione, tanta magia e persino amore: quello tra James e Lily, fidanzati proprio in quegli anni.
La camera dei Segreti
Tornando più indietro, agli albori, nascerebbe una storia in cui Tom Riddle era ancora un ragazzino a cui affascinavano le maledizioni. Tom aprì la camera dei segreti, la stessa in cui finisce Ginny Weasley nel secondo capitolo dedicato al mago con gli occhiali. Tom tese una trappola a Rubeus Hagrid, uno studente del terzo anno che aveva un Acromantula di nome Aragog come animale da compagnia. Riddle convinse il preside della scuola, Armando Dippet, che fosse stato proprio Hagrid ad aprire la Camera. In questo modo Hagrid fu incastrato ed espulso, mentre Riddle ricevette un premio dalla scuola. Chi non ha voglia di vedere un giovane Hagrid alla prese con Voldemort? Come ha fatto a ritornare nella scuola dopo questa tragedia personale? Sono molte le domande a cui speriamo di trovare una riposta, presto, molto presto.
Harry Potter non avrà mai una fine
Harry Potter ha un serbatoio infinito di momenti indimenticabili. Uno di questi è sicuramente anche l’ultimo, in cui Harry e Ginny salutano i figli pronti a prendere il famoso treno che porta ad Hogwarts. E se una serie tv rincominciasse da qui? I figli di Harry hanno lo stesso talento del padre? Potrebbero esserci nuovi nemici da affrontare e nuovi eroi da incorniciare a cui affezionarsi dopo anni di mancanze. Magari Harry tornerebbe in veste di genitore e se mai ce ne fosse bisogno riprendere la bacchetta e farsi trovare pronto, come ha sempre fatto. Sarebbe forse l’idea più debole, perché non sarebbe una vera e propria espansione della storia, ma “solo” il continuo di una fatta e finita. Fatto sta che a noi Harry Potter manca come l’aria e la saga di Animali Fantastici non sta rispettando le altissime e dovute aspettative. Abbiamo bisogno di una serie che prenda il nostro cuore come è successo quando il bambino con la cicatrice ha sconfitto il male. Abbiamo bisogno di nuovi momenti a cui affidare i nostri sogni e le nostre speranze: bacchette in alto.