Uscito nel 1997, il classico Disney Hercules è l’ottavo film d’animazione della Casa di Topolino.
Diretto da John Musker e Ron Clements, questo film d’animazione è stato doppiato da grandi artisti dello spettacolo italiano tra cui Raoul Bova (Hercules), Giancarlo Magalli (Filottete), Veronica Pivetti (Megara), il grande Alex Baroni che ha dato il suo canto a Hercules adolescente. Anche se non è stato il successo finanziario che la Disney si aspettava, rimane ancora oggi un grande film d’animazione. Arricchito di buone musiche, Hercules è un film dai tratti greci e ogni singolo personaggio, benché cartone animato, riesce ad avere un’ottima espressività e carattere. C’è però di più di quanto non appaia agli occhi degli spettatori. I fan più attenti potrebbero scoprire che per essere un film Disney, Hercules riesce ad avere un bel po’ di battute e riferimenti alla cultura pop, che potrebbero passare inosservati al pubblico più giovane.
Certo, a chi è più giovane e vede questo film d’animazione per la prima volta non interesserà capire, ad esempio, se la Disney è stata fedele al mito o se nella storia si trovano riferimenti non veritieri, ma chi è più grandicello troverà sicuramente interessante questi 5 elementi.
1) La storia non è uguale al mito
La mitologia non è esattamente adatta ai bambini. C’è un sacco di morte, disperazione, una serie di mostri terrificanti che farebbero venire gli incubi. Aspettate, anche in gran parte dei film Disney ci sono: muoiono mamme, padri, nemici, per non parlare di mostri e della disperazione (la mamma di Bambi!). Ok, lasciamo perdere questo punto. Diciamo, però, che il film si è preso delle libertà sul mito originale. Il film mostra Zeus ed Hera come se avessero una relazione sana e amorevole. Questo ovviamente non è vero: Zeus ha infatti la reputazione di tradire sua moglie con una lunga lista di donne, fatto di cui Hera è ben consapevole e non sopporta suo marito. Naturalmente la Disney non può mostrare uno Zeus, un padre, in questo modo. Inoltre, contrariamente dal mito, Hercules non è nemmeno figlio di Hera. Infatti lui non è nato da due genitori divini, invece è figlio di Zeus e della mortale Alcmena. La ragione principale di questo cambiamento nel film è probabilmente perché Hera è la ragione dietro le difficoltà di Hercules nella storia originale, in quanto lei vuole vedere Hercules morto.
2) Il Leone Nemea è Scar da Il Re Leone
Mentre Hercules posa per essere ritratto su un’anfora, indossa una pelle di leone. Per molti spettatori questo non dovrebbe sorprendere nessuno, soprattutto perché è un cenno al Leone Nemea, la prima delle 12 fatiche che Hercules ha dovuto affrontare nella mitologia originale.
I fan Disney più esperti potrebbero notare sul felino una caratteristica particolare. Oltre alla criniera nera e la pelliccia marrone, sotto l’occhio è presente una cicatrice. Il leone assomiglia esattamente a Star de Il Re Leone. Mentre questo è senza dubbio un cenno intelligente ad un altro popolare classico Disney, è piuttosto macabro pensare che Scar è stato ucciso e poi scuoiato per la sua pelliccia e usato per posare per un ritratto.
3) Megara (Meg) è un tipo diverso di damigella
Meg ha un atteggiamento impertinente e parla in modo differente rispetto alle altre protagoniste Disney. Molti personaggi Disney hanno una visione ottimistica e leggermente ingenua dell’amore. Inoltre, prima del loro interesse amoroso nel rispettivo film, sembra non abbiamo mai uscite insieme a qualcuno. Meg, invece, non solo ha frequentato altri uomini prima di Hercules, ma è stata tradita dall’uomo che amava dopo aver rinunciato alla sua anima per lui. Di conseguenza, Meg ha una visione più realistica dell’amore e degli uomini. Le sue parole davanti a Hercules sono “gli uomini pensano che no significhi sì e sì significhi prendimi, sono tua”. Per essere una protagonista Disney, Megara è senza dubbio lontana dalla tipica avventuriera con gli occhi da cerbiatto e pronta a farsi salvare dall’eroe di turno.
4) “Controllo” tra le gambe di Nesso
Parte del grande piano di Ade per rovesciare il potere di Zeus, è quello di arruolare dei mostri. Questo riguarda anche il guardiano del fiume Nesso. Lui è un centauro, una creatura terrificante. Il mezzo uomo e mezzo cavallo è visto per la prima volta mentre tiene Meg contro la sua volontà, dopo che la sua missione, in nome di Ade, va male. Hercules si fionda a salvarla, ma si rende conto che non è del tutto sicuro di come rivolgersi nei confronti del guardiano. Hercules non è sicuro sia un signore o una signora e per questo fa un cenno, come per guardargli tra le gambe.
5) Riferimenti ai tempi moderni
Le allusioni alla vita moderna in Hercules sono numerose e questo è utilizzato dalla Disney per rendere la storia più moderna, più vicina allo spettatore. Ad esempio, quando una nuova anima entra nel regno di Ade, c’è un contatore di numeri che dice “oltre 5.000.000.001 serviti”, imitando McDonald’s, che pubblicizzava con orgoglio “oltre 99 miliardi di hamburger venduti”. Più avanti nella storia, quando Pena e Panico stanno fingendo di essere bambini intrappolati sotto un masso, uno di loro grida a qualcuno di “chiamare IX-I-I”, riferimento al 911, il numero delle emergenze in America.
Il momento migliore in cui trovare riferimenti moderni è durante la canzone di Filottete “Ultima Speranza”, in cui fra le tante vediamo Hercules, Filottete e Pegaso in piedi su dei pilastri ad allenarsi davanti ad un tramonto. Questo è un chiarissimo riferimento al regime di allenamento del maestro Miyagi in Karate Kid.
Altri riferimenti si trovano nella canzone “Ieri era zero”, in cui vediamo due negozi situati ad entrambi i lati di un edificio, che si chiamano Aphrodite’s Secret e Column and Barrel, alludendo rispettivamente a Victoria’s Secret e Carte and Barrel. Oppure la carta di credito Grecian Express, i sandali Air-Herc e la bevanda Herculade.