House of Cardsย ci aveva lasciati con quel ‘My Turn’ di Claire Underwoodย che lasciava presagire una guerra tra marito e moglie nella sesta stagione. Poi il caos molestie che ha coinvolto anche Kevin Spacey (e che di fatto, per ora, ha posto fine alla sua carriera da attore) e tutto รจ cambiato. Spacey รจ stato licenziato dalla sua serie, oltre che dai film che giร aveva in programma (si veda la sua sostituzione in quattro e quattr’otto per Tutti i Soldi del Mondo). La stagione finale che Willimon aveva in mente era andata a puttane, avendo perso il mattatore assoluto di una serie tv che a suo modo aveva scritto la storia della televisione recente.
Ma se la storia cosรฌ come lo showrunner l’aveva concepita era andata allegramente a farsi benedire, lo stesso non vale per House of Cards, dato che Netflix – agendo forse piรน con il cuore, trattandosi dell’original che ha conferito popolaritร alla piattaforma – non se l’รจ sentita di troncarla. E cosa fai quando vuoi a tutti i costi regalare un finale a una serie il cui protagonista, processo o meno, รจ diventato una figura scomoda sul piano dell’opinione pubblica? Licenzi lui, fai morire il suo personaggio off-screen e concludi la serie sperando (pregando!) che i rimanenti personaggi abbiano forza a sufficienza per far reggere la baracca. Spoiler: non ce l’hanno, non possono averla.
Ma veniamo al succo del discorso: come finisce House of Cards?
Giร , perchรจ che la serie non potesse vivere senza il suo protagonista – se il protagonista รจ uno con il carisma di Kevin Spacey, coadiuvato da una scrittura eccellente soprattutto nelle prime stagioni – era abbastanza prevedibile. Cosรฌ sono in molti ad aver ignorato bellamente l’ultima stagione, costruendosi il proprio finale ideale nella propria soggettivitร . E infatti gli ascolti parlano da sรจ. Un tracollo di pubblico che sa un po’ di protesta ideologica per il trattamento riservato a Spacey e un po’ di disillusione per una serie che in ogni caso il meglio lo aveva giร dato e che si stava comunque privando della ragione principale per continuare a vederlo. Detto ciรฒ, pur non volendo sprecare 8 ore della propria esistenza, la curiositร di sapere quale sia il finale di una serie che abbiamo amato davvero c’รจ. E allora eccovi accontentati. Chiaramente SPOILER ALERT per chi volesse comunque guardare la sesta stagione.
Come accennato poc’anzi, com’รจ risaputo da circa un anno, Frank Underwood sarebbe stato ucciso off-screen. La serie inizia proprio mostrando come i personaggi hanno assorbito questo evento. Claire Underwood, il 47* presidente degli USA, succeduta al marito giร nella passata stagione, mostra in pubblico tutto il suo (finto) dolore, nel mentre รจ alle prese con le beghe del paese. Doug Stemper si autoaccusa di aver ucciso Frank e viene rinchiuso in manicomio, anche se ne esce quasi subito e prepara la controffensiva ai danni di Claire. Nel frattempo, l’insidia maggiore per la Casa Bianca รจ rappresentata dai personaggi introdotti in questa stagione, la famiglia Shepherd, i quali finora non-viene-spiegato-come sarebbero stati una sorta di deus ex machina della presidenza Underwood: Annette (Diane Lane), suo fratello Bill (Greg Kinnear) e il figlio di Annette, Duncan (Cody Fern).
In tutto questo aleggia il fantasma di Frank Underwood, la cui morte non verrร spiegata fino all’ultimo episodio.
E giร , Frank Underwood รจ una presenza costante pur non essendo mai mostrato. Nei suoi anelli, fatti recapitare a Claire per spaventarla; nel suo testamento, occultato da Claire stessa in quanto egli ha lasciato tutto a Doug; nel suo legame con gli Shepherd, mai accennati prima, eppure diventati improvvisamente importantissimi; nelle indagini di Tom Hammerschmidt sulle sue malefatte passate (resta in sospeso il ritrovo del corpo di Rachel Posner, uccisa da Doug a fine terza stagione); nel suo tentato omicidio del segretario di stato Cathy Durant. Tutto lascia pensare che il vero avversario di Claire sia proprio Frank, che muove i fili della sua vendetta contro la moglie dall’oltretomba.
Col passare delle puntate il lettore รจ sempre piรน portato a credere questo ed รจ costretto ad assistere a una sequela di twist al limite del patetico, solo per arrivare alla resa dei conti finale. In ordine sparso abbiamo avuto: il diario segreto di Frank; Doug che minaccia Claire; Cathy Durant che inscena la sua morte ma viene comunque uccisa, insieme a Jane Davis e a Tom Hammerschmidt, un paio di puntate dopo nel repulisti generale di Claire; la sottotrama di Duncan che non รจ il vero figlio di Annette, ma che non va a parare da nessuna parte (e in fondo non frega a nessuno perchรจ chi li ha mai visti questi?); Doug che minaccia Claire; il cadavere di Tom Yates; flashback inutili sul passato di Claire; consiglio dei Ministri interamente deposto per fare spazio a un consiglio fatto di sole donne; Doug che minaccia Claire; tentate cospirazioni ai danni di Claire da parte di Mark Usher e degli Shepherd; Doug che rompe la quarta parete.
E infine, dato che il fondo era stato abbondantemente raschiato, ecco l’intervento divino: Claire รจ incinta.
Claire. Incinta. Nessun contesto, si lascia presumere che il padre sia Tom Yates, ma non vengono fornite altre indicazioni. Lei strumentalizza la cosa per ottenere consensi e via, proiettati sul finale. Perchรจ in fondo siamo masochisti e non ne avevamo ancora abbastanza. In fondo questo decantato piano di Doug o quello degli Shepherd avrebbe portato da qualche parte. In fondo tutta questa stagione doveva avere un senso e l’avrebbe trovato dal finale. E invece il finale, in virtรน di quanto mostrato in questa stagione, รจ la cosa piรน grottesca mai vista. Anche piรน dell’immacolata concezione di un paio di puntate prima.
Doug svetta l’attentato ordito dagli Shepherd ai danni di Claire e poi si reca nella sala ovale. Vuole ucciderla lui? Probabilmente, visto che non ha fatto altro che minacciarla tutta la stagione. E invece una volta lรฌ, confessa di essere stato lui a uccidere Frank per evitare che quest’ultimo, nella sua furia cieca, si compromettesse da solo. E poi minaccia Claire con il fermacarte, intimandola di non infangare ulteriormente l’ex marito. Claire approfitta della sua esitazione e lo pugnala con lo stesso fermacarte, uccidendolo. Claire uccide Doug, esclama “no more pain” e via di titoli di coda. Questo รจ il finale di House of Cards. Non c’รจ altro.
A questo punto avrebbero potuto davvero rimpiazzare Kevin Spacey con Claudio Amendola.