2) Il Sesso come strumento di potere
In nessuna serie come in House of Cards è palese questo concetto: in un mondo in cui regna l’intrigo e il sotterfugio, il sesso viene usato come merce di scambio. Lo usa ad esempio Zoe Barnes con Frank, per buona parte della prima stagione. Ne è consapevole anche lo stesso Underwood (si pensi che uno degli ingranaggi del suo grande piano è Peter Russo, ricattato perché è dedito a cocaina e prostituzione), che lo ripete in più di un occasione
“Un grande uomo una volta ha detto: tutto al mondo ha a che fare col sesso, tranne il sesso. Il sesso ha a che fare con il potere”
3) Il concetto di famiglia per gli Underwood
Frank e Claire hanno, a parte in sporadiche occasioni, una visione comune della famiglia. Per i due coniugi, i figli sono un ostacolo alla carriera, un bastone tra le ruote del “Grande Meccanismo” (per parafrasare ciò che diceva il critico Jan Kott nei confronti di Shakespeare) che vieta la scalata al potere, o almeno la rallenta in maniera inevitabile. Emblematico in tal senso il dialogo nella 4×07 tra Claire e Hannah, moglie del governatore Conway
HANNAH: Le dispiace di non aver avuto figli? Oh, mi scusi. È troppo personale.
CLAIRE: Le dispiace mai di averli avuti?
Il loro matrimonio è innanzitutto un matrimonio di interesse. Del resto, bisogna ricordare che Frank è di orientamento bisessuale, come si evince in alcune puntate delle prime due stagioni.