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I 10 grandi temi esistenziali affrontati in House of Cards

House of cards

4) La forza del dolore

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“Ci sono due tipi di dolore: quello che fortifica e quello inutile, in cui soffri e basta. Io perdo la pazienza con le cose inutili”. Così inizia House of Cards, con queste poche parole, mentre sta strozzando un cane che sta per morire Frank ci dà subito un assaggio della sua inquietante figura. Ed è il dolore, sempre nella prima puntata della serie, a scatenare la scia di vendetta e ascesa di Underwood: il dolore per essere stato tradito dal neopresidente Garrett.

 

5)L’apparenza inganna

Frank se ne rende conto immediatamente, quando scopre di essere stato tradito dal presidente Garrett. Nonostante sostenga che “la natura delle promesse  è quella di rimanere immune al cambiamento delle circostanze”, il suo modus operandi va, com’è ovvio che sia (visto il personaggio), in direzione diametralmente opposta. Infatti qualche episodio dopo sostiene ai telespettatori “Stringi con la mano destra ma tieni una pietra nella sinistra” e ancora “L’amicizia è come il riciclaggio: a chi importa?”

 

6) L’indifferenza totale di Frank verso la religione

Durante le quattro stagioni di House of Cards per più di una volta Frank mostra al pubblico quello che pensa realmente della religione. Nella puntata 1×12 ad esempio, durante l’incontro a Saint Louis con Raymond Tusk:

 

RAYMOND: Senti questo canto? È un tordo eremita. Non riesco a vederlo. “Solitario il tordo. L’eremita. L’eremita che è chiuso in sé, che evita i luoghi abitati canta per sé una canzone”. Conosci questa poesia?

FU: No, non la conosco

RT: Walt Whitman. Parla della morte di Abramo Lincoln. Deve essere laggiù, da qualche parte.

FU: [Verso la telecamera] Conosco la dannata poesia, la studiammo alla Sentinel. Dissi al professore «Perché piangere la morte di Presidenti o di chiunque altro, i morti non ci sentono». Mi chiese se credessi nel Paradiso, gli dissi di no, poi mi chiese se non avessi alcuna fede in Dio, gli dissi «Lei si sbaglia, è Dio a non avere alcuna fede in noi».

O, nella puntata successiva, quando dopo aver parlato verso Dio in una chiesa, sottolineando il disprezzo contraccambiato, si rivolge alla telecamera dicendo

Non c’è consolazione né in paradiso, né in terra, soltanto noi, piccoli solitari, che combattiamo l’uno contro l’altro. Io prego sempre per me stesso, solo per me stesso.

Disprezzo che viene confermato, in maniera decisamente più perentoria nell’episodio 3×04 nel quale Frank arriva addirittura a sputare contro un crocifisso.

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