Una sceneggiatura tagliente, una regia impeccabile e un cast come pochi sono stati la chiave del successo di House of Cards. Lo show, uno dei primi tre targati Netflix original (e adesso disponibile anche nel catalogo italiano qui), ha rivoluzionato il genere politico. La serie tv segue la scalata al potere di Frank Underwood (Kevin Spacey) un politico manipolatore e senza scrupoli che usa ogni mezzo per raggiungere i suoi obiettivi. Sua moglie Claire (Robin Wright) è altrettanto ambigua e determinata, contribuendo a creare un duo dinamico e affascinante.
Uno degli aspetti più affascinanti di House of Cards rimane, ancora oggi, la sua capacità di mostrare il lato oscuro della politica, mettendo in luce il potere corrotto, le alleanze opportuniste e le conseguenze devastanti delle decisioni politiche. La serie offre uno sguardo impietoso e spesso disturbante dietro le quinte del potere, rivelando le lotte di potere che si svolgono lontano dagli occhi del pubblico.
Ma House of Cards non è solo una serie che punta il dito contro la classe politica (tra l’altro Netflix ha da tempo in cantiere uno spin-off come potete leggere qui). Lo show è anche una riflessione più ampia sulla natura umana e sulle ambizioni che guidano le nostre azioni. Frank Underwood è un personaggio complesso e ambiguo, che suscita al tempo stesso disgusto e fascino. La sua sete di potere e la sua mancanza di scrupoli sollevano domande su quanto lontano siamo disposti a spingerci per ottenere ciò che vogliamo, e su quali compromessi siamo disposti a fare lungo il percorso.
Se avete quindi amato House of Cards tanto quanto noi, non possiamo non consigliarvi queste 5 serie tv! Voi cosa avreste aggiunto?
1) The West Wing
C’è una bellezza intrinseca nell’arte della politica, una bellezza che può essere catturata solo attraverso una narrazione impeccabile, personaggi avvincenti e dialoghi che risuonano nell’anima. Questo House of Cards lo sapeva benissimo ma, prima di lei, c’è un’altra serie e il suo cast che dobbiamo assolutamente consigliarvi. In questo regno di eleganza politica, The West Wing (qui vi parliamo di quanto significhi questo show) brilla come un faro, guidando gli spettatori attraverso i corridoi del potere con grazia e maestria senza pari.
Attraverso le sue sette stagioni, The West Wing, ci trasporta nel cuore pulsante della Casa Bianca, dove il Presidente Josiah Bartlet (Martin Sheen) e il suo staff lavorano instancabilmente per servire il popolo americano. In questo viaggio, con i suoi innumerevoli alti e bassi, scopriamo come la politica che non sia solo un gioco di potere, ma un’opportunità per fare la differenza. Anche se spesso a caro prezzo.
Al centro della storia di The West Wing si trovano i personaggi, meravigliosamente ritratti e perfettamente incastonati nella trama complessa dello show. Dall’arguto e idealista capo dello staff Leo McGarry, al sarcastico e geniale direttore delle comunicazioni Toby Ziegler. Ogni membro del cast interpreta un ruolo di prim’ordine, contribuendo a intessere un arazzo narrativo ricco di sfumature e emozioni.
Una luce che cerca sempre di trovare il modo per illuminare la scena e il cast, a dispetto delle ombre dilaganti da cui è invasa la Casa Bianca di House of Cards.
Ma la bellezza di The West Wing risiede soprattutto nei suoi dialoghi magistrali, scritti dal talentuoso Aaron Sorkin. Ogni parola è un tassello prezioso nel mosaico della politica americana. I discorsi infuocati di Presidente Bartlet, le battute brillanti di Josh Lyman e le riflessioni profonde di CJ Cregg si fondono insieme per creare un’armonia unica, che affascina e avvolge gli spettatori in un abbraccio caloroso.