L’attore Kevin Spacey può ora ritenersi libero dalle accuse penali a suo carico risalenti a fatti avvenuti nel 2016. Accuse che sono costate molto care all’attore.
Un calvario durato ben 3 anni per l’attore che si era da sempre dichiarato non colpevole. Ad oggi, per lui, un risultato che lo ripaga almeno parzialmente di tutto quanto ha subito: le accuse sono cadute.
Per chi non ricordasse la storia, qui vi sono i documenti ufficiali dell’accusa contro l’attore.
Kevin Spacey fu accusato da un giovane ragazzo di averlo molestato sessualmente. La storia fece il giro del mondo e, da un giorno all’altro, l’attore protagonista di House of Cards e di innumerevoli altri film di successo, fu completamente denigrato da fan, colleghi e chi più ne ha più ne metta.
Come detto, la storia risale al 2016. Il misfatto avvenne in un ristorante del Nantucket, e solo dopo due settimane dalla presunta molestia, l’attore venne accusato. Il caso in questione fu l’unico a suo carico, a livello penale, ma da quell’anno, si sono scoperte diverse altre presunte molestie sempre a carico dell’attore. Da precisare però che a sostegno di queste accuse, al momento non vi sono altre denunce, bensì soltanto racconti.
Fatto sta che l’attore al tempo fu accusato dalla stessa madre del ragazzo che sosteneva di essere stato molestato da Spacey. La donna in questione è Heather Unruh, una conduttrice televisiva, abbastanza conosciuta negli States.
Già dal primo momento le accuse, secondo i legali dell’attore, erano infondate in quanto la presunta vittima anziché scappare via terrorizzato aveva registrato i palpeggiamenti dell’attore ed era consenziente. Il video in questione che doveva esser l’arma di punta per l’accusa, si è rivelato esser tutt’altro. Secondo il filmato che è stato visionato dai giudici e dalle controparti il ragazzo non è per nulla terrorizzato, anzi: chiama addirittura la ragazza ed è molto entusiasta di ciò che sta accadendo con l’attore.
Inoltre gli avvocati di Spacey, hanno rivelato che il ragazzo durante i giorni successivi all’accusa, abbia cancellato una serie di messaggi. Questi difatti avrebbero provato l’innocenza dell’attore. Da questo momento la storia è iniziata a cambiare e il giovane, messo a conoscenza del fatto che avrebbe potuto essere accusato di distruzione di prove – un reato non da poco – ha invocato il Quinto Emendamento della Costituzione Americana.
Questa invocazione permette all’accusato di evitare di auto-accusarsi, come se avesse usufruito della nostra “facoltà di non rispondere”. Dopo questa dichiarazione automaticamente si è “ritirato” come testimone contro Spacey, e pertanto il caso è stato chiuso.
Una storia strana sin dall’inizio, con tanti punti oscuri e pieni di domande che oggi sono arrivate a una risoluzione. Giustizia è fatta.