2) Rhaenyra Targaryen
Precisiamo subito una cosa: Rhaenyra Targaryen non può non occupare questa posizione per l’importanza del suo ruolo. Sulla sua crescita, tuttavia, avremmo più di qualche perplessità , ma è anche vero che se non fosse stata così imperfetta non sarebbe mai esistita la Danza dei Draghi. La regina imperfetta è forse il miglior appellativo possibile per descrivere Rhaenyra. Uno spirito ribelle fin da bambina, al contrario della più impostata Alicent, quando di nascosto lasciava il Palazzo Reale per seguire suo zio nei luoghi più oscuri di Approdo del Re.
Un animo ribelle e imprudente che la caratterizza anche da adulta, quando piuttosto che smettere di affogare il suo amore per Ser Criston Cole, mette su il più grande bluff della storia dei Sette Regni. Rhaenyra Targaryen non ha di certo la stoffa per regnare, nonostante il suo sia un cuore buono e fedele, ma dopo la morte di Viserys e il tradimento di Alicent, il trono diventa la sua unica priorità .
Il cuore di Rhaenyra, tuttavia, è sempre appartenuto a un solo uomo: suo zio Daemon.
L’amore ritrovato e finalmente celebrato in matrimonio non ha fatto altro che peggiorare la sua posizione. Già di per sé Rhaenyra non era ben vista dal consiglio reale, ma dopo la sua unione con Daemon il suo destino pare sempre più in bilico. Le tensioni tra i sostenitori di Rhaenyra e quelli di Aegon II aumentano nel corso degli anni, portando a una divisione nella corte e nel regno. Rhaenyra è una donna forte e consapevole del proprio potere, ma il suo carattere difficile aha portata al centro di un caos praticamente impossibile da gestire.
A prescindere dallo sviluppo degli eventi, il personaggio di Rhaenyra è sicuramente uno dei punti di forza della trama di House of the Dragon. Da ragazzina ribelle diventa una regina combattiva e determinata, tutto nel segno della libertà che l’ha sempre contraddistinta, la stessa che l’ha portata più di una volta a seguire il cuore invece che la testa.