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Se il tuo potere dei draghi coincide con il nostro *Streghe Docet* sei nel posto giusto. Lo sei soprattutto adesso che, in ogni lunedì estivo, trovi conforto nei 40 gradi grazie all’episodio settimanale di House of the Dragon, tornata con una seconda stagione potentissima che conferma il risultato ottenuto durante la prima stagione. Siamo infatti di fronte a quella che potrebbe diventare a tutti gli effetti una nuova importantissima saga seriale alla stessa stregua di altri grandissimi cult. Insomma, non è un caso che House of the Dragon, dopo una sola stagione, sia stata attesa come il giorno di Natale quando si è bambini. E pensare che manchi solo una settimana alla fine di questa seconda stagione ci fa già sentire il magone, quella nostalgia di chi sa che, per rivederla, dovrà attendere almeno qualche anno.

Per cercare di facilitare questa mancanza, che già comincia a farsi sentire al solo pensiero, sarebbe bene non solo riguardare House of the Dragon, ma anche cercando di vivere come dentro a un episodio di House of the Dragon. Vi sentiate voi come Aemond Targaryen o come Rhaenyra Targaryen, ogni personaggio, oggetto o respiro di House of the Dragon merita la nostra più completa ossessione, anche in cose che apparentemente non hanno nulla a che vedere con tutto questo. Come un grembiule da cucina. Un vero fan di House of the Dragon avrebbe anche una cosa del genere? Ma, soprattutto, esiste una cosa del genere? Oh si, che esiste.

1) La lampada dei desideri Draghi

Lampada di House of the Dragon

C’è stato un prima e c’è stato un dopo. Prima speravamo che le lampade ci restituissero desideri realizzati, e adesso uova di drago. Ma non draghi qualsiasi. Ma quei draghi. Proprio quelli che in un modo o nell’altro fanno parte quasi del nostro sangue dal lontano 2011 e che oggi, nel 2024, non smettono di renderci dei concorrenti del solidissimo format io e le mie ossessioni. Quando è notte, House of the Dragon non ha ancora una data di uscita e il mondo è più triste, una sana luce che ci ricordi che prima o poi questa agonia finirà fa sempre comodo. Soprattutto se riesce perfino a darci la sensazione che un uovo di drago stia per schiudersi. Quasi come diventare genitori. Lacrimuccia.

2) Life Imitates Art

Il libro da colorare di House of the Dragon

40° gradi all’ombra. Giornata di mare. Onde troppo alte e la sola possibilità di farsi una doccia per non svenire come Dante durante il suo lungo cammino. Ma nessuna voglia di stare a casa, con il caldo che entra da ogni dove. E allora mare. Doccia. E tra una settimana enigmistica e l’altra, coloriamo anche la faccia di Ser Criston Cole, aggiungendogli baffi di qua e di là e una lunga serie di altre cose. Così, per sfogarci dopo tutte queste puntate. Per ricordargli qui comanda qui. E siamo noi. Con il nostro album da disegno a tema House of the Dragon.

3) Sono Rhaenyra Targaryen e benvenuti nella mia cucina

Grembiule e ricettario di House of the Dragon

Un giorno siete lì, ancora bambini, che guardate vostra nonna cucinarvi l’equivalente di un pasto per un’intera famiglia, e un altro siete in cucina, adulti e con un grembiule a tema House of the Dragon. Perché, ora che avete raggiunto quella maledetta età, al vostro sostentamento dovrete pensarci voi. E dovrete, ogni giorno, cucinare e impiegare una mattinata intera per capire che cosa cucinare. Come quando volete guardare un film o una Serie Tv, e impiegate più tempo a cercarli che a guardarlo. E’ così più o meno che va la vita, dopo quella età. E allora troviamo un po’ di forza in tutto questo. Proviamoci almeno. Chiediamo aiuto ai Draghi e qualsiasi personaggi di House of the Dragon. Anche solo delle buone ricette per capire come sostentarci e un grembiule per evitare di rovinare l’ultima camicia rimasta non bruciata. Ovunque, proteggeteci.

4) George R.R. Martin, dopo tutto questo tempo? Sempre

Puoi dimenticarti tante cose, ma non ti puoi dimenticare di chi, da oltre 20 anni, ti allieta la vita passando da un drago all’altro. Non che sia sempre andato tutto liscio. George R.R. Martin non sempre si è fatto amare. Ma alla fine è questo ciò che abbiamo con lui: una relazione ufficiale, con annessi e connessi. E dopo ogni discussione si può anche tornare a far la pace. Ci si perdona. E noi ci siamo perdonati sempre. Anche quando ha deciso di procrastinare all’infinito il finale di Game of Thrones. E noi, qui, ancora che rimaniamo ad aspettare e a guardare. Consolandoci con il libro di House of the Dragon e la certezza che il nostro amore tossico si chiami proprio George R.R. Martin.

5) La stanza dei Draghi

Funko Pop a tema House of the Dragon

Noi vogliamo dire solo una cosa: adesso capiamo l’ossessione delle nostre nonne con le bamboline in porcellana. Per loro erano l’equivalente dei personaggi delle Serie Tv che arredano la nostra casa. Quindi fatecelo ammettere: avevao ragione. Ora è tutto chiaro. E non possiamo dire il contrario, d’altronde noi vogliamo dormire con la Principessa Rhaenyra a bordo del suo Syrax. O con lo sguardo imponente di Daemon Targaryen aka Matt Smith unico e solo amore della nostra vita. Che dobbiamo dire: li amiamo tutti, indistintamente tutti, tranne chi sapete voi. Non c’è posto per Ser Criston Cole nella nostra mensola, e questo è bene che sia chiaro. A chiunque. In una mensola in cui si nascondono antieroi, o Principesse, Ser Criston Cole stonerebbe, meglio lasciarlo altrove. La notte, dopo un brutto sogno, sarebbe complesso svegliarsi e ritrovarlo davanti. Meglio tenersi stretti gli amici e i serpenti di mare.