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15 curiosità poco conosciute su House of the Dragon, la serie che ha riportato in alto il franchise di Game of Thrones

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Rhaenyra Targaryen, uno dei personaggi più amati di House of the Dragon, con alle spalle il suo possente drago

Le esperienze delle attrici di House of the Dragon

5 – Le due attrici separate

Dopo aver parlato di diverse curiosità legate alla serie in generale, ora scendiamo maggiormente nel dettaglio. Al successo di House of the Dragon hanno contribuito, in maniera decisamente importante, le grandi prove attoriali del cast. Alla vigilia c’era tantissima attenzione sulle scelte, con tanti nomi in ballo e molta curiosità intorno ai protagonisti. Possiamo dire che ogni decisione presa, finora, ha ripagato alla grande.

Uno dei personaggi più interessanti, e meglio interpretati, è sicuramente quello di Rhaneyra Targaryen. La giovane principessa ha il volto, prima del salto temporale, di Milly Alcock, per poi assumere in via definitiva quello di Emma D’Arcy. Le due attrici hanno compiuto un lavoro eccellente sul personaggio, e curiosamente gli è stato impedito di avere qualsiasi tipo di contatto prima delle riprese. Sembra difficile da credere, vista l’evoluzione così naturale del personaggio, ma le due attrici sono andate per la loro strada nel vestire i panni di Rhaenyra, incontrandosi solo in un secondo momento. Una misura senza dubbio curiosa, che però evidentemente ha dato i suoi frutti visti i risultati ottenuti.

Il lavoro fatto in House of the Dragon ha rappresentato sicuramente un enorme trampolino di lancio per le due attrici. Specialmente per Milly Alcock, giovane e con un futuro assai radioso davanti. La prima interprete di Rhaenyra tornerà presto in un altro ruolo iconico, quello di Supergirl nello standalone su Superman, film destinato a inaugurare il nuovo universo DC. Una bella investitura insomma, che forse non sarebbe stata possibile senza l’eccezionale lavoro nella serie HBO.

6 – Olivia Cooke e Game of Thrones

Da Rhaenyra passiamo all’altra grande protagonista della serie. Specialmente nella prima stagione, il racconto ruota principalmente a queste due figure, delle donne di potere che tengono in mano il destino di un regno intero. Alicent Hightower è stata interpretata nella sua versione giovane da Emily Carey, e poi in quella adulta da Olivia Cooke. E proprio intorno a quest’ultima ruota quest’altra curiosità.

Pensate, infatti, che recitare in House of the Dragon fosse il sogno di ogni attore amante di Game of Thrones? Bhe, potreste sbagliarvi. Proprio Olivia Cooke ha raccontato a “Vogue” di non aver mai visto la serie HBO. Lo ha fatto solo dopo le audizioni per House of the Dragon. Un po’ come lo studente che dopo il compito va a rivedersi le risposte per essere pronto in caso di una nuova interrogazione. Questa mancanza, comunque, non le ha assolutamente impedito di interpretare magistralmente il suo personaggio, ma è una cosa quantomeno curiosa. Ci aspettiamo, infatti, che data la fortuna di Game of Thrones, quantomeno chi lavora nel franchise abbia visto la mastodontica serie. Ma c’è sempre un’eccezione a tutto.

Soprattutto nella seconda stagione di House of the Dragon, la prova attoriale di Olivia Cooke è salita di livello. L’attrice è stata incredibile nel restituire il dissidio, i turbamenti e lo smarrimento della regina vedova. Insomma, se i risultati sono questi, conviene a ogni franchise prendere attori che non hanno mai avuto interesse per quanto fatto in precedenza dallo stesso franchise.

Le giovani Rhaenyra e Alicent prima che la loro amicizia fosse inquinata dalle incomprensioni

I dolori del giovane Matt Smith

7 – La genesi dell’Alto Valyriano

Lasciamo Rhaenyra e Alicent per parlare di un altro grande protagonista di House of the Dragon. Il personaggio più ambiguo e divisivo dell’intera serie tv. Stiamo parlando, naturalmente, di Daemon Targaryen, interpretato da Matt Smith. Le prossime due curiosità riguardano proprio l’attore che è stato al centro anche di The Crown. La prima viene solo da un suo spunto, e illustra uno dei comparti più interessanti dell’intero franchise. La seconda, invece, lo riguarda molto più da vicino.

In House of the Dragon è molto presente, ancora più che in Game of Thrones, l’Alto Valyriano. Si tratta di una lingua chiaramente inventata, ma non completamente dal nulla. Proprio Matt Smith, per l’appunto, ha infatti raccontato che questo linguaggio è frutto di una contaminazione tra il latino e l’arabo. Il lavoro è stato fatto talmente a dovere che, ascoltando gli scambi di battute che intercorrono nelle lingue Valyriane, è molto complicato rintracciare queste due matrici. Nonostante siano estremamente celebri.

Tutto il sistema linguistico che caratterizza l’universo creato da George R.R. Martin, in realtà, è estremamente affascinante. E viene reso con cura magistrale sia in Game of Thrones che in House of the Dragon. Questo delicato lavoro è stato affidato a un linguista, David J. Peterson, che si è occupato di creare sia le lingue Valyriane che il Dothraki per le serie tratte dai romanzi di Martin. C’è stata, pensate, una vera e propria competizione indetta da HBO, e vinta appunto da Peterson, per occuparsi di questo aspetto. Gran parte del materiale dell’Alto Valyriano e delle altre lingue di Essos e Westeros sono, infatti, frutto del lavoro fatto della serie, visto che nei romanzi questo aspetto non trova moltissimo spazio.

Per chiudere questo discorso, l’Alto Valyriano, nel dettaglio, è una lingua che ha un valore istituzionale. Non è più di uso corrente, ma viene utilizzata negli studi e, come vediamo spesso, tra i membri della famiglia Targaryen per comunicare senza essere intesi. Pensate al povero Matt Smith che ha dovuto impararla!

8 – L’infortunio di Matt Smith

Le difficoltà dell’attore non si sono concentrare solo sull’aspetto linguistico. Smith avrà faticato a imparare i concetti base dell’Alto Valyriano, ma sicuramente avrebbe preferito ore intere a studiare questa lingua piuttosto che rivivere la disavventura che gli è accaduta in Portogallo. Durante alcune riprese, infatti, l’attore ha rischiato di farsi male sul serio, infortunandosi al collo in un incidente con l’armatura.

Rischi del mestiere quando s’interpreta un cavaliere senza alcun timore. Per fortuna, tutto si è risolto per il meglio per Matt Smith, che a quanto pare si è calato talmente tanto nei panni di Daemon da poter superare qualsiasi ostacolo. Che si tratti di radunare un’armata, studiare un’antica lingua o resistere a un incidente potenzialmente molto pericoloso.

Anche Matt Smith, grazie a House of the Dragon, sta raggiungendo una definitiva consacrazione, dando seguito alla straordinaria esperienza nei panni del principe Filippo nelle prime due stagioni di The Crown. L’attore britannico è ormai uno dei grandi volti del piccolo schermo, con alle spalle anche l’esperienza estremamente significativa in Doctor Who. Una carriera densa e importante, di cui la realizzazione del complesso e magnifico Daemon Targaryen è, al momento, la ciliegina sulla torta.

Matti Smith nei panni dell'oscuro e ambiguo Daemon Targaryen

Altre curiosità sugli attori di House of the Dragon

9 – I tentativi di Steve Toussaint

Continuiamo a parlare degli attori di House of the Dragon. Se Olivia Cooke è arrivata alla serie di HBO senza aver mai visto Game of Thrones, un altro attore del cast, Steve Toussaint (interprete di Corlys, personaggio che potrebbe tornare anche in un nuovo progetto) ha invece dimostrato un grande amore per il franchise. In passato ha, infatti, provato diversi provini per ottenere un ruolo nella serie di HBO, ma senza fortuna. Poi si è rifatto alla grande con House of the Dragon.

Considerando l’enorme riconoscimento ottenuto nei panni di Corlys, è difficile che l’attore abbia, oggi, qualche rimpianto per non essere riuscito a far parte di Game of Thrones. Al contempo, però, possiamo immaginare la sua felicità nell’essere riuscito a ottenere un ruolo in House of the Dragon. Il coronamento di diversi tentativi. E forse era anche giusto che andasse così. Sicuramente Toussaint ha saputo mette passione entusiasmo nel suo Colrys, altro personaggio magnifico della serie di HBO.

Oltre che una soddisfazione personale, questa esperienza in House of the Dragon per l’attore si sta rivelando un grande trampolino di lancio. Prima di vestire i panni del serpente di mare, Toussaint ha sempre recitato in singole puntate di serie tv e ha avuto ruoli di secondo piano nei film. Non ha mai avuto un ruolo iconico, insomma. Almeno finora. Una storia a lietissimo fine, che ancora non è conclusa, visto che Corlys sembra destinato a giocare ancora un ruolo importante nella serie di HBO.

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