Nella battaglia tra le grandi serie fantasy ne esce come grande vincitrice: parliamo della prima stagione di House of The Dragon, show HBO che si colloca come prequel di Game of Thrones e incentrato sulle lotte interne alla dinastia Targaryen per la carica di Re dei Sette Regni e del Trono di Spade che saranno poi note come La Danza dei Draghi. Ciò che contraddistingue House of The Dragon da qualsiasi altro fantasy tratto da un libro è di essere basato non su un’opera narrativa, ma su quello che noi chiameremmo un saggio pseudo-storico: Fuoco e sangue, il cui titolo riprende il motto della Casa Targaryen e che racconta, come una cronaca medievale, la storia di quella che forse è la famiglia più famosa di Planetos, dall’abbandono di Essos alla conquista di Westeros, dai fasti fino all’inevitabile caduta.
Da questo punto di vista, House of The Dragon si pone l’obiettivo di raccontare solo una piccola porzione della storia dei Targaryen, una delle parentesi più violente di tutta la storia di Westeros, una lotta fratricida della quale vedremo lo sviluppo e la conclusione nelle prossime stagioni. Pur rimanendo piuttosto fedele al materiale di base, è però innegabile che la serie si sia presa qualche libertà nella narrazione, rispondendo ad alcuni dubbi che, per forza di cose, i fittizi storici inventati da Martin dovevano ignorare, modificando caratterizzazioni e anticipando o posticipando eventi per rendere più coesa la narrazione che, a causa dei tanti salti temporali, necessitava di accorpare parecchi eventi in poco tempo.
Detto ciò, quali sono le più grandi differenze tra House of The Dragon e il volume cartaceo di Fuoco e Sangue? Scopritele insieme a noi.
Attenzione: spoiler su tutta la prima stagione e sui corrispettivi eventi presenti nel libro Fuoco e Sangue di George R. R. Martin.
1) La morte di Laenor Velaryon
Partiamo da quella che forse è la rivelazione più sconvolgente tra tutte: il fatto che in House of The Dragon il personaggio di Laenor Velaryon sia tutt’altro che deceduto e che, anzi, sia fuggito per vivere in libertà insieme al compagno Ser Qarl Correy. Questa scelta è infatti una libertà che la serie si è presa a differenza del libro, forse per rendere più giustificabili le azioni di Rhaenyra e del secondo marito Daemon, forse per aprire a un possibile ritorno di Laenor più avanti nel tempo. Ciò si discosta completamente da quanto raccontato dallo storico di Fuoco e Sangue che racconta come l’uomo sia stato ucciso durante una fiera a Città delle Spezie proprio da Correy. A tal riguardo le fonti si dividono: c’è chi sostiene che il movente fu la gelosia, mentre il giullare di corte Fungo (testimone assai discusso ma molto spesso citato nel libro) dice invece che l’omicidio fu commissionato all’uomo da Daemon Targaryen e che quest’ultimo poi avrebbe tagliato la gola al sicario per disfarsi delle prove.
2) La diversa età di Alicent e Rhaenyra
Il rapporto di amicizia tra Alicent e Rhaenyra, culminante in odio e poi mutatosi ancora in affetto, è stato uno dei nuclei portanti della narrazione della prima stagione di House of The Dragon. Il loro intimo rapporto, fondato su una grande vicinanza durante la prima gioventù, ha infatti reso ancora più triste e traumatica la loro successiva divisione, creando la giusta dose di dramma e conflitto nei personaggi. Tale decisione, però, è da attribuirsi più alla serie che al libro. In Fuoco e Sangue, infatti, le due Regine sono molto lontane dall’essere coetanee. Alicent, essendo nata nel 88 DC (dopo la Conquista di Aegon), è di nove anni più grande di Rhaenyra, nata invece nel 97 DC. Questa differenza di età nella serie non avrebbe mai permesso una simile vicinanza tra le due ragazze e perciò è stata eliminata.
3) La diversa tempistica della morte di Aemma e del Torneo della 1×01
Nella 1×01, House of The Dragon esibisce un grande parallelismo tra la guerra combattuta dagli uomini durante un torneo e quella portata avanti dalle donne durante il parto: una scelta simbolica che però non trova corrispettivo nel libro. Il torneo durante il quale assistiamo allo scontro tra Daemon e Criston Cole si verifica infatti in concomitanza dei festeggiamenti per l’ascesa al trono di Viserys e non in onore della nascita del primogenito maschio del re. All’epoca Criston Cole aveva ventitré anni, mentre la piccola Rhaenyra solo sette. Sarà solo qualche tempo dopo, nel 105 DC che la Regina Aemma Arryn morirà nel dare alla luce il piccolo Baelon, che la seguì dopo solo un giorno di vita.
4) La morte meno gloriosa di Laena Velaryon
Purtroppo, nemmeno Blood & Fire ha avuto pietà del personaggio di Laena Velaryon e ha posto fine alla sua vita altrettanto in fretta come nella serie: a cambiare, però, sono le modalità tramite cui si verifica la sua dipartita. La fine della donna arriva anche nel libro per via di gravi problemi col parto del terzogenito suo e del marito Daemon, ma a differenza di quanto capitato in House of The Dragon, Laena partorisce un maschio che però muore dopo solo un’ora. Poco dopo Laena, per via di complicazioni a seguito del parto, muore prima che Daemon riesca a tornare nel Driftmark con un Maestro esperto di Roccia del Drago che potrebbe salvarla. La donna non sarebbe quindi morta dopo aver ordinato a Vaghar di cremarla con un “Dracarys“, ma solo dopo tre giorni di continuo delirio mentre cercava di andare dal proprio drago per un ultimo volo.
5) La diversa caratterizzazione di Re Viserys
La caratterizzazione del Re Viserys delle opere di Martin e quella della visione degli autori di House of The Dragon, messa su schermo da Paddy Considine non è la stessa. Nella serie tv, infatti il personaggio del re Targaryen ha assunto una profondità diversa dalla sua controparte cartacea, più dedita alle feste e al cibo. A dirlo è proprio George R. R. Martin in persona che si è per questo motivo complimentato con il suo interprete in questi termini.
“È più forte, è ancora combattuto, ma è più una figura tragica. Ha aspetti da Re Lear… questo ha reso il suo ritratto davvero interessante da vedere nella serie.”
Il personaggio originale, invece, si ispirava per lo più alla madre di Martin: potente da giovane, caduta poi in declino a causa del diabete, ma rimasta profondamente gentile e amorevole.
6) La morte del Cavaliere dei Baci
Parliamo ancora di morti, questa volta di quella di ser Joffrey Lonmouth, noto anche come il Cavaliere di Baci, il compagno segreto di Laenor Velaryon. In entrambi i casi l’uomo viene ucciso da un incattivito Criston Cole, ma se nella serie ciò si verifica durante un banchetto poco prima del matrimonio tra Laenor e Rhaenyra, lo stesso non si può dire per il libro secondo cui l’uomo viene ucciso dal Cavaliere della Guardia Reale in circostanze più credibili, ossia durante uno dei tanti tornei organizzati dal re Viserys a seguito del matrimonio della figlia. Oramai collerico contro Rhaenyra, forse per un rifiuto da parte di quest’ultima, forse, al contrario, perché disgustato dalle sue avances Ser Criston abbatté tutta la sua furia sulla sua palla chiodata, che sfondò l’elmo di Joffrey, che morì dopo sei giorni di agonia, mentre Laenor piangeva al suo capezzale.
7) La fuga di Rhaenys Targaryen
Passiamo ora a una delle scene più controverse dell’intera stagione, che, tra parodie a tema Shrek e critiche da parte dei fan è ritenuta dal pubblico una scelta poco saggia da parte degli sceneggiatori della serie. Bene, tale scena è completamente originale della serie tv e non ha alcun corrispettivo nel libro: in Fire & Blood, infatti, Otto Hightower e sua figlia Alicent non imprigionano Rhaenys alla morte di Viserys, anzi. Per parecchi giorni i due, che da tempo pianificavano il colpo di stato ai danni di Rhaenyra e l’incoronazione di Aegon fingono che il re sia ancora vivo, sigillano la stanza e lasciano per più di una settimana il corpo imputridire, mentre portano avanti colloqui segreti del Concilio Ristretto per assicurarsi le giuste alleanze e ritrovarsi nella migliore condizione possibile prima di dare la notizia della morte del Re.
8) La profezia della Canzone del Ghiaccio e del Fuoco
Trattandosi di una cronaca medievale, è ovvio che il libro Fuoco e Sangue non faccia il men che minimo accenno alla profezia di Aegon o alla famigerata Canzone del Ghiaccio e del Fuoco: d’altra parte, si tratta di qualcosa che la Casa Targaryen custodisce di generazione in generazione con grande cura, mantenendo il segreto. La rivelazione che Viserys fa a Rhaenyra nella serie non costituisce pertanto alcun errore di continuità (per ora) col materiale cartaceo. Tuttavia quella che è una licenza della serie pare non coincidere molto bene con il finale dell’ottava stagione di Game of Thrones, ma siamo sicuri che con l‘annuncio della serie su Jon Snow, gli autori della serie hanno qualcosa in mente.
9) L’innocenza di Daemon Targaryen nella morte di Rhea Royce
Incredibile a dirsi, ma per una volta in cui Daemon Targaryen sembra non essere il colpevole di un crimine, ecco che House of The Dragon ci dice il contrario, rendendo l’uomo colpevole dell’omicidio della prima moglie, Rhea Royce. I libri in questo si distanziano: la donna, infatti, sarebbe effettivamente morta per un incidente a cavallo, uno di quegli incidenti che plasmano il destino dei regni. “…cadde da cavallo mentre cacciava col falcone e si fratturò il cranio con un sasso. Rimase tra la vita e la morte per nove giorni, prima di trovare alla fine la forza per lasciare il letto… Solo per stramazzare a terra un’ora dopo“. In quel momento il principe Daemon si trovava nelle Step Stones, a combattere contro la Triarchia: sarebbe stato per lui impossibile tornare per uccidere la moglie.
10) L’incidente con l’occhio di Aemond
Anche nel caso della perdita dell’occhio da parte di Aemond, il secondogenito di Alicent e Viserys, la serie si rivela piuttosto fedele al materiale cartaceo, ma mantiene comunque qualche differenza. Prima di tutto, l’occasione in cui i ragazzi si ritrovano a combattere non è quella del funerale di Laena, ma quello di Laenor. Aemond, sorpreso dal più piccolo tra i figli di Rhaenyra, Joffrey (tre anni), a tentare di cavalcare Vhagar, lo avrebbe colpito per poi scappare a dorso di drago. Una volta avvertiti dell’accaduto Jace (sei anni) e Luke (5 anni) si sarebbero precipitati ad attaccare lo zio, finché quest’ultimo non gli ebbe cavato l’occhio destro, e non il sinistro come nella serie. Allo scontro, quindi, non ebbero alcuna parte Baela e Rhaena, le figlie gemelle di Daemon e Laena.