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Larys e Mysaria: le mille vie dei sussurratori

Ser Larys Strong e Lady Mysaria, I sussurratori di House of the Dragon
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulle due stagioni di House of the Dragon

Una guerra si combatte in tanti modi. Sul campo di battaglia certo. Tra gli eserciti che si fronteggiano, madidi di sudore, col cuore che impazza in una dilaniata trance tra la vita e la morte. Una guerra si combatte nei palazzi. Nelle lunghe tavolate dove trabocca il potere, attorno a cui si seggono reggenti, generali, consiglieri. Tutti insieme tramano, organizzano, ponderano scelte che possono orientare quella flebile, ma decisiva, linea sottile tra il successo e la sconfitta. Una guerra, però, si combatte anche tra i corridoi. Per le strade. Negli angoli più cupi e squallidi delle città e negli anfratti più tetri e oscuri dell’animo umano. Questo è il luogo in cui si consuma la guerra dei sussurri. Dove le voci, come febbrili nenie, si dipanano e cavalcano le ampie distese dei campi di battaglia. Investendo quei soldati madidi di sudore e quel potere traboccante dai tavoli dei palazzi. Imponendosi come fattori decisivi di ogni ardente conflitto.

I sussurri sono al centro della guerra che stiamo vedendo in House of the Dragon (le due stagioni sono ora integralmente visibili su Sky e NOW). Bisbigli che, riavvolte le loro intricate trame, riconducono quasi sempre a due persone. Ser Larys Strong, il Signore dei Sussurri, la cui voce tagliente e malevola l’ha condotto addirittura sullo scranno di Harenhaal. E Lady Mysaria, la Larva Bianca, che da amante di Daemon si reinventa braccio destro di Rhaenyra, orchestrando insieme alla regina articolati piani per destabilizzare la quiete del Reame e per avanzare nel conflitto deflagrante.

Larys e Mysaria. Signori dei sussurri, capaci di attingere a mille vie e mille ancora pur di raggiungere i propri scopi. Entrambi servono la causa scelta, ben attenti, però, a non mettere mai in secondo piano il proprio tornaconto. Tanto inafferrabili quanto preziosi, sono due bisbigliatori di cui è difficile, ma allo stesso tempo inevitabile, fidarsi. Dalle loro voci passa il conflitto che sta per divampare in House of the Dragon. Voci che tanto hanno già compiuto, ma che molto devono ancora compiere nel prossimo futuro.

Un colloquio tra ser Larys Strong e Alicent Hightower

Il fascino respingente di ser Larys

Un altro elemento accomuna i due sussurratori di House of the Dragon (qui potete mettervi alla prova scovando 15 curiosità sulla serie). Larys e Mysaria sono due outsider. Partiti dal basso, hanno compiuto una scalata prodigiosa, imponendosi grazie solo al peso delle loro idee. E alla capacità di instillarle in chi di dovere. Nell’ascesa del primo c’è un che di sinistro. Un’oscurità lampante, che attrae tanto quanto respinge. Sin da subito ser Larys è accompagnato da un inevitabile senso di diffidenza. La sua andatura claudicante. Lo sguardo languido e il parlare strascicato. Tutto, a primo impatto, è estremamente respingente in Larys. Eppure, questa repulsione ha anche un fascino agghiacciante, che sta nell’acume delle sue osservazioni.

Larys è bravissimo a sottolineare ciò che il suo interlocutore vuole sentirsi dire. Il suo capolavoro è compiuto sicuramente sulla mente di Alicent, avvelenata a dovere dai suoi bisbigli. La stessa regina prova quel fascino ripugnante per il Signore dei Sussurri. Ne è inquietata, ma non può fare a meno di fidarsi di lui. E Larys ne approfitta, spingendosi sempre più in là, senza timore di essere osteggiato. Con le sue macchinazioni mette fuori causa il padre e il fratello. Eredita quel seggio di Harrenhaal che tanto ha bramato. Occupa stabilmente un posto al tavolo del potere. E continua nelle sue macchinazioni. Non è mai sazio, la sua brama è incontenibile.

Quando le cose si mettono per vie traverse, Larys si reinventa. Trova un’altra mente fragile da manipolare, quella del giovane Re storpiato. Fa leva su sentimenti che conosce bene. L’inadeguatezza, la vergogna. Le difficoltà fisiche. E così si conquista un altro vantaggio: la custodia di Aegon. Nelle sue mani, letteralmente, si trova il futuro del Regno. Niente male per uno che veniva considerare una mera comparsa da evitare tra i nobili a palazzo.

Mysaria, fascino e seduzione

Se il fascino di Larys è respingente, quello di Mysaria è estremamente attraente. Una donna bellissima, magnetica, con dei modi ineccepibili. La Larva Bianca sa come usare le armi della seduzione. Ha padronanza del suo corpo e soprattutto della sua mente. Seduce, affascina, conquista. Se Larys avvelena le menti, Mysaria le ammalia. E non è una mera questione carnale, ma la sua seduzione è mentale. Esistenziale. Le sue mire si rivolgono su Daemon, più facile sicuramente da conquistare. Le va male, però, ma Mysaria non si abbatte, e ricominciando a sussurrare si rialza, puntando al premio più grosso di tutti.

Con i suoi ammiccanti sussurri, Mysaria s’insinua nelle brame di Rhaenyra. Le dà ciò che la regina desidera: calore umano. La donna è forse l’unica a capire quanto sia grande la ferita di Rhaenyra per la separazione da Alicent. La fu principessa ha bisogno di un’amica. Di una confidente. Di una controparte cui affidarsi. Una donna che rappresenti un porto sicuro in un oceano tormentato della intemperie degli uomini. Mysaria lo capisce e ne approfitta, arrivando alla testa e al cuore di Rhaenrya, che si lascia cullare dai dolci sussurri della Larva Bianca.

Fascino e seduzione in Mysaria sono al servizio di un’abilità incredibile. Al pari di Larys, la donna è eccezionale nel muoversi tra le trame del potere. Nella seconda stagione di House of the Dragon confeziona la rivolta ad Approdo del Re, suggerisce l’idea dei “Semi di drago” (qui potete leggere per saperne di più sulla questione). Assiste in maniera ineccepibile Rhaenyra. Prende, fisicamente ed emotivamente, il posto di Daemon, risultando una delle attrici protagoniste di questo conflitto che ormai la regina si è stancata di disinnescare.

Una delle scene più sorprendenti della seconda stagione di House of the Dragon: il bacio tra Rhaenyra e Mysaria

I sussurri da Game of Thrones a House of the Dragon

L’attenzione posta su questa guerra sotterranea in House of the Dragon (qui trovate la recensione dell’ultimo episodio della seconda stagione) è senza dubbio mutuata dalla sua serie madre. Larys e Mysaria non possono non farci pensare a due figure estremamente significative di Game of Thrones: Peter Baelish e Lord Varys. I due sussurratori per eccellenza, che al pari dei due protagonisti di questo articolo, hanno mosso le fila dell’azione per gran parte del tempo nella serie di HBO. Anche loro agivano da dietro le quinte, bisbigliando e ammiccando, orientando le proprie parole a servizio della causa scelta.

Questo parallelo si fa ancora più interessante se stringiamo il mirino. Oltre il paragone in via generale, possiamo riconoscere dei binomi. Ser Larys, ad esempio, ci ricorda moltissimo Ditocorto. Anche lui era dotato di un’aura fortemente respingente, eppure riusciva a incunearsi nelle fonti più pure del potere. Perfidia e sfrontatezza non costituiscono un problema per i due. Sono anzi armi affilatissime. Il raggiungimento dello scopo personale va oltre qualsiasi forma di etica, morale o persino attitudine personale.

Sono più contenuti nella soddisfazione dei propri bisogni Mysaria e Varys. Anche loro, di massima, mettono i sussurri al proprio servizio, trovando conforto e favore dall’ombra. Tuttavia, entrambi mantengono una, seppur personale, linea di principio. Un equilibrio più esistenziale che morale, che li pone però sotto una luce molto, ma molto, più positiva.

La guerra dei sussurri in House of the Dragon

In battaglia risuonano il clangore delle armi, il boato dei draghi e le urla di dolore. Eppure si odono chiaramente anche i più flebili sussurri. Deboli aliti di voce che diventano uragani di una potenza incontenibile se posti nella giusta direzione. Una direzione che conoscono ben sia Larys che Mysaria, che al pari di Varys e Ditocorto in Game of Thrones sanno benissimo come percorrere le mille vie a disposizione di un sussurratore. Paragoni a parte, questo è un elemento fondamentale in House of the Dragon. Sottile e affascinante. Delineato con cura da una narrazione che dimostra, una volta in più, la sua straordinaria efficacia.

Un sussurro ben direzionato può ferire mortalmente tanto quanto una spada affilata alla perfezione. I giochi di Larys e Mysaria hanno finora segnato tantissimo la scena in House of the Dragon, e non c’è dubbio che continueranno a farlo. All’alba della terza stagione (potete scoprire diversi dettaglio a riguardo qui), il primo ha in mano il Re, la seconda la Regina. Sono i più preziosi alleati dei due sovrani in dissidio. Dalle loro voci passerà molto del conflitto che finora è stato annunciato e appena abbozzato, ma che presto esploderà, mescolando sangue e fuoco in un profluvio di distruzione.

Una guerra si combatte in tanti modi. Sul campo di battaglia, tra i palazzi del potere ma soprattutto nelle mille vie dei sussurratori. Il territorio prediletto di Larys e Mysaria, due dei personaggi più interessanti, e potenzialmente decisivi, di House of the Dragon.

House of the Dragon 2 – Il fuoco, il sangue e (soprattutto) il resto – La Recensione della seconda stagione