Mentre in queste settimane stiamo scoprendo le vicende della casa Targaryen e il background narrativo che ha fatto da sostrato concettuale a ciò che è stato raccontato in Game of Thrones, l’universo creato da George R.R. Martin si prepara a espandersi ulteriormente a livello televisivo. Lo spin-off prequel House of The Dragon è solo il primo di una serie di progetti volti a esplorare il ricco e sfaccettato mondo su cui poggia Game of Thrones e in futuro vedremo altri contenuti volti ad ampliare il franchise.
Il primo tra questi dovrebbe essere il sequel diretto di Game of Thrones, imperniato su una delle figure cardine della serie come Jon Snow. Dopo le prime indiscrezioni, la conferma è arrivata in via ufficiale direttamente da Martin, che ha affidato al suo blog Not a blog il messaggio che molti fan del Trono di spade aspettavano. Il sequel su Jon Snow esiste e arriverà, anche se a riguardo non sono stati rilasciati ulteriori dettagli.
Tuttavia, possiamo provare a intuire qualcosa e in tal senso House of The Dragon potrebbe dire molto più di quanto sembrerebbe fare, soprattutto se si amplia la mente e si guarda in un’ottica complessiva. La serie prequel sta infatti disseminando alcuni indizi, sulla carta diretti a integrare la narrazione della serie madre, ma in realtà potenzialmente molto significativi se si guarda già al sequel di Game of Thrones. Guardando le puntate di House of The Dragon viene da pensare che, mentre vengono narrate le vicende di casa Targaryen, s’inizia già a preparare il background di ciò che potremo vedere in Snow. Scopriamo in che modo, per la precisione.
Attenzione: il contenuto che segue presenta SPOILER su Game of Thrones e House of The Dragon
Da House of The Dragon a Snow: cosa sappiamo del sequel
Questa serie sequel di Game of Thrones è nota al momento col titolo provvisorio Snow, e così per comodità possiamo chiamarla, anche perché effettivamente l’unica cosa che sappiamo è che sarà incentrata proprio su Jon Snow. Per il resto le informazioni scarseggiano e contemporaneamente la fame di sapere cresce. Di fronte a questa latitanza di notizie, occorre provare a fare un po’ di analisi per cercare di intuire che forma può avere questo sequel incentrato sul personaggio interpretato da Kit Harington.
Bisogna ammettere che un po’ di perplessità sopraggiunge se si pensa al materiale narrativo a disposizione. Facciamo un passo indietro e torniamo al finale di Game of Thrones, da cui questo sequel dovrebbe muovere i primi passi. In teoria la vicenda di Jon Snow è completamente esaurita: Daenerys è morta e quindi tutto ciò che riguarda il rapporto tra i due non può avere seguito. La questione politica di Westeros è a sua volta risolta e inoltre Jon ha deciso di non partecipare alla costruzione del nuovo assetto, per cui anche da qui c’è ben poco cui attingere. Resta l’ultimo nodo, quello del grande nemico cui Jon Snow si dedica per gran parte della narrazione di Game of Thrones: gli estranei. In teoria la sua lotta contro il Night King e le forze dell’inverno è conclusa e dunque, anche in questo caso, almeno sulla carta c’è poco da approfondire.
A questo punto le ipotesi sono sostanzialmente due. La prima è che per il sequel su Jon Snow venga creato su un materiale completamente nuovo, che esula dalla narrazione precedente o che comunque mantenga solo dei legami referenziali. In tal caso, naturalmente, senza indicazioni precise è difficile fare ipotesi. La seconda, invece, è che un background narrativo al contenuto del sequel di Game of Thrones venga costruito proprio in House of The Dragon e in tal senso ci sono degli elementi da considerare che riportano proprio ai uno dei punti sopracitati: la questione degli estranei.
La profezia di House of The Dragon e gli estranei
Proviamo, dunque, ad analizzare questo secondo scenario. in House of The Dragon stiamo assistendo a una serie di riferimenti alla sua serie madre. Alcuni sono dei semplici easter-egg, altri sono degli snodi esplicativi o referenziali di ciò che abbiamo visto nelle otto stagioni di Game of Thrones. Alcuni potrebbero avere un significato ben più ampio.
Tra questi riferimenti, uno dei più suggestivi è quello relativo alla profezia di Aegon che re Viserys svela a sua figlia Rhaenyra. Il sovrano, in sostanza, rivela che il suo antenato Aegon ha tramandato una profezia, la quale riguarda un sogno che ha fatto: Aegon ha visto la fine dell’umanità a causa di un terribile inverno proveniente dal nord e ha realizzato che il destino dei Targaryen è quello di proteggere l’umanità da questa minaccia. L’ha chiamata Song of Ice and Fire: il fuoco dei Targaryen contro il ghiaccio degli estranei.
Noi sappiamo bene che questa profezia alla fine, almeno in teoria, si è realizzata: Daenerys e Jon, due Targaryen, hanno sconfitto il Night King e la sua armata di estranei e salvato l’umanità dall’inverno che, dopo tanta attesa, era effettivamente arrivato. Questo elemento a primo impatto può sembrare quindi un semplice omaggio al percorso di due dei principali protagonisti di Game of Thrones e getta una nuova luce su tutto il cammino di Daenerys e della casa Targaryen, il cui scopo non è quello di mantenere il trono – o recuperarlo – per brama di potere, ma per assolvere al proprio destino e salvare l’umanità. Tuttavia, potrebbero esserci implicazioni più profonde, le quali porterebbero proprio al sequel e a Jon Snow, considerando inoltre che la sconfitta degli estranei porta la firma anche, e soprattutto, di una terza persona, che esula dalla profezia sui Targaryen: Arya Stark.
House of The Dragon svela che il destino di Jon Snow ancora non è compiuto?
Come detto, dunque, la profezia potrebbe sembrare avverata col trionfo sugli estranei, tanto che poi Daenerys muore e Jon va per la sua strada al nord e le loro linee narrative si concludono. Entrambi escono di scena, come se non avessero ormai nulla da dire. Tuttavia, proprio la profezia potrebbe nascondere altro e illuminare sul destino, ancora incompiuto, di Jon Snow, facendo leva sulla sorte di Daenerys e sul contributo decisivo di Arya alla vittoria.
Il fatto che Daenerys muoia e Jon invece viva può essere una differenza enorme. Se il destino di entrambi era quello di sconfiggere gli estranei, questa disparità di trattamento può indicare solo una cosa: che il cammino di Jon Snow sia tutt’altro che compiuto. Allora, però, cosa può esserci di irrisolto? La risposta è ancora una volta lì, dov’è sempre stata: l’inverno e il nord.
Se il destino di Jon Snow, in quanto Aegon VI Targaryen, è quello di sconfiggere gli estranei, allora ciò potrebbe voler dire che la partita ancora non sia chiusa. È proprio questo il modo in cui House of The Dragon potrebbe preparare il terreno al sequel di Game of Thrones. La profezia rivelata da Viserys apre uno scenario incredibile, fino ad allora poco contemplato: siamo sicuri che gli estranei siano definitivamente sconfitti dopo la fine di Game of Thrones?
La morte del Night King, di per sé, potrebbe non essere una prova sufficiente. Chi può dare la sicurezza che non ci siano altre minacce? Magari il Night King era solo un Night Prince e il pericolo più grande ancora deve arrivare. Magari esiste qualcuno che vuole vendicarlo, come una moglie, un fratello o un figlio. Sono informazioni che non possiamo avere e che, di fatto, potrebbero rappresentare il materiale narrativo su cui potrebbe basarsi il sequel di Game of Thrones.
L’anomalia Arya nella profezia di House of The Dragon
Torniamo ora all’altro elemento della profezia che lascia intravedere degli spiragli per Snow. I ragionamenti illustrati sinora devono fare i conti con un dettaglio, che tanto piccolo non è: a uccidere il Night King, fisicamente, è stata Arya. Non Jon, né Daenerys: i due hanno dato un contributo decisivo, ma alla fine a giustiziare il re degli estranei è stata una Stark. In tal senso, la profezia The Song of Ice of Fire può comunque dirsi compiuta? Ecco che le convinzioni a riguardo cominciano a traballare considerevolmente.
Per ciò che riguarda Arya, la sua vicenda potrebbe far sorgere alcune domande proprio sulla questione estranei e profezie. A tal proposito, il destino della giovane Stark era stato annunciato da Lady Melisandre con la famosa profezia “Chiuderai occhi marroni, occhi verdi e occhi blu”. Questi ultimi sono proprio quelli del Night King, giustiziato da Arya, per cui il suo destino anche era quello di uccidere gli estranei? E in caso ciò non cozzerebbe con la profezia di Aegon? In realtà non si potrebbe parlare a prescindere di presunti buchi di trama, perché il destino di Arya annunciato dalla profezia di Melisandre era semplicemente quello di uccidere il Night King, non di mettere la parola fine in via definitiva alla questione estranei. E soprattutto si potrebbe interpretare con maggiore libertà la profezia menzionata in House of the Dragon, dal momento che sia sì stata Arya a eliminare fisicamente il Night King, ma il successo è innegabilmente figlio dell’alleanza tra due Targaryen, Jon e Daenerys.
Sarà interessante capire come questa ”anomalia” possa incastrarsi nel quadro complessivo. Il fatto che sia stata Arya a giustiziare il Night King potrebbe corroborare la tesi che il destino di Jon sia ancora da compiere, che gli estranei siano tutt’altro che sconfitti e che da qualche parte ci sia ancora una grande minaccia da sconfiggere. Se questo fosse il tema del sequel del Trono di spade, la questione Arya non costituirebbe un buco di trama e il fatto che sia stata lei a uccidere il Night King e il destino ancora da compiersi di Jon potrebbero coesistere tranquillamente.
House of The Dragon, Jon Snow e gli estranei: la battaglia all’orizzonte
È bene specificare che siamo nel campo delle speculazioni e che sicuramente occorrerà attendere per conoscere dettagli noti sulla trama di Snow. Tuttavia, questa ipotesi che House of The Dragon stia spianando la strada al sequel di Game of Thrones inizia ad assumere dei contorni molto interessanti. Forse non è un caso che questo sequel sia incentrato proprio su un Targaryen, legandosi così almeno formalmente al prequel. Il disegno potrebbe essere ben più ampio di quello che immaginiamo e potrebbe collegare in maniera solida le tre serie, formando un incastro narrativo veramente complesso.
La profezia Song of Ice and Fire potrebbe portare a Jon Snow e a un destino da compiere. A una nuova guerra, a un altro scontro con gli estranei, a dover salvare di nuovo l’umanità da un inverno che sta, ancora per una volta, arrivando. D’altronde è il destino dei Targaryen e finché esso non si compirà, il pericolo sarà sempre in agguato. Il sequel su Jon Snow potrebbe dunque essere incentrato su una nuova battaglia con gli estranei, con dettagli che non possiamo conoscere, ma solo immaginare. Potrebbe essere questo il main theme del progetto, da sviluppare poi secondo linee che ovviamente, al momento, nessuno è in grado di prevedere, se non gli ideatori. Sarebbe uno scenario giustificato dalla profezia di Aegon Targaryen e in linea con ciò che è accaduto nella serie madre. Una destinazione che porterebbe House of The Dragon a preparare il terreno al sequel di Jon Snow, andando a formare un enorme puzzle che collegherebbe tutte le tre serie dell’universo di Game of Thrones.