ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler sulla settima puntata di House of the Dragon!!
Il fuoco è un potere così strano, osserva la principessa Rhaenyra. Tutto ciò che la casa Targaryen possiede lo deve ad esso. Il fuoco è l’elemento che ha consentito a Aegon il Conquistatore di prendere possesso delle terre del Continente occidentale. Il fuoco ha creato e distrutto, plasmato regni e bruciato imperi. La Casa del Drago è nata dalle fiamme di Valyria, così alte da investire il cielo e impedire persino ai draghi di respirare. La fiamma che brucia è il principio e la fine, fonte di potere e mezzo di distruzione. Fire and Blood, fuoco e sangue. I Targaryen hanno preso due elementi e li hanno tenuti assieme: imprescindibili, inestricabili, interdipendenti. Il fuoco e il sangue che alimentano la casata più potente dei Sette regni. La miscela prodigiosa che è fonte di potere, forza, autorità, predominio. Scorre fuoco nelle vene dei Targaryen. Una fiamma scalpitante, smaniosa, nervosa. Una fiamma che va lasciata in eredità alla propria progenie. L’antica tradizione di sposarsi tra consanguinei – tipica dei Targaryen – trova la sua ragion d’essere in un supposto vaneggiamento di superiorità, un fanatismo genetico che induce a prediligere la purezza della razza per preservarla, per conservarla limpida, elevata, potente. E soprattutto, per non disperdere il seme del drago in discendenze vacillanti e impedire che siano i nomi – più che il sangue – a tracciare la linea dinastica.
Il fuoco è un elemento che torna spesso in House of the Dragon.
È costato a entrambi ciò che amavamo, riflette Rhaenyra insieme a Daemon. La giovane Laena Velaryon, moglie del principe Daemon e madre delle sue figlie, ha cercato la morte tra le fiamme. Piuttosto che morire dissanguata nel proprio letto, ha supplicato Vhagar di bruciarla viva, lasciando al principe e alle sue figlie solo un cumulo di cenere. Destino analogo, seppur maturato in contesti diversi, quello della Guardia reale Harwin Strong, amante della principessa Rhaenyra e padre dei suoi figli castani. Il cavaliere è morto tra le fiamme di Harrenhal, arso vivo in un incendio che qualcuno ha appiccato apposta per cancellarlo dalla storia. Due personaggi agli antipodi legati da una medesima, tragica fine. Ciò che Laena Velaryon e sir Harwin Strong avevano in comune è però un certo legame con i principi Targaryen: la prima moglie di Daemon, il secondo padre naturale dei figli di Rhaenyra e futuri eredi al Trono di spade. Il fuoco li ha spazzati via e ha involontariamente aperto la via a una nuova unione. Un legame che è già destinato a cambiare il corso della storia di House of the Dragon.
Nella settima puntata della serie, quella che abbiamo già recensito e a cui abbiamo dato dei (non) voti nelle pagelle della settimana, vediamo finalmente realizzarsi il sogno indicibile di Daemon, quello di prendere in sposa sua nipote Rhaenyra e rafforzare il ramo dei Neri della casata. Il principe aveva provato a chiedere la mano della giovane nipote anni prima, ma si era visto rispondere picche da re Viserys, che lo aveva allontanato in malo modo dalla corte e relegato in esilio a Pentos. La principessa aveva poi sposato Laenor Velaryon per rinsaldare il legame tra due delle più potenti e antiche famiglie del regno, ma quell’unione non era stata in grado di portare i frutti sperati. Dettaglio che per Rhaenyra, erede designata al trono, iniziava a farsi ingombrante considerando le pretese della regina Alicent e dei suoi figli maschi. L’unica via – quella più immediata ed efficace – per proteggere il trono e assicurare una successione sgombra da dubbi e maldicenze poteva essere solo una: sposare Daemon Targaryen.
Nel finale della 1×07 di House of the Dragon, dopo l’uscita di scena di Laenor Velaryon – anche qui, neanche a dirlo, c’entrano in qualche modo le fiamme, che ne avrebbero arso vivo il corpo – vediamo finalmente celebrare il matrimonio tra zio e nipote. Non si tratta di una cerimonia tradizionale, di quelle che abbiamo già visto in Game of Thrones e nella stessa House of the Dragon. Il matrimonio è un atto che ha rivestito sempre una certa importanza nel mondo del Ghiaccio e del Fuoco. È il mezzo attraverso cui si stringono alleanze, si scongiurano le faide, si uniscono casate, si onorano i debiti e talvolta si dichiarano le guerre. Anche scenograficamente, è un momento che colpisce l’attenzione dello spettatore, attento ai dettagli, agli scambi di sguardi, alle parole pronunciate. In Game of Thrones abbiamo visto celebrare matrimoni nel tradizionale rito della religione dei Sette: i due consorti in piedi sull’altare, il mantello che viene poggiato sulle spalle di lei in segno di protezione, una sola carne, un solo cuore, una sola anima, ora e per sempre. Per i seguaci degli antichi dei, la cerimonia nuziale si celebrava nel bosco degli dei e il giuramento si pronunciava davanti all’albero diga. Ma ogni culto ha le proprie tradizioni e i propri riti. Abbiamo visto nella prima stagione di Game of Thrones come si svolge una funzione nuziale dothraki e sappiamo che, nel culto del Signore della Luce, gli sposi sono costretti a saltare insieme il fosso del fuoco per riemergere dalle fiamme come un’unica cosa.
Il matrimonio cambia a seconda delle tradizioni e dei vari culti presenti nel mondo di G.R.R. Martin.
Quello che vediamo nella 1×07 di House of the Dragon è un rito nuziale celebrato secondo la tradizione valyriana. Tali cerimonie venivano occasionalmente eseguite dai membri della casa Targaryen, anche se i particolari sulla funzione sono piuttosto scarni. In House of the Dragon, Rhaenyra e Daemon indossano gli abiti valyriani e si segnano la bocca e la fronte con il sangue. Un piccolo taglio nel palmo della mano lo fa sgorgare fluido. I due coniugi si tengono stretti con la mano ferita e il loro sangue si mescola e si confonde, mentre entrambi bevono da una coppa. Da quel momento in poi, marito e moglie sono un’unica cosa, legati per l’eternità. Alla cerimonia nuziale di Daemon e Rhaenyra non partecipa nessuno. Non ci sono banchetti, spettatori, commensali, cortigiani. Solo loro, l’officiante, un maestro della Cittadella e i quattro figli. Lo spargimento di sangue e i riti celebrati in Alto Valyriano simboleggiano la purezza del sangue del drago: fire and blood, fuoco e sangue si uniscono per preservare la stirpe. E in questo caso, per rafforzare la pretesa al trono di Rhaenyra, messa in discussione dalle ambizioni di Alicent Hightower e dalla fazione dei Verdi. Il matrimonio celebrato con rito valyriano rafforza la legittimità dell’unione perché non può essere annullato dalle tradizioni di Westeros, soggette alle leggi e al culto dei Sette.
Il matrimonio di Daemon e Rhaenyra in House of the Dragon a qualcuno ha ricordato quello del principe Rhaegar con la giovane Lyanna Stark in Got.
Anche in quel caso, i due coniugi si sposarono in gran segreto, alla presenza del solo septon che officiava la cerimonia. In quel caso però, pur essendo Rhaegar un Targaryen, il rito nuziale non aveva nulla a che fare con la tradizione valyriana. Lyanna e Rhaegar si sposarono in gran fretta, senza avere il tempo di trovare un sacerdote che conoscesse il valyriano. Il loro fu un matrimonio d’amore, non aveva nulla di strategico. Non serviva a rafforzare la stirpe, non mirava a unire fuoco e sangue, per cui una celebrazione in stile Targaryen sarebbe stata unicamente scenografica. Il matrimonio tra Rhaenyra e Daemon ha invece un forte valore simbolico. Sono due esponenti dello stesso ramo genealogico che si uniscono per dare maggior vigore alle proprie legittime rivendicazioni. Una scelta politica che serve a sbaragliare gli avversari e a rinsaldare il proprio potere. Sappiamo che questa decisione avrà delle conseguenze non trascurabili sulla vita di corte e sul futuro del Regno. Daemon e Rhaenyra sono destinati a bruciare insieme. Due personaggi caotici e scaltri che hanno scelto la via del potere, una via che non è affatto spianata e che costringerà entrambi a lottare per affermare i propri diritti. Siamo all’alba della Danza dei Draghi. I Velaryon hanno perso le due pedine fondamentali che servivano a lord Corlys e alla “Regina che non fu mai” per conservare un peso nelle future sorti della corona. Otto Hightower è tornato a corte e ha ritrovato in sua figlia Alicent un inaspettato alleato. I figli di Viserys stanno crescendo e i venti di guerra già soffiano all’orizzonte. Il fuoco è una prigione, non lascia scampo. La dinastia Targaryen si appresta a vivere uno dei momenti più traumatici di tutta la sua centenaria storia. E Rhaenyra e Daemon sono adesso un’unica cosa. Fuoco e sangue che brucia…