Quinn era perfetta: era la più bella spogliarellista del mio nightclub preferito, aveva un carattere forte ed era molto sexy. E poi era una spogliarellista! Era praticamente il sogno di ogni uomo.
All’inizio non era per nulla interessata a me e mi trattava come tutti gli altri clienti del nightclub. Quando però ha capito finalmente che avevo intenzioni serie, abbiamo cominciato a frequentarci. L’ho persino fatta venire a vivere nella residenza di Barney Stinson, che era stata creata invece per un uomo scapolo e in cui le donne non dovevano trattenersi più di una notte. I miei amici non ero molto felici per la mia relazione e hanno tentato di immischiarsi, ma gli ho fatto giurare sul “Bro Code” che non lo avrebbero più fatto.
Su una cosa avevano ragione: uscire con una spogliarellista aveva sia lati positivi che negativi. Il sesso era splendido, ma allo stesso tempo era terribile pensare che il suo lavoro fosse quello di compiacere gli uomini. Per la prima volta il figo e single Barney Stinson era davvero geloso di una donna!
Fu un periodo molto felice per tutta la nostra gang: Lily e Marshall infatti hanno avuto il loro primo figlio. Il racconto di quello che è successo quella notte è molto divertente. Avevo portato Marshall ad un casinò affinché si distraesse un po’ dall’ansia di diventare padre. Per questo gli ho spento il telefono e gli ho detto di non pensare a Lily e al bambino per qualche ora. Come avrei potuto immaginare che proprio in quelle ore Lily avrebbe avuto le doglie e avrebbe partorito?
Per fortuna con lei c’erano Ted e Robin che hanno tentato di assisterla come potevano. Non appena abbiamo ascoltato i messaggi in segreteria e abbiamo saputo quello che stava accadendo ci siamo precipitati in ospedale. Dato che eravamo ubriachi e non potevamo guidare abbiamo preso un autobus per Buffalo e abbiamo convinto i vecchietti che viaggiavano con noi a simulare un attacco di cuore, così che l’autista ci portasse nell’ospedale dove si trovava Lily. Sono riuscito inoltre a convincere Marshall a dare “Wait For It” come secondo nome a Marvin e per questo vostro cugino si chiama Marvin Wait For It Eriksen. Non è un nome veramente leggendario?
Anche io ero arrivato a una svolta nella mia vita: avevo deciso di sposarmi! Non avrei mai creduto di poter desiderare di portare una donna all’altare, ma ero convinto che Quinn fosse quella giusta. Era bellissima, sexy e la nostra convivenza andava benissimo. Inoltre mi aveva detto che avrebbe smesso di fare il suo lavoro solo se si fosse sposata e volevo che si spogliasse solo nella mia camera da letto. Ovviamente mi sono premurato che la mia dichiarazione fosse grandiosa, assolutamente inaspettata e piena zeppa di trucchi di magia.
Quindi lei non ha potuto far altro che accettare di diventare mia moglie. Abbiamo cominciato a progettare il nostro matrimonio e credevo che tutto sarebbe andato bene, ma Quinn ha scoperto che le avevo nascosto la mia relazione con Robin e questo l’ha fatta davvero infuriare. Inoltre io e Quinn ci fidavamo poco l’uno dell’altra e ce ne siamo resi conto, quando io le ho proposto di firmare un contratto prematrimoniale e lei ha fatto lo stesso. Per questo alla fine ci siamo lasciati. Credevo che questo fosse un segnale che dovevo abbandonare “le stupidaggini sentimentali alla Ted” e che dovevo dedicarmi a quello che sapevo fare meglio: far godere le ragazze di tutta New York.
Una sera però ho fatto un incontro che ha totalmente cambiato la mia vita: ho conosciuto vostra madre.
Tracy era una ragazza bellissima, gentile e saggia, sembrava quasi un angelo capace di dare sempre il consiglio giusto. Non ci eravamo mai visti eppure con le sue parole ha mostrato di sapere quello che io desideravo nel profondo e di conoscermi meglio di me stesso. Eh sì, ragazzi, vostra madre era una donna straordinaria come non se ne incontrano tutti i giorni. Ricordo che le sue parole mi hanno fatto aprire gli occhi e mi hanno convinto che non dovevo rassegnarmi.
Ho capito allora grazie a lei che dovevo dare un’altra chance alla mia storia con Robin e che non l’avevo mai realmente dimenticata!
Mi sono reso conto che dovevo fare qualcosa di molto speciale per riconquistarla: dovevo scrivere un’ultima fantastica pagina del Playbook. Perché l’ultima? Perché sapevo che questa volta le cose sarebbero andate bene e che non sarei più tornato alla mia vita da scapolo (o almeno allora ne ero convinto). Allora le ho fatto credere di essere innamorato di una certa Patrice, una sua collega del telegiornale e di voler chiedere la sua mano proprio la sera in cui sarebbe stato inaugurato il grattacielo progettato da Ted. Mi dispiace molto di aver rubato la scena a vostro padre nella serata più importante della sua vita, ma dovevo cogliere al volo l’occasione.