6) Seinfeld
Spietato, piacevole, esilarante. Seinfeld è riuscito a incidere sul panorama culturale americano con un racconto basato sul nulla della quotidianità. Sulla critica allo stanco procedere di tutti i giorni. L’ha fatto con gusto e sfrontatezza. Il finale è uno straordinario quanto singolarissimo compimento di questo percorso immutabile e immutato.
La combriccola cammina per strada, incappando in un uomo grasso aggredito e derubato. I quattro amici non solo lo ignorano ma lo deridono anche. Sono così accusati di aver violato la “Legge del buon Samaritano” e portati a processo. La circostanza diventa l’occasione per riportare sulla scena alcuni dei personaggi più iconici della serie in un carosello senza uguali. Il dialogo finale, coi personaggi in prigione, vede Jerry discutere con George del secondo bottone della maglietta (“Non è troppo in alto?”).
Un discorso che aveva già caratterizzato il pilot e che viene così a chiudere circolarmente Seinfeld. Una considerazione sul nulla, ironicamente vacua e inconsistente, che fa da summa all’intero show e alla sua straordinaria verve polemica. Un finale incentrato su un bottone: c’è qualcosa di più singolare?