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I 5 personaggi più oscuri nella storia di How I Met Your Mother

How I Met Your Mother
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Nel guazzabuglio di sitcom che hanno cercato di eguagliare il successo di Friends spicca How I Met Your Mother. La serie, andata in onda dal 2005 al 2014 per un totale di 208 episodi su nove stagioni, ha riproposto con successo un format già collaudato appunto da Friends: il racconto delle avventure di un gruppo di amici nella New York del nuovo millennio.

La novità è stata introdurre la costante della ricerca dell’anima gemella. In un lunghissimo flashback, il protagonista Ted Mosby racconta ai suoi due figli le peripezie che lo hanno portato a innamorarsi di Rob, cioè ad incontrare la loro madre.

A vivere le avventure insieme a Ted ci sono gli amici Marshall Eriksen, Lily Aldrin, Barney Stinson e Robin Scherbatsky (*coff coff* amica…). How I Met Your Mother ha introdotto una marea di personaggi pittoreschi, alcuni dei quali hanno lati nascosti da analisi psicologica e sono incredibilmente portati per lo stalking.

Vediamo quindi quali sono i 5 personaggi più oscuri di How I Met Your Mother.

1) Barney Stinson

Barney Stinson

Ebbene sì, partiamo proprio da uno dei protagonisti, oltre che uno dei personaggi più legen…wait for it…dary! che siano mai usciti dalla penna di uno sceneggiatore. Barney Stinson nel corso di How I Met Your Mother dimostra una profondità che non ci aspettavamo e un’evoluzione più che positiva. Ama realmente Robin (e qui vi indichiamo i 5 episodi chiavi della loro relazione) e sono convinto abbia amato anche Nora e Quinn. Alla fine probabilmente donerebbe la vita per Ellie, sua figlia. Ma spesso il nostro Barney non è stato uno stinco di santo e le sue ombre oscuravano le luci.

Cresciuto con un inespresso complesso di Edipo, senza mai conoscere il padre e con una madre di costumi quanto mai facili, è uno sciupafemmine bugiardo e manipolatore. Un artista dell’inganno che Lemony Snicket levati proprio. E’ autore di un libro, il Playbook, sui modi più astrusi per abbordare le donne. Ne ha sedotte e abbandonate più di 200, giudicandole praticamente solo in base al loro aspetto fisico con picchi di maschilismo e misoginia.

Nessuno ha mai saputo che lavoro facesse per vivere da ricco e per permettersi un lussuoso appartamento.

Solo nel penultimo episodio scopriamo che lavora come prestanome, “firma documenti loschi e vincolanti in cui è implicato in Dio sa cosa” per la Goliath National Bank. Ma non è tutto. Scopriamo che in realtà ha collaborato per anni con l’FBI per incastrare il suo capo. Si è comportato così per ragioni etiche? Neanche per idea. Lo ha fatto per vendicarsi dell’uomo che anni prima gli aveva rubato la ragazza.

Spesso è cinico e molto critico nei confronti dei valori in cui credono i suoi amici. Dimostra morbosità verso se stesso, verso il suo gigantesco Ego alimentato abiti eleganti e ricchezza, ma anche verso Ted, nella cui vita si infila a forza, con arroganza.

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