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I 5 peggiori outfit di How I Met Your Mother

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Di How I Met Your Mother ci ricorderemo tante cose, ma non di certo gli outfit. A eccezione di qualche capo iconico, come il meraviglioso vestito rosso indossato da Robin durante la fatidica proposta di matrimonio, o tutti gli stravaganti travestimenti di Halloween indossati dai protagonisti durante il corso delle 9 stagioni della serie, a lasciare il segno positivamente rimane ben poco.

Se è vero che How I Met Your Mother rimarrà nella storia come una delle serie tv più romantiche e dolci di sempre, di certo non la possiamo annoverare nella classifica delle 10 migliori serie coi migliori outfit di sempre. E nutro sinceramente qualche dubbio sul fatto che potrebbe anche solo presenziare in un’eventuale top 50.

How I Met Your Mother non è di certo una serie nata per stregarci con i suoi vestiti, ma c’è un limite a tutto, un limite che qui è stato abbondantemente superato. Di tutte le indecenze che abbiamo dovuto subire, queste sono sicuramente le peggiori: ecco i 5 peggiori outfit di How I Met Your Mother.

1) Goth Lily

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Quello di Goth Lily possiamo catalogarlo come uno di quegli storici errori di gioventù che come fantasmi del nostro passato continuano a tormentarci anche una volta rinsaviti. Goth Lily, ovvero il periodo gothic di Lily Aldrin risale a quando la protagonista di How I Met Your Mother aveva all’incirca 20 anni, frequentava il college e pensava che mettersi un lucchetto al collo non fosse un’idea poi così malvagia.

Erano i tempi di Scooter, il primo amore di Lily: il ragazzo di cui si innamorò follemente proprio perché – a sua detta – molto somigliante al cantante dei Nirvana, Kurt Cobain. Come no.

I primi tempi con Marshall, l’inizio della lunga storia d’amore che li ha portati fin qui: ebbene sì, il tenero e dolce Marshall, audace autore di canzoni corredate da video, un tempo si innamorò della più temibile delle ragazze.

Di nero vestita e di nero truccata, Goth Lily aleggia per le stanze della nostra memoria ricordandoci ciò che è stata e ciò che potrebbe tornare a essere, magari proprio da un momento all’altro.

Principessa dark in quella fase evolutiva appena post adolescenziale che strizza l’occhio all’anarchia e alla tinta color lucido da scarpe, Lily Aldrin chiude a chiave scheletri e maglie a righe nell’armadio, decidendo di dire addio al nero per riabbracciare i colori. Speriamo per sempre.

2) Robin Sparkles

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Sbagliando si impara, e ‘Let’s Go To The Mall’ è di certo stato lo sbaglio che ha permesso a Robin Scherbatsky di imparare a scindere da ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Che gli anni ’80 siano arrivati in Canada con 10 anni di ritardo purtroppo non è una scusante alla quale ci possiamo appellare. Ci dispiace Robin, ma questo reato non può andare in prescrizione.

Gli anni ’80 come gli anni ’90 sono decenni stilisticamente delicati, si sa. Non c’è molto da buttare ma non bisogna nemmeno incorrere in una smodata tendenza al recupero ‘a tutti i costi’. Nel ciclico gioco della moda una buona parte viene riciclata e rielaborata negli anni, rimanendo iconica, mentre molto altro viene abbandonato e giustamente dimenticato.

Robin Sparkles pesca sapientemente a piene mani proprio nel bidone dei capi da cancellare dalla memoria: li guarda, se ne compiace, e li indossa ballando sulle note di una brutta canzone, la sua.

Capelloni cotonatissimi e sconvolgentemente biondi, collane di perle in ogni dove e accessori fluo come se stessimo assistendo a una pioggia radioattiva. Il mantra degli anni ’80 era ‘apparire’, ma di tutto quello che la moda del tempo ci ha regalato, niente è mai stato così disastrosamente appariscente come Robin in ‘Let’s Go To The Mall’.

3) Marshall e Lily il giorno del loro matrimonio

Un matrimonio dolcissimo, non c’è che dire. Tenero, intimo e decisamente commovente: il momento che abbiamo a lungo atteso si è finalmente celebrato suggellando un climax emotivo raggiungibile solo da poche altre scene di How I Met Your Mother.

Non è stato un matrimonio perfetto, ma non è la cerimonia a destarci preoccupazione, e neanche la sperimentale capigliatura di Marshall, bensì i vestiti.

Bellissimo ma drammaticamente kitsch, il matrimonio di Marshall e Lily fa breccia nel nostro cuore quanto fa a pugni con i nostri occhi.

Se da una parte gli ulivi di Cellino San Marco reclamano il cappello di Al Bano, dall’altra una commessa del reparto bambini si sente depredata del suo abito migliore, collezione santa comunione.

Secondo nella scala del cattivo gusto solo all’abito da sposo color bianco cangiante – dove il problema non è il bianco, ma la sua declinazione cangiante – il cappello si dimostra da sempre uno degli accessori moda-sposo più deprecabili di sempre, e manco a dirlo, Marshall ne indossa uno.

Scusato dall’improprio utilizzo proprio a causa di quello che si cela – o non si cela – sotto il cappello, se Marshall riceve la grazia, lo stesso non possiamo dire di Lily.

Dall’orlo incerto e insignito da un gran fiocco da bomboniera ben piazzato al centro del corpetto, l’abito di Lily è sicuramente uno degli abiti da sposa più brutti delle serie tv.

4) Quella volta che Barney si è tinto i capelli rosa

Ci troviamo nella quarta stagione di How I Met Your Mother quando Barney accetta la folle sfida lanciata da Ted: nelle 24 ore successive dovrà fare tutta una serie di cose che a parere suo una persona non può più fare superati i trent’anni perché considerata ‘troppo vecchia’. Barney Stinson, l’uomo delle sfide, ovviamente accetta.

Pronto a tutto pur di vincere una scommessa, Barney cede alla rovinosa trappola di stile tesagli dall’amico: questa volta non si tratta di vestirsi da palombaro ma di perdere la dignità.

Tra le molte cose che non si possono più fare superati i trent’anni, indossare una canottiera verde acido con sopra una maglietta a rete è sicuramente una delle attività meno indicate, che anzi si prega di non mettere in pratica proprio mai.

Sicuro di entrarci ma non allo stesso modo di uscirci, Barney renderà quella maglietta semitrasparente un’inespugnabile armatura. Delitto di stile e di onore.

Memori dell’impareggiabile eleganza del personaggio, non ci abbattiamo di fronte alla sola maglietta, ampliamo lo sguardo e ci concentriamo sul resto… finendo inesorabilmente per rimpiangere quella canottiera verde acido, che adesso non ci pare poi così male.

Pantaloni skinny blu elettrico e scarpe con il plateau color argento. Chiudere gli occhi e cullarsi in un completo di seta ora è tutto quello che desideriamo fare.

5) Robin Daggers

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Robin Daggers è la gemella cattiva di Robin Sparkles, l’alter ego malvagio a lungo tenuto nascosto nelle segrete stanze dell’anima di Robin.

Tra un giro al centro commerciale e un bagno di glitter, Robin Daggers si insinua nella mente di Sparkles tramutando i biondi riccioli d’oro in un manto di capelli nero corvino. Addio scorrazzate sui pattini a rotelle e benvenuto impegno sociale decantato a lettere cubitali su una lavagna.

Tutto quello che possiamo sapere su Robin Daggers ce lo dice P.S I Love You. Non è molto ma tanto basta per affermare che da quei jeans a mezza gamba non ci si può scorgere proprio niente di buono.

Grunge sempre in canadian style, per quanto possa considerarsi più credibile e più temibile di Goth Lily, Robin Daggers pecca volendo unire due capi da lungo tempo in costante contrasto tra loro: il già nominato jeans a mezza gamba e i leggings. Nemici, rivali e ora stelle sotto lo stesso cielo del cattivo gusto, sodali di un patto che non si sarebbe mai dovuto compiere.

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