Nella nostra piccola raccolta di perle di saggezza di How I Met Your Mother, certo non poteva mancare l’insegnamento fondamentale di milady JLo in persona: la regola del no.
Non so voi, ma ormai uscire con qualcuno è diventato una giungla impervia piena di prove e difficoltà . Non sai mai cosa potrà capitarti a partire da quello che si scaccola fino al fedifrago seriale con tanto di fede, rigorosamente in tasca.
Insomma, cavarsela in questo disastro sociale è davvero molto complicato, ma le Serie Tv ci corrono in aiuto con i loro preziosi consigli. E mentre una volta si faceva riferimento a quella grande e fraudolenta bibbia che era Sex and the City, oggi è cosa buona e giusta prendere d’esempio How I Met Your Mother che, come vi ho raccontato qui, ci offre il consiglio giusto per ogni situazione.
Nell’episodio 7 della quinta stagione di How I Met Your Mother (che vi ho brevemente analizzato qui) fa il suo cameo la bellissima Jennifer Lopez che è assolutamente perfetta nel ruolo che le hanno assegnato.
Robin sta vivendo la fase del lutto post rottura con Barney, e a prescindere da quel che mostra, dentro non se la passa per niente bene, soprattutto vedendo il suo ex farsela con qualsiasi cosa gli passi sotto al naso.
Ed ecco spuntare sulla scena di How I Met Your Mother la sua ospite in studio Anita, autrice del libro “Ovvio che sei ancora single, guardati stupida zoccoletta”.
C’è un’unica parola per riassumere il concetto base del libro: NO.
Dicendo no coerentemente e costantemente, dai potere a te stessa e rendi un umile sottomesso qualunque mascalzone che ti si pari davanti. Parola di JLo.
Adesso non fraintendetemi, non sono certo una puritana che predica l’astensionismo da certe divertenti pratiche che si fanno a due, ma negli ultimi anni ho fatto una scoperta sorprendente: il NO funziona, e funziona alla grande.
Viviamo con la costante paura di perdere il nostro possibile principe azzurro facendoci desiderare e rifiutandoci con ostinazione. E forse negli ultimi tempi un po’ è vero: dopotutto con la costanza di certi uomini di oggi (e perché no, anche delle donne) ci siamo spesso ritrovate a renderci conto che alla prima difficoltà passano immediatamente alla preda successiva, possibilmente più semplice da catturare. E quindi noi, come delle sceme, ci lasciamo irretire da questa paura e finiamo per starci molto più facilmente di quanto non avremmo voluto.
Risultato? Non avendo creato una base prima, finiamo per vedere andare in fumo il rapporto in cui speravamo, e lo squinzio di turno passa comunque alla preda successiva, che possibilmente non parla di relazione o stabilità (e con “stabilità ” intendiamo il vedersi una volta a settimana, mica fede al dito e quattro pargoli al seguito, sia chiaro).
E se avessimo detto di no? E se l’avessimo costretto ad aspettare? Adesso non sono sicura che con un semplice NOÂ si trasformino in mansueti sottomessi, ma di una cosa sono assolutamente certa: il NOÂ fa selezione.
È vero che non tutti sono disposti ad aspettare, è vero che dicendogli di NO rischiamo di perderlo per una che di no non dice, ma forse certi individui è meglio perderli che trovarli, non credete?
Se non sono neanche disposti ad aspettarci un pochino, a faticare un po’ per averci, dove sta il bello?
Ovvio che se l’obiettivo è il divertimento di una sera avete campo libero, ma se quella persona vi piace veramente, prima di buttarsi, prima di giocarsela, forse è meglio analizzare la situazione con la più alta razionalità possibile.
Esattamente come in una partita di poker, bisogna imparare a cogliere il bluff, a riconoscere l’imbroglione dallo scemo sincero con cui potremmo essere effettivamente felici.
Ovunque ormai ci sono persone che si lamentano di non riuscire a trovare la persona giusta, la persona di cui innamorarsi e con cui vivere per sempre felici e contenti. Ok, sappiate che la felicità eterna è più un mito che una solida realtà , ma quanto meno bisogna tentare di avvicinarsi, tipo quel fantomatico limite che tende a x che mi ha rovinato l’esistenza in quinta superiore.
Dandola vinta così facilmente lasciamo che il divertimento si perda, perdiamo il gusto del rullo di tamburi che ci tiene con il fiato sospeso e il cuore in attività . Adesso non voglio dire che non esistano delle eccezioni. Qualche volta il colpo di fulmine esiste davvero, e capita che il nostro senso ci guidi verso la persona giusta, ma ammettiamolo: non è solo sulla fortuna che possiamo contare.
In amore odio usare le strategie, se ho bisogno di strategie vuol semplicemente dire che quella che ho davanti non è la persona giusta. Ma se siete tra quegli individui che si incaponiscono, che quando puntano qualcuno sono più che convinti di volerlo ottenere, allora qualche sana strategia può essere molto utile.
L’uomo è predatore per natura, e togliergli il divertimento della caccia significa depauperarlo di uno tra i suoi piaceri primordiali per uno molto più effimero che rischia di durare troppo poco perché ne valga la pena.