How I Met Your Mother mette al centro di tutto l’amore in ogni sua forma. Il sentimento viene studiato e analizzato sotto ogni punto di vista prendendo in considerazione tutte le diverse combinazioni in cui può presentarsi di fronte a noi: malinconico, ostile, nuovo, arrabbiato, felice. Diverse sono le sfaccettature che un sentimento dentro di noi può avere e spesso – come vedremo anche nella serie – non sarà semplice venire a patti con la sua concretizzazione.
Provare amore è una cosa bellissima, ma spesso metterlo in atto è difficile. Le relazioni – come si vedrà con Ted e Robin – non saranno facili da realizzare: a volte si ama per amare, non per costruire e per quanto questa cosa spaventi poche cose possono contrastare la realtà dei fatti di un sentimento troppo complicato da vivere. Probabilmente ciò che manca ad How I Met Your Mother è l’equilibrio e questa mancanza è tangibile: la si vede nella storia sopracitata e la si rivede in una relazione che non ha mai avuto problemi a concretizzarsi.
Stiamo parlando della coppia di Marshall e Lily. Il loro è l’unico rapporto affidabile delle serie e questo ha concesso in qualche modo che su di loro gravasse il peso di una caricatura, l’estremo di un rapporto.
Marshall e Lily possono avere due effetti: far sognare una relazione come la loro, e non fare sognare una relazione come la loro. Chi ha provato questa seconda sensazione – probabilmente – si è spaventato di fronte a quel troppo. Perché spesso questa coppia è troppo, troppo tutto.
Fin dal primo episodio si mostrano l’uno per l’altra e per quanto questo sia il lato bello di una relazione, è anche quello che a un certo punto li ha annullati individualmente. Per la maggior parte loro sono Marshall e Lily: un’unica frase, un unico nome. Non c’è pausa, è quasi una filastrocca. MarshalleLily. Le due parole insieme suonano bene ma sembrano svuotarsi di qualunque significato rimbalzando nella bocca come un’unica parola. Pieno di amori impossibili e malfunzionanti, How I Met Your Mother ha dato tutto il peso di un rapporto stabile ai due e lo ha fatto caricandoli fino all’estremo, fino a fargli condividere lo stesso spazzolino.
Non fraintendiamoci: la loro è una coppia ben assortita, felice. Ce ne fossero di coppie che riescano ad amarsi senza sosta come fanno loro, ma possono spaventare perché insieme hanno creato un unico ingranaggio che individualmente li ha sempre messi un po’ da parte facendo spazio al loro team. Agiscono sempre insieme come se avessero un unico filo conduttore: quello che li riporta sempre vicino al partner. Quando si perdono – tra la prima e la seconda stagione – faticano a costruirsi una vita lontana dalla loro casa e non per via di un’ovvia mancanza ma perché – per tutto il tempo – si sono affidati all’altro in tutto e per tutto senza costruirsi un cammino che riuscisse a procedere anche senza la loro spalla.
Vedo amore ma anche poco equilibrio, tanta dipendenza e troppa invadenza.
Il rapporto d’amore è un in più nella vita quotidiana: non è tutto, è parte di un’esistenza che deve lasciarsi andare anche ad altro cercando di tirare le somme per farcela anche da sé. Il loro amore assume le forme di un obbligo di qualcosa che deve essere necessariamente totalizzante e in questa maniera la loro relazione diventa un rapporto di codipendenza.
Sono complici e sono migliori amici: questa è la parte che di più ha fatto affezionare i fan di How I Met Your Mother – ed è anche quella che ho sempre apprezzato di loro – ma al tempo stesso qualcosa non riesce a convincermi e non riesce a darmi quella sensazione di speranza di voler nella vita un amore così. Li guardo e non vedo due persone mature ma maniache del controllo, della perfezione e queste due combinazioni sono inimmaginabili all’interno di una relazione. Cercare di fare andare sempre tutto bene non è la soluzione giusto: va bene anche sbagliare, non mandarsele a dire e sbattere la porta qualche volta senza tirare in ballo la pausa durante una guerra.
Cercare di dormire l’uno senza l’altro risultava impossibile per i due. Il modo in cui hanno affrontato questa situazione mi ha spaventata perché mi ha fatto comprendere quanto spesso le persone non riescano a star da sole: era solo un letto singolo in cui dormire da soli, ma per loro questo equivaleva a una separazione. Tutto aveva assunto un tono strano e drammatico per i due perché questo normalissimo gesto non è mai stato affrontato: e come si può pensare di non essere dipendenti, se una cosa del genere ha una tale risonanza?
Non è un rapporto malato o insano, ma estremamente presente. Quando penso a una relazione la immagino fatta di spazi in cui solo individualmente si possa entrare, fatta di una maturità che accolga l’idea di vivere certe cose da soli senza l’obbligo morale di raccontare ogni piccola nostra particella interiore.
L’amore e la sua libertà di essere meno invasivo non è una prerogativa di Marshall e Lily, gli stessi che non riescono a fare un passo senza l’altro. Non è una questione di approvazione o coesione – è bello sostenersi – ma di doverosa solitudine, la stessa che deve servirci per ricaricare le pile da soli e tornare in un legame senza catene. Lily e Marshall si sposano e riescono ad arrivare alla fin della storia ancora integri, ancora innamorati e orgogliosi del loro rapporto: questo sembra suggerire che in qualche modo ciò che hanno fatto è stato giusto, che hanno trovato la chiave per amare sempre e con rispetto.
Da sempre vengono considerati i figli di Monica e Chandler – la coppia di Friends – ma anche su questo punto trovo che in qualche modo loro possano non essere così simili allo storico duo. Quest’ultimo riesce perfettamente a incanalarsi dentro un concetto di amore sano che riesce a fare tutto – nella buona e nella cattiva sorte – sia insieme che individualmente. Spiccano, in mezzo ai drammi quotidiani di Rachel e Ross, per la loro maturità nell’affrontare le cose, per il loro modo di essere complici, vicini e leggeri senza cadere nella superficialità o nel dramma di un rapporto estremo. Loro hanno trovato quell’equilibrio che i creatori di How I Met Your Mother hanno cercato in tutti i modi di rifilare ai due protagonisti estremizzando un rapporto che poteva essere impeccabile.
Marshall e Lily mi hanno spaventata perché mi hanno fatto vivere, per un momento, una relazione totalizzante. Forse – se fossero loro a rapportarsi a me – sarebbero loro a spaventarsi. Punti di vista. È tutta una questione di punti di vista.