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Robin Scherbatsky partecipa a Sanremo 2023 con “Benvenuti al Centro Commerciale”

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La settimana più attesa dell’anno è appena cominciata. Sanremo giunge alla sua settantatreesima edizione. Il Festival è ormai parte del dna italiano, proprio come le polemiche che ogni anno fanno parte integrante del fascino sanremese. C’è chi si vanta di non guardarlo mai, chi non aspetta altro, e chi si vanta di non guardarlo ma sotto sotto non aspetta altro. Dall’anno scorso ci si è messo anche il Fantasanremo con la possibiltà di formare delle squadre con tanto di capitani, alla volta del trash. Ecco perchè abbiamo pensato di cavalcare l’onda a modo nostro, immaginando la nostra squadra sanremese del cuore, capitanata da una delle più grandi star del pop seriale: Robin Scherbatsky direttamente da How I Met Your Mother.

Sappiamo tutti che Robin è approdata in America con il sogno di diventare una famosa giornalista. Il suo aspetto raffinato e posato, tuttavia, nasconde una personalità esplosiva e per niente scontata.

Nel corso di How I Met Your Mother abbiamo la possibiltà di scoprire tanti lati inediti di Robin Scherbatsky. Sappiamo che non è posata e raffinata quanto sembra, soprattutto se in televisione trasmettono una partita di hockey sul ghiaccio, o se ci sono sigari e rum in giro.

Tuttavia, nessun segreto è al sicuro se Barney Stinson è nei paraggi. Emigrando dal Canada agli Stati Uniti d’America, Robin pensava di proteggere il suo grande segreto: il suo passato musicale. In tempi non sospetti, infatti, la giovane Robin Scherbatsky aveva scalato le classifiche canadesi a suon di pop e Let’s Go to The Mall, uno dei momenti musicali più alti di How I Met your Mother, giocandosela solo con l’iconico Nothin’ Suits Me Like a Suit.

Tralasciando per un attimo il fatto che Barney Stinson, con i suoi completi sartoriali, sarebbe un ottimo presentatore di Sanremo al fianco del buon Amadeus. Da “How I Met Your Mother” a “How I Met Your Vessicchio” è un attimo.

How I Met Your Mother (640x360)
How I Met Your Mother (640×360)

Abbiamo capito che tutta la ciurma di How I Met Your Mother ben si integrerebbe nel contesto Sanremese (con Marshal e Lily che interpretano noi spettatori medi entusiasti e armati di pop corn), ma ora vi spieghiamo perchè Robin Scherbatsky aka Robin Sparkles sarebbe la vera star. Ovviamente al nostro fianco c’è come sempre la nostra amica Ironia, compagna fedele di mille folli avventure.

Se Robin Scherbatsky si fosse trasferita in Italia si sarebbe appassionata sin da subito alla manifestazione canora, non tanto per il suo passato da pop star, ma perchè Sanremo è Sanremo e questo basta e avanza. Robin Scherbatsky è la classica tipa che finge di interessarsi al Festival solo da un punto di vista professionale: ce la vedo seduta al solito bar con il solito Aperol Spritz che, parlando di Sanremo, fa finta di ambire solo la sala stampa dell’Ariston. Un occhio attento, tuttavia, noterebbe subito una scintilla anomala nei suoi occhi.

Quale occhio più attento di Ted Mosby, pischelletto de Roma Nord con la passione per l’architettura. Una volta scoperto il passato da pop star di Robin, contattare Amadeus diventa un gioco da ragazzi per uno in grado di dire Ti amo al primo appuntamento, e di rubare un corno blu francese dalla parete di un locale. Inutile dire che il tentativo di convincimento di Ted verso Amadeus è culminato in un ordine restrittivo e una denuncia per stalking. Per fortuna Robin Scherbatsky ha anche altri amici, tipo Barney Stinson, a cui sono bastate un paio di telefonate e una chiacchierata con Giovanna per far entrare Robin Sparkles nel listone ambitissimo dei Big di Sanremo.

Tutto bellissimo, fin quando la notizia non è giunta alle orecchie di Robin stessa, la quale è riuscita a metabolizzare la cosa sopo dopo tre lattine di Tantrum (e How I Met Your Mother ci ha insegnato gli effetti del Tantrum).

How I Met Your Mother (640×366)

Il suo sogno nel cassetto si stava finalmente realizzando, Benvenuti al Centro Commerciale (versione italiana della sua hit canadese) l’avrebbe portata sul palco dell’Ariston circondata dall’orchestra (alla quale avrebbe fornito degli strumenti rigorosamente blu).

I suoi follower sui social lievitarono in modo esponenziale, i giornali la chiamavano a ogni ora, questa volta non per chiederle di girare un servizio del tipo “Manuè, la capra che ha sconvolto il web” ma per chiederle qualche intervista esclusiva. In fondo il pubblico italiano non si è troppo scandalizzato del fatto che tra i big figurasse un nome per loro scosciuto, d’altronde non è una cosa che succede ogni anno?!

Robin stava finalmente vivendo il sogno della sua vita: la famosa scalinata, il teatro gremito, giornalisti, fan, parrucchieri, Zia Mara la domenica. Tutto bellissimo fin quando qualcosa interruppe la sua avvincente fiaba.

Finalmente sentiva le luci della ribalta puntate su di lei, come quando era solo una ragazzina canadese con i capelli biondi e costumisti poco affidabili. L’unica cosa con cui non aveva fatto i conti era la stampa italiana. Per la stampa italiana Sanremo significa click facili, cittadini indinniati!!!1!1 e addicted del FantaSanremo. Se necessario la stampa italiana sarebbe in grado di scoprire addirittura il lavoro di Barney Stinson, figuriamoci il passato di un Big a Sanremo.

Ormai è tradizione che ogni anno almeno un cantante in gara deve rischiare di essere squalificato prima dell’inizio della rassegna. Molto spesso si tratta di falsi allarmi che si riducono a un paio di articoli clickbait e poi tutti si dimenticano di tutto (tranne Francesca Michielin che ancora bacchetta Fedez). In questo caso non possiamo dire lo stesso: un giornalista impiccione ha scoperto ben presto la versione canadese di Benvenuti al Centro Commerciale, rendendo Amadeus più furioso di una qualsiasi puntata de L’Eredità in cui il concorrente risponde “per me è la cipolla”.

La carriera di Robin Scherbatsky a Sanremo è durata meno della seconda vita da vampiro di Bree Tanner nella saga di Twilight. In fondo che Sanremo sarebbe senza scandali e plagi, e che Robin Scherbatsky sarebbe senza una sana dose di sfiga marcia. Anche se, dopo aver provato le luci della fama italiana, la stessa Robin ha capito che, in fondo, non c’è niente di meglio del solito Spritz, al solito bar, con i soliti amici. Tra l’altro gira voce che Baby K l’abbia già contattata per scrivere insieme il prossimo tormentone estivo.