L’ultima stagione di How I Met Your Mother è stata in assoluto la più chiacchierata. Dopo che la CBS ha mandato in onda uno dei finali più divisivi nella storia delle serie tv, il pubblico è esploso, e ancora oggi continuiamo a parlare della fine di una delle dramedy più iconiche del panorama televisivo contemporaneo.
Nonostante siano passati sei anni dalla messa in onda di quel controverso doppio episodio che ha lasciato tutti – nel bene o nel male – a bocca aperta, il dibattito è ancora in corso e il pubblico è ben lontano dal mettersi d’accordo sul destino dei protagonisti di How I Met Your Mother, in particolare su quello che gli autori hanno riservato a Ted. Oltre agli episodi conclusivi, però, l’ultima stagione è stata più in generale una delle meno gradite dal pubblico (come vi abbiamo detto in quest’articolo).
Ci siamo chiesti, quindi, se il problema sia da imputare all’impostazione data dagli autori.
La nona e ultima stagione di How I Met Your Mother, infatti, si svolge nell’arco di un solo weekend, quello che precede il matrimonio di Barney e Robin. Una scelta singolare che molti spettatori non hanno gradito e che, per certi versi, rende l’ultima stagione un po’ più lenta rispetto alle precedenti. Il fatto che venti episodi siano spalmati in un arco di tempo tanto ristretto, in effetti, porta con sé inevitabilmente anche la presenza di qualche episodio filler che non è piaciuta a tutti, dato che gli autori hanno messo molta carne al fuoco tra la fine dell’ottava stagione e l’inizio della nona: la partenza per l’Italia di Marshall e Lily, la nomina a giudice di Marshall, il trasferimento di Ted a Chicago e il fatidico matrimonio, per non parlare della comparsa della mamma.
Una critica che molti fanno alla stagione conclusiva, infatti, è di essersi incentrata troppo sul matrimonio di Barney e Robin (un matrimonio che poi termina senza troppe spiegazioni e in pochi minuti nel primo dei due episodi finali) a scapito di altri personaggi e altre dinamiche, fatta eccezione per il rapporto tra Marshall e Lily. In particolare, moltissimi non hanno apprezzato il pochissimo screen time dedicato alla mamma: l’abbiamo aspettata per nove stagioni per poi averne solamente un piccolo assaggio. Ed è innegabile che la scelta di concentrarsi sul weekend del matrimonio di Barney e Robin, seppure si tratti di tre giorni in cui capita davvero di tutto, abbia reso più difficile dare spazio a Tracy, che ancora non conosceva la maggior parte dei personaggi.
Ma quindi, il vero problema dell’ultima stagione di How I Met Your Mother è il fatto che si sia svolta in un unico weekend? Sì e no.
La nona stagione ha decisamente i suoi difetti, ma l’errore più grande è stata la scelta di combinare una stagione che si svolge nell’arco di un weekend e un season finale che copre decenni delle vite dei protagonisti. Molte delle critiche mosse alla scelta di concentrare tutta la stagione nei tre giorni che precedono il matrimonio di Barney e Robin sono fondate, ma le problematiche che mettono in luce sono tali perché il finale è stato troppo frettoloso. Perché concentrarsi solo su tre giorni se poi dovevano succedere così tante cose per arrivare alla scena finale del corno blu francese?
Se la serie si fosse conclusa con il matrimonio di Ted e Tracy, ad esempio, come vuole il finale alternativo, forse in molti non avrebbero lamentato la scarsa presenza di quest’ultima sullo schermo. Un po’ perché quando facciamo la sua conoscenza, in realtà, la conosciamo già grazie ai dettagli che Ted dissemina nel corso del suo racconto, un po’ perché la serie non è mai stata incentrata su di lei, ma sul percorso, sia emotivo che di vita, che Ted fa per arrivare a incontrarla.
La nona stagione di How I Met Your Mother, forse influenzata dal suo protagonista, ha avuto qualche problema di tempistiche.
Gli autori dovevano fare una scelta più coerente nella struttura della serie, equilibrando meglio il corpo e il finale. È naturale che uno svolgimento così lento e che si concentra in un lasso di tempo molto breve porti a condensare tantissime informazioni sul finale, soprattutto se gli autori avevano in mente fin dall’inizio della stagione la conclusione che hanno poi mandato in onda. E, allo stesso tempo, è naturale che un finale tanto ricco e movimentato porti gli spettatori a soffrire uno svolgimento più diluito e a chiedersi perché non si sia deciso di togliere un po’ di spazio al weekend del matrimonio per darlo agli eventi che si susseguono nel doppio episodio conclusivo.
L’ultima stagione di How I Met Your Mother è un cane che si morde la coda. È difficile giudicare finale e svolgimento separatamente, poiché s’influenzano a vicenda, determinando la percezione che lo spettatore ha dell’uno e dell’altro. In conclusione potremmo dire che sì, How I Met Your Mother sarebbe stata più bella se non fosse stata ambientata in un solo weekend, ma non perché di per sé questa sia stata una scelta sbagliata, lo è stata nell’ottica del finale che gli autori hanno deciso di dare alla storia.
Volente o nolente il series finale (qui potete scoprire come la pensiamo noi al riguardo) viene sempre tirato in mezzo e, secondo noi, è un po’ difficile parlare dell’ultima stagione della sitcom targata CBS senza tenerlo in considerazione. È sicuramente un peccato che gli autori abbiano deciso di gestire i tempi in questo modo, ma anche se il lungo weekend della nona stagione è riuscito comunque a raccontarci ancora molto e a farci riflettere come ha sempre fatto, si poteva fare di più. Si potevano accorciare alcuni tempi per allungarne altri e dare tempo alle novità di essere assimilate: perché se è vero che la vita è imprevedibile, è anche vero che i cambiamenti sono pillole che richiedono tempo per essere buttate giù.