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How I Met Your Mother: il viaggio nella nostra angoscia di telespettatori

How I Met Your Mother
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How I Met Your Mother è così. In un momento sei seduto al MACLAREN’S con i tuoi amici e una birra, e in un altro momento sei al matrimonio dell’amico che avevi seduto accanto al tavolo della birra, e in mano tieni lo champagne. Un giorno sei nella solita casa di ritrovo della tua comitiva, e in un altro giorno la vedi vuota. I posti, le cose, le abitudini: sono la rappresentazione oggettiva dei nostri rifugi, delle nostre leggerezze. Ma quando le cose cambiano, le case si svuotano e il bar di sempre diventa un posto raro in cui trovarsi allora capisci che hai fatto un passo avanti verso il cambiamento. Verso il futuro.

Comprendi che la fedeltà dell’incontro delle 22:00 di fronte a una birra non te la garantirà più nessuno, neanche tu stesso, perché il giorno dopo avrai altro da fare, perché dovrai lavorare, perché avrai degli impegni. Comprendi che l’amico di sempre forse dovrai rivederlo tra una settimana perché casa sua – che prima era sempre aperta e anche un po’ tua – adesso non c’è più e dovrai avvisare se vorrai passare, niente improvvisate: ha una casa più lontana, ha una vita da costruire, delle responsabilità. E anche tu, adesso, devi continuare a costruire e anche se la cosa ti fa paura, poi ti abitui anche a questo. Perché il cambiamento non è altro che un nuovo presente in cui abitare: questo è il finale di How I Met Your Mother.

Un epilogo fatto di malinconia, un arrivederci indefinito e un calibro di emozioni che ci tormentano.

How I Met Your Mother

Era necessario che le cose cambiassero nella vita dei protagonisti, era obbligatorio che tutti facessero un passo avanti verso il futuro e tutto quello che spesso avevano ignorato. La serie a un certo punto li costringe a venire a patti con la realtà, ma lo fa delicatamente. Piano piano inizia a proporgli nuovi posti in cui andare – facendogli scoprire che non avevano più bisogno del  MACLAREN’S – e nuove case in cui abitare. Soltanto mettendoli alle strette si sono lasciati andare allo stile di vita della fine dei trent’anni, e così facendo sono arrivati di fronte al bivio mantenendo la loro integrità. Il percorso per arrivare a questo è stato lento ma sempre ricercato: poche sono le puntate in cui non si interrogano sul futuro o non si chiedono chi saranno domani. Loro il futuro l’hanno bramato, e una volta arrivato si sono dimostrati pronti. Ma i cambiamenti hanno fatto più paura al telespettatore, che a loro. Passo dopo passo ci siamo dovuti abituare anche noi alle nuove vicende, alle loro nuove responsabilità. E il cammino che viene proposto non fa altro che avvelenarci di ansia.

Nella realtà dei fatti vedere How I Met Your Mother si dimostra più complicato con il passare delle stagioni perché la corsa verso la maturità che continuano a fare ci fa sentire rincorsi, ci fa interrogare su un futuro che spesso ignoriamo. Per alcuni il futuro non è un tempo che esiste, non è importante. Altri ne fanno il fulcro dei propri giorni. E per ogni persona di queste due categorie ogni puntata è deleteria allo stesso modo: i negazionisti del domani non comprendono, e invece gli altri comprendono perfettamente. E le due cose fanno male allo stesso modo a entrambi. Forse la puntata chiave che apre le porte del futuro è quella che mette in scena l’illusione di Lily di essere incinta: in quel momento tutti si fanno prendere dal panico e la loro tranquillità rispetto al domani viene a mancare, perché per quanto bramato – il futuro – non era ancora arrivato. Potevano idealizzarlo ancora un po’, ripararsi dietro alle loro speranze di costruire qualcosa di grande. Ma ormai era arrivata la prima prova tangibile della loro crescita, e questo li ha spaventati. Si sono sentiti tutti in dovere di fare qualcosa di grande, un gesto che potesse dargli il giusto segnale che stessero facendo bene e che nonostante tutto erano pronti a vivere un nuovo capitolo.

Ovviamente, come saprete, la gravidanza di Lily in quel momento non era reale ma ha avuto comunque un ruolo fondamentale: grazie a questo sono riusciti a fare una prova generale di tutto quello che li attende, e hanno compreso che quando arriverà saranno pronti.

How I Met Your Mother

Ma gli occhi di chi vede tutto questo dallo schermo sono diversi, e spesso malinconici. La corsa frenetica verso la fine dei trent’anni ci rende irrequieti a tal punto da tormentare sia la nostra tranquillità rispetto al domani, sia la nostra ipotetica paura di questo. Smuove entrambi. Ci sveglia da un sonno tranquillo e ci butta in una realtà che prima o poi dobbiamo affrontare tutti, e ci fa comprendere che probabilmente la casa da cui stiamo vedendo la serie non sarà la stessa tra qualche anno, e il bar in cui andremo sabato tra qualche anno sarà solo un posto in cui passeremo davanti per andare dal commercialista. E nel finale di stagione le cose cambiano davvero per tutti facendoci fare i conti con alcune preoccupazioni che speriamo non si avverino mai. Perché How I Met Your Mother parla di cose tristi e mastodontiche che si appropriano del nostro terreno fertile di speranze e ne fanno il loro campo minato.

Possiamo sempre schiacciare il tasto replay della prima puntata e rivivere la leggerezza, ma poi sarà difficile interrompere e così facendo ci ritroveremo ancora nel loro domani. Un circolo vizioso da cui non sarà semplice uscire e che ci condurrà ancora lontani dal MACLAREN’S, ancora lontani da casa di Ted.

Quello che forse ha fatto più male è stato l’allontanamento di Robin dal gruppo: scoprire come le situazioni, le responsabilità e le ambizioni possano portarci lontano fino a redimerci in una dimensione creata solo da noi ci ha fatto chiedere a cosa siamo disposti davvero per crescere e fare il grande passo. E mentre sei fermo a guardare come le cose riescano a fare il gran salto nella serie, ti ritrovi a chiedere la stessa grazia, la stessa delicatezza che hanno avuto loro. Cerchi di fermare il tempo per riuscire a fare qualcosa di grande che dia il benvenuto al futuro, qualcosa che riesca a salvartelo. Ma a volte non succede niente, e mentre davanti allo schermo tutti si destreggiano per un domani in cui lo show li sta accompagnando tu ti chiedi se riuscirai a star bene almeno nelle prossime 24 ore. Il tuo futuro intanto ha questo tempo determinato perché non sei dentro una Serie Tv e quella che hai davanti – cibandosi di tristezza – cerca di convincerti che tutto andrà bene. Ma non è così semplice, e quello che hai visto ti ha lasciato in più una tormentata angoscia.

Si, How I Met Your Mother ci ha fatto ridere. Se vogliamo un po’ di leggerezza andrà bene. Ma attenti alla puntata che scegliete: se prendete quella sbagliata – e non sono poche – le opzioni saranno due: potreste sentirvi gasati e pronti al domani, oppure terribilmente inadeguati, pieni di angoscia e colmi di malinconie inessenziali.

Un po’ come mi sono sentita io di fronte al finale, insomma: disperatamente incantata.

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