How I Met Your Mother come le altre Serie Tv, di qualunque genere esse siano, ritagliano sempre dentro di loro uno spazio in cui parlare d’amore come se fosse qualcosa di inevitabile, lasciando trasparire l’idea che uno show senza una storia d’amore sia considerabile incompleto. A volte l’amore è solo un contorno, altre volte diventa il punto principale della trama, ma in ogni caso questa sembra essere sempre la stessa: protagonisti impegnati a vivere momenti logoranti basati sul concetto di amore impossibile.
Sembra assurdo ma è così: le Serie Tv hanno un concetto d’amore malsano.
Prendiamo in esempio queste tre comedy: How I Met Your Mother, New Girl, Friends. Tra le tante cose in comune, la prima che salta all’occhio è l’amore turbato, impossibile e difficile che i protagonisti vivono. Jess e Nick, Ross e Rachel, Ted e Robin per vivere il loro rapporto sulla base della semplicità dell’amore impiegano l’esatta durata dello show arrivando alla fine della stagione per fare un passo verso l’altro. Amori che alla base potrebbero essere semplici, un po’ come quello di Monica e Chandler, ma che, vertendo sulla vita dei protagonisti, diventano complicati e logoranti. Le Serie Tv continuano ogni giorno a ingozzarci di storie di grandi gesti, di corse in aeroporto, di treni fermati, di gente che applaude davanti alla teatralità dell’amore, lasciandoci così il vuoto della semplicità. La semplicità dell’amore è qualcosa che gli autori hanno sottovalutato nella convizione che una relazione, per essere avvincente, debba essere tormentata.
Forse sarebbe il caso di smetterla di osannare Ross e Rachel come l’amore che ha vinto dopo tradimenti, delusioni, sconfitte e lacrime, di non crearne un’imitazione nella nostra vita reale, di non avere loro come modello. Sarebbe il caso di guardare oltre, di guardare Monica e Chandler che, nonostante apparenti diversità e qualche discussione, sono rimasti comunque sempre insieme senza fare melodrammi e gesti teatrali.
How I Met Your Mother ha un concetto d’amore devastante, insano. Ted è innamorato di Robin per la durata di nove lunghe stagioni e i due riescono a stare insieme (almeno è ciò che si presagisce) soltanto alla fine dell’ultima puntata del season finale. Ted nel frattempo ha avuto altre donne, ha sposato la madre dei suoi figli, ha affrontato il lutto. Eroico, emozionante, un amore senza limiti che supera tutto, un epilogo che soddisfa la nostra sete di lieto fine, ma che lascia l’amaro in bocca quando finisce la puntata. Inevitabilmente le nostre aspettative sull’amore si sono alzate: adesso Robin e Ted stanno di nuovo insieme e How I Met Your Mother ha appena lanciato un messaggio nelle nostre vite, ci ha voluto dimostrare che l’amore difficile, anche se sembra impossibile, alla fine vince. E poco importa se ci siamo presi tonnellate di delusioni, dobbiamo perdonare perchè nulla è più importante dell’amore che trionfa.
Un concetto nobile ma che in realtà appare come un bacio perugina con una scritta banale: ecco cosa è il finale di queste serie, ecco cosa sono i due protagonisti.
Nick e Jess sono un altro esempio di amore malsano, e non venitemi a parlare di coraggio o di amore impossibile: i due protagonisti si sono innamorati dell’altro fin dal primo momento e soltanto nella seconda stagione scoprono di riuscire a stare insieme, e fin qui tutto bene. Il vero dramma accade dopo, quando dopo la loro separazione si innesca tra i due quel rapporto che non si può coltivare, ma neanche chiudere. I due vanno avanti con altre relazioni, serie e non, e Jess aiuta perfino Nick, che sembra ormai averla dimenticata, nella sua relazione con Reagan. Finchè (improvvisamente) Schmidt nella sesta stagione parla a cuore aperto al suo amico Miller, confidandogli come i suoi occhi alla vista di Jess cambino. Ed è li che accade il surreale: proprio come in How I Met Your Mother, Nick si alza e corre verso Jess per dichiararsi, ma fino a quel momento sembrava spento, sembrava aver dimenticato la sua amata.
Mi rifiuto di credere che si possa ignorare l’amore che si prova per qualcuno con così tanta indifferenza, con così poca pesantezza. Se ami qualcuno senti dentro di te bruciare qualcosa che non riesci a ignorare, che non puoi ignorare: per questo fatico a credere a questi amori tormentati che arrivano al lieto fine grazie all’ultimo millesimo di secondo delle ultime puntate delle stagioni finali. L’amore è un percorso, non è un attimo.
Il problema principale di tutte queste storie è che manca la costanza del rapporto.
Ogni volta che si stabilisce una specie di tregua tra i personaggi e questi sembrano potersi vivere il loro rapporto, ecco che succede qualcosa che butta via tutto. Per stare insieme in quel momento hanno spezzato i cuori delle persone con cui stavano, hanno affrontato delle delusioni, hanno perdonato cose imperdonabili, hanno scombussolato la loro vita per far funzionare il loro amore. E proprio quando tutto sembra andare bene, basta una virgola fuori posto a metterli in crisi e concretizzare quello di cui hanno sempre avuto paura: il loro amore non funziona.
Ma queste sono Serie Tv e il loro amore non può essere davvero finito, e nonostante le loro scene insieme siano ormai nulle e li vediamo insieme ad altre persone, non ci abituiamo all’idea che tutto possa essere giunto al termine. E abbiamo ragione, e nulla può smentirci perchè fino all’ultimo secondo dell’ultima puntata qualcosa di teatrale può succedere. Ed eccoli li i protagonisti, insieme finalmente dopo infiniti momenti di buio.
E’ curioso che i finali di stagione che segnano la fine della serie combacino sempre con il trionfo dell’amore, forse perchè dopo gli autori non saprebbero più cosa raccontare, forse perchè è più difficile raccontare la parte bella, semplice dell’amore, riempire una scena senza nessun grande gesto se non quotidianità rispetto a due innamorati che giocano a rincorrersi.
La verità è che si parla troppo di amore folle, ma a volte l’amore sa essere felice, semplice, normale.
Potremmo definire l’80% delle love story delle varie serie forzate. Se immaginassimo tante di quelle coppie nella vita reale, vedremmo probabilmente due persone che capiscono di non esser fatti per stare insieme prendere due strade completamente diverse, arrendersi a questo amore impossibile, smettere di torturarsi. Ma quella non è la vita reale: i protagonisti s’improvvisano crocerossine che cercano di salvare l’altro, e la cosa assurda è che alla fine, per lo più, ci riescono anche. Vedi una coppia di persone che si è salvata a vicenda e pensi possa capitare anche a te, pensi che tu possa avere lo stesso epilogo, che questo genere di cose siano possibili, e anche in questo caso l’aspettativa che hai dell’amore si alza portandoti inevitabilmente e crederci. A volte gli amori impossibili funzionano effettivamente anche nella vita reale: complicati, intensi, non necessariamente irrealizzabili, ma bisogna andarci piano. E nelle Serie Tv non si va mai piano in questo senso.
Piedi per terra e un bagaglio reale e cinico accanto sono gli strumenti adatti davanti ad How I Met Your Mother e tutto il resto delle varie comedy: non per smettere di crederci, ma per ricordarci che, alla fine, loro vivono di grandi gesti, e noi di quotidianità.
In conclusione, potrei dire che la parte romantica di tutti noi alla fine della puntata è sazia, ma la parte razionale non comprende questo bisogno esagerato di violentare il concetto d’amore, questa necessità di ridurre i personaggi alla stregua di stracci sul pavimento. Le corse all’aeroporto dovrebbero finire, dovrebbero parlare di un amore che non ti porta a prendere nessun aereo perchè stai bene dove sei, dove nessuno ti mette nelle condizioni di scappare. Un amore che non si preoccupa di tornare perchè non è mai andato via.