Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su How I Met Your Mother
Lily Aldrin è uno dei personaggi principali di How I Met Your Mother ed è anche quello che divide il pubblico tra chi la ama e chi la odia. Su di lei si discute molto, non possiamo dimenticare o perdonarle dei colpi di testa che ci hanno resi infinitamente tristi: alzi la mano chi l’ha detestata quando, due mesi dopo il matrimonio, ha deciso di partire per San Francisco piantando in asso un Marshall distrutto. O quando Ted scopre che Lily, con un test senza senso, quello del portico, ha sabotato tutte le sue relazioni. O ancora, quando si fa licenziare dal capo dell’architetto interpretato da Bryan Cranston perché mette in atto una giustizia tutta sua trattando gli adulti come i bambini dell’asilo in cui lavora. Nonostante le premesse, però, non possiamo negare che Lily Aldrin sia un’ottima amica e confidente, che sia sempre disposta ad ascoltare e consigliare e che, quando commette un errore grossolano, sa come farsi perdonare. Un esempio per tutti: la ragazza cerca l’amica di Robin, Jessica Glitter, credendo che sia stata la giornalista a piantarla in asso perché madre per poi scoprire che è stato l’esatto opposto.
Con questo articolo non vogliamo né spingervi a odiarla o a vederla con occhi diversi, né ad amarla o rivalutarla. Vogliamo solo ricordare dei momenti o portare qualche esempio per dimostrare che, nonostante a volte non vada proprio per il sottile, Lily Aldrin ha ragione. La sua saggezza, la sua lungimiranza e il suo altruismo la portano a essere, quindi, severa ma giusta.
Lily è un’amica solidale, premurosa e sempre pronta ad aiutare gli altri.
Le sue perle di saggezza, sfoderate al momento giusto per aiutare gli amici in difficoltà, la rendono una spalla perfetta per gli altri membri del gruppo. Appartengono sempre a lei lezioni di vita che hanno fatto riflettere anche noi, insegnate e dimostrate con metodologie tutt’altro che convenzionali. Pensiamo ad esempio, all’episodio 5×01 Il Discorso quando i ragazzi scoprono che Barney e Robin si sono avvicinati molto durante l’estate senza definire la natura della loro relazione. Per Lily la situazione è sbagliata e inaccettabile, inevitabilmente qualcuno ne soffrirà, così cerca di costringerli a parlarne. Non ottenendo risultati, perché la coppia non vuole affrontare il discorso, la ragazza decide di passare alle maniere forti: chiude i due amanti in una stanza con la promessa di liberarli solo quando si fossero chiariti. Di conseguenza, i due cercano di imbrogliare il severo secondino fuori dalla porta passandole delle note con delle definizioni che non convincono per nulla l’irremovibile Lily, presa in giro bonariamente o assecondata da Marshall (dobbiamo ancora capirlo). Magari i metodi della ragazza sono un po’ estremi, ma efficaci e utili: anche la coppia è costretta ad ammettere che dare un nome alle cose sia doveroso e necessario.
Lo abbiamo appena dimostrato: spesso Lily Aldrin non va per il sottile e pur di spronare un amico in difficoltà, sa esattamente cosa dire per risultare, appunto, severa ma giusta. “Non puoi progettare la tua vita come un edificio, non funziona così. Devi solo viverla e si progetterà da sola”. Ovviamente il destinatario del discorso motivazionale è il suo grande amico Ted Mosby. E questa non è l’unica occasione in cui è chiamata a dare una strigliata al gruppo. In Robot vs Wrestlers, infatti, dovrà riportare Barney alla realtà ricordandogli che la vita e le situazioni cambiano: è necessario accettare il cambiamento, piuttosto che dare di matto o cercare di ostacolarlo, dato che è uno scoglio necessario per crescere.
Visti gli esempi precedenti, non possiamo che ammetterlo: Lily è una donna forte e risoluta a cui non si può nascondere nulla. Con il cavallo di battaglia tipico di una Aldrin curiosa e indagatrice “Dov’è la pupù?” ha incastrato i ragazzi del gruppo uno a uno per poi fare loro, a turno, una bella ramanzina. Colui che usufruirà di più della pazienza e della saggezza della newyorkese è sicuramente Ted. 9X23 Last Forever: L’architetto vuole lasciare New York dopo il matrimonio di Barney e Robin a cui partecipa con il cuore spezzato. A conoscere le reali motivazioni della partenza di Ted è solo Lily che trova, tra le altre cose, la lista di ciò a cui il ragazzo è intenzionato a dire addio. È così che la ragazza si sentirà in dovere di entrare a gamba tesa nella psiche di Mosby per fargli capire cosa dovrebbe e non dovrebbe fare: “Hai scritto tutte queste cose a cui dire addio, ma molte di loro sono cose buone. Perché non dire addio alle cose brutte? Dì addio a tutte le volte che ti sei sentito perso, a tutte le volte che è stato un no invece che un sì, a tutti i graffi e lividi, a tutto il dolore”. D’altronde, come darle torto. E sempre a proposito di Ted, non possiamo dimenticare il suo periodo folle. O meglio, il periodo più folle del solito. Siccome il ragazzo ha bisogno di trovare un senso alla sua vita, in attesa di incontrare la futura signora Mosby per cui porta avanti una ricerca spasmodica, compra una casa fatiscente cogliendo tutti alla sprovvista. Ovviamente, per quanto sorpresi, gli altri membri del gruppo lasciano a Lily l’onore di far rinsavire l’architetto inguaribile romantico: “Non puoi semplicemente saltare dove pensi che dovrebbe essere la tua vita. Non funziona così”.
Ne ha una per tutti, lo abbiamo già sostenuto, quindi arriva anche il turno dell’eterno latin lover Barney. Nei suoi confronti Lily Aldrin è spesso severa e pungente, ma con questa frase a effetto sembrerebbe essersi superata: “Hai quarant’anni e hai un Playbook. Questa è la parte triste”. Beh, per quanto abbiamo amato Barney Stinson e le sue trovate, Lily ha ragione, sarebbe ora di darci un taglio.
Non pensiamo però che Lily Aldrin sia severa e giusta solo con gli altri.
Alla fine della prima stagione parla con Ted, ma in realtà il discorso che fa ad alta voce è più per se stessa che per l’interlocutore. Lei e Marshall stanno organizzando il matrimonio, ma nel mentre Lily viene presa dal panico e fa domanda per una borsa di studio in ambito artistico a San Francisco (all’insaputa del futuro marito). Il suo piano ha un intoppo pratico, quindi chiede aiuto a Ted che ascolta lo sfogo: “Ok, sì, è un errore. So che è un errore, ma ci sono alcune cose nella vita che non sai se siano un errore, perché l’unico modo per saperlo davvero è commettere un errore e guardarsi indietro e dire ‘sì, era un errore’. Quindi, in realtà, l’errore più grande sarebbe quello di non commettere l’errore perché passeresti la vita senza sapere davvero se qualcosa è un errore o meno”. Per quanto il pensiero sia contorto e la parola errore ripetuta in maniera esasperante, la ragazza ha ragione. È un monito quello che ricorda a se stessa e agli altri: meglio vivere e rischiare che non fare nulla per paura di fallire. Probabilmente, come in altre occasioni, ci sono modi diversi per dire le cose, ma noi apprezziamo Lily anche per la sua schiettezza.
Lily non dà solo amicizia incondizionata: alle volte, a torto o a ragione, la pretende. Ci spieghiamo meglio: per quanto potremmo non condividere, la Aldrin crede negli assoluti. Le cose sono bianche o nere, non esistono sfumature. Robin lo impara a sue spese dovendo scegliere per chi parteggiare in una discussione seria tra i coniugi. A Marshall viene offerto un posto da giudice a New York, quindi la famiglia non può partire per Roma dando priorità al sogno di Lily. Lei, sentendosi tradita, anche se noi la vediamo magari come un’egoista, chiede un consiglio alla sua migliore amica. Robin, che si sta schierando a favore di Marshall, perché la soluzione è oggettivamente più concreta e sicura a livello economico, prende una bella sgridata da Lily: “Non mi serve l’oggettività. Sei la mia migliore amica, ho bisogno del tuo supporto”.
Quindi, Lily è un personaggio particolare, ricco di sfumature che permettono allo spettatore di apprezzarla a volte più a volte meno a seconda delle scelte e delle situazioni. Ma, insomma, nessuno è perfetto. Però non possiamo negare che la piccola newyorkese tutto pepe sia il collante del gruppo, sia la più saggia, anche la più estroversa e folle e che tutti meriteremmo un’amica così: qualcuno che al momento giusto ci scuota anche se in maniera brusca.