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La Classifica delle 6 stagioni di How to Get Away with Murder dalla peggiore alla migliore

How to Get Away with Murder

5) L’ultima stagione, purtroppo, ha deluso più di quelle centrali

Il finale di How To Get Away With Murder

La sesta e ultima stagione dello show è andato in onda tra il 2019 e il 2020, concludendo la serie dopo sei anni di misteri, omicidi e cavilli legali. Come tutte le stagioni precedenti, anche questa segue una narrazione non lineare, alternando presente e flashforward per costruire tensione. Tuttavia, nonostante alcune ottime interpretazioni e momenti drammatici, la stagione ha ricevuto critiche contrastanti, sia per l’esecuzione della trama che per alcune scelte narrative affrettate. Di fatto, essendo la stagione finale, ci si aspettava una conclusione esaustiva per ogni personaggio e mistero irrisolto. Invece, molti archi narrativi sono stati risolti troppo rapidamente e senza il tempo necessario per svilupparli appieno.

Il destino di alcuni personaggi, come quello di Bonnie, è trattato con troppa superficialità; il mistero di Laurel viene risolto troppo facilmente e senza una vera spiegazione su come sia riuscita a sfuggire al pericolo. Poi, il colpo di scena su Frank come figlio di Sam e Hannah Keating arriva all’ultimo momento e sembra più un tentativo forzato di aggiungere dramma piuttosto che una rivelazione ben costruita. Tuttavia, uno degli aspetti più criticati è stato l’omicidio di Asher Millstone, avvenuto nella prima metà della stagione. Il suo personaggio, infatti, aveva avuto una grande evoluzione nel corso della serie, e il suo omicidio sembrava più una scelta arbitraria per creare shock che un evento realmente significativo per la trama. E il fatto che l’assassino sia un personaggio secondario, l’agente dell’FBI Pollock, ha reso la sua morte meno impattante.

Anche le morti di Bonnie e Frank sul finale non sono state accolte bene dai fan

Dopo tutto ciò che hanno passato, vederli morire in maniera così improvvisa e tragica ha lasciato l’amaro in bocca a molti spettatori… dando la sensazione che la serie avesse deciso di sacrificare personaggi amati solo per rendere il finale più drammatico. Infine, uno degli elementi più attesi era il processo finale di Annalise (ecco i processi più appassionanti delle serie), ma molti lo hanno trovato anticlimatico. Difatti, nonostante la tensione costruita attorno alle testimonianze di Michaela e Connor contro Annalise, la risoluzione del caso arriva in modo quasi troppo superficiale e prevedibile. Tanto che la rivelazione che il flashforward di Annalise anziana fosse in realtà un funerale immaginario è stato considerato, da alcuni, un espediente narrativo inutile e fuorviante.

Se da un lato il monologo conclusivo dell’avvocata è stato un momento straordinario grazie alla performance della Davis, dall’altro, il suo destino troppo aperto a interpretazioni, ha diviso i fan. Passando poi al finale, possiamo asserire che è stato uno degli aspetti più discussi di How to Get Away with Murder. Di fatto, le svolte esistenziali di Connor, Michaela e Oliver risultano controverse sotti vari punti vista, mentre l’ultima scena con Annalise e Wes (o Christopher?) non può che lasciare perplessi. Tanto che la decisione di mostrare un Wes adulto, non solo risulta poco chiara, ma anche ingannevole ai fini della comprensione dell’intera l’opera.

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