Ci siamo: il momento da noi tanto atteso è finalmente giunto.
Il gran finale della terza stagione di How To Get Away With Murder ci ha svelato
il misterioso assassino di Wes.
E io così
Prima di partire con considerazioni, farneticazioni, esclamazioni etc. etc, facciamo un breve sunto della scorsa puntata (per quella dettagliata, cliccate qui).
Annalise ha ammesso che l’unica mossa da fare era dichiarare guerra aperta all’ufficio del procuratore; la Atwood ha ammesso di aver manipolato le prove, scagionando Nate; Connor ha ammesso di essere stato in casa di Annalise la notte dell’incendio, e di aver visto Wes svenuto quasi morto; il preside Hargrove ha ammesso di essere la talpa che spifferava i segreti della prof. all’accusa; Laurel ha ammesso di essere così arrabbiata per la morte di Wes da non vedere le cose con la dovuta lucidità (bè, lo ha biascicato a modo suo, diciamo); e tante tante ammissioni varie ed eventuali ci hanno portato qui.
Andiamo veloci veloci questa volta! Così possiamo commentare questo MERAVIGLIOSO finale How To Get Away With Murder finché ancora ci batte forte il cuore!
Il primo episodio We made a terrible mistake si concentra giustamente, su Connor. I primi minuti lo vedono correre come un forsennato per strada, immerso in atroci pensieri di morte, senso di colpa, frustrazione. Quando si ferma sul ciglio del marciapiede fissando un autobus in arrivo, ho pensato al peggio.
Annalise continua ad andare ai suoi gruppi di sostegno, e vediamo che i volti e le voci che hanno accompagnato Connor verso l’oblio erano i compagni di Annalise, che si lamentavano delle loro vite mentre lei urlava loro contro di rimboccarsi le maniche e cercare di cambiarle.
Oliver prega il fidanzato di raccontare a tutto il gruppo ciò che gli ha confessato, ma lui non cede. Ha paura di non essere creduto. E tra pochi minuti ne avremo la conferma. In effetti, la sua spiegazione sembra un po’ campata per aria: ha visto il corpo di Wes svenuto, gli ha praticato un massaggio cardiaco – forse rompendogli le costole – ed è scappato quando ha sentito puzza di gas. Non ha chiamato i soccorsi perché non aveva il cellulare, e usare il fisso gli è passato di mente.
Cerchiamo di metterci nei suoi panni però, povero cucciolo sociopatico.
Ok che Wes non gli stava simpatico, ma lasciarlo morire per liberarsi di lui mi sembra eccessivo. In effetti, sono propensa a credere che, data la sua inclinazione per il panico, si sia sentito sopraffatto e sia scappato senza pensarci. E non ha detto niente a nessuno perché sapeva quanto ridicola fosse la sua storia.
Dopo una lunga confessione/scambio di accuse tra lui e Annalise, sembra che la donna gli creda, a patto che il ragazzo faccia lo stesso. Non può continuare a tagliare tutti fuori e non fidarsi di nessuno come un bambino terrorizzato. È ora di crescere. Annalise prega i Keating rimasti di fare lo stesso, altrimenti avranno sulla loro coscienza un’altra morte.
Ora si devono dare una mossa per tirare Annalise fuori dai casini. Non sarà Connor a testimoniare, ma Laurel, cosa che non si rivelerà una mossa vincente. Racconta la storia di Connor come se l’avesse fatta lei, ma quel diavolo di procuratore le ha tirato un brutto scherzo. Non è la prima volta che Laurel spergiura in aula – è già successo da bambina – e questo la rende una testimone inaffidabile.
Male, ma non malissimo.
Sarà per il senso di colpa, sarà per lo schiaffo all’autostima avuto da Annalise, che Connor decide di seguire l’idea originale e andare a spiattellare tutto a Denver. Lo segue nel suo ufficio dopo la sentenza, e mentre l’uomo è fuori a preparare i documenti per l’immunità, lo chiamano i Keating Three e Ollie, pregandolo di non fare ca**ate.
Di nuovo Asher salva tutti, suo malgrado. Chiama a sorpresa il numero privato che avevano trovato sui tabulati della Atwood, aspettandosi i Mahoney… Ma qualcosa suona nell’ufficio dove si trova Connor, in quello di Denver, si. Non fa in tempo a riagganciare che l’uomo entra e lo pesca col telefono in mano.
Annalise e Nate nello stesso momento arrivano alla stessa conclusione, senza bisogno di prove. La donna stava ripensando ai casi passati, a quanta fretta aveva messo al procuratore per chiuderli prima del tempo. Avrà deciso di vendicarsi una volta per tutte.
Piccolo regalo dell’ultimo minuto, torniamo alla sera dell’incendio.
Connor scappa appena in tempo prima che salti in aria la casa, e un uomo parcheggiato lo osserva parlando al telefono con qualcuno.
E noi abbiamo pensato: sarà un sicario dei Mahoney, è vera la teoria di Laurel! Avendo scoperto la vera identità di Wes, l’avranno fatto fuori pagando il procuratore & friends per insabbiare il caso. Come teoria, suona bene, in quanto colpendo Wes ferivi a morte anche Annalise, e sia la potente famiglia che l’accusa avevano dei conti in sospeso con la donna.
Troppo bello per essere vero.
Passiamo alla seconda parte di How To Get Away With Murder, e continuiamo a ingoiare ansia come se non ci fosse domani.
Questo episodio intitolato Wes è un groviglio di azioni ed emozioni che ruotano attorno al ragazzo scomparso. Lo rivediamo con Nate la notte dell’incendio, quando lascia il messaggio – confessione nella segreteria di Annalise, ma non fa in tempo a riattaccare che qualcuno lo afferra da dietro, infilandogli una siringa in gola.
Che sia il tipo losco adocchiato fuori da casa di Annalise, l’abbiamo capito. Ma si vede che è un sicario, o un tuttofare alla Frank, quindi per chi lavora? Non me li vedo i Mahoney – bianchi e milionari – servirsi di un uomo latino. Sembra un cliché, ma la puzza sotto il naso l’avverto da qui. Sarò pazza, ma mica tanto, alla fine…
Dettaglio che non è passato inosservato ai più, e nemmeno a Annalise stessa: Nate è troppo presente. Si sta dando troppo da fare per aiutarla, dopo che le ha ripetutamente detto che per lui la storia era morta e sepolta.
Non solo, l’aveva fatta sentire un verme per tutta una serie di motivi – vabbè, concediamoglielo, in parte giusti, ma c’è modo e modo di dirli – e ora l’accompagna persino all’appuntamento con la vecchia Mahoney come un fidanzato protettivo?
Sono sicura che su questo versante la nuova stagione di How To Get Away With Murder avrà qualcosa da raccontare (nel caso vi siate persa la news sul rinnovo delle perle di Shonda, leggete qui).
Il tranquillo pranzo tra le signore in completo griffato si svolge in pochi secondi, con Annalise che accusa Sylvia di averle rovinato la vita causando l’incidente d’auto in cui ha perso il bambino, e Sylvia l’accusa dell’omicidio del marito e dell’aver incastrato il figlio. E Wes che c’entra in tutto ciò?
Sembra che la signora lo tenesse d’occhio in quanto suo nipote! Si, il padre non era Wallace ma il figlio, Charles! Una bella famiglia di delinquenti, non c’è che dire. Anzi, dovrei dire Christophe, come Wes stesso si era chiamato mentre parlava al telefono con qualcuno di misterioso. Non abbiamo più scoperto niente di quella circostanza, né il vero nome del ragazzo.
Ennesimo mistero. Sarà vero quello che dice la donna? Quando Annalise lo racconta ai ragazzi non sembrano molto inclini a crederle, ma una bella collaborazione tra Denver/Mahoney ci sta tutta!
E intanto Connor è ancora nelle mani del procuratore, ammanettato a un sudicio tavolino, in attesa che gli venga estorta “la verità”. Denver si incontra di nascosto col tuttofare che ha ammazzato Wes!
Il gioco si complica!
Questa cospirazione si sta allargando a macchia d’olio! Il sicario gli consegna il cellulare di Wes prelevato dalla scena del crimine, in modo da ricattare Connor.
E così è stato, ma Connor all’ultimo consegna alla polizia la chiavetta con la copia dei dati di Annalise, sicuro che fosse pulita. E lo è, perché nessuno di loro sa del messaggio che Wes ha lasciato in segreteria dove confessa tutto. Lei lo ha cancellato per non farlo sembrare colpevole, ma, ora come ora, l’ipotesi di incolpare un morto di tutto è quella migliore.
Miss Perfezione Laurel si offende ma Annalise a sto giro sbotta! Era ora!! Ma uno schiaffo su quel broncio mai?! Ok stai soffrendo, ok ti hanno ammazzato il fidanzato di cui ti eri perdutamente innamorata nel giro di due settimane, ok sei incinta, ok vuoi la tua giustizia… ma questo non ti dà il diritto di far impazzire tutti, che non se la cavano proprio benissimo.
Giusto per ricordarlo: se Annalise affonda, tutti i Keating rimasti verranno sbattuti in galera.
Cosa farà quindi la vedova allegra? Vuole affrontare di petto la situazione – leggi, Charles Mahoney – abbordandolo in un locale e poi puntandogli una pistola sulla tempia. Questo con l’aiuto di Michaela e Asher, che (direi per pietà) accettano loro malgrado.
È il momento però di Annalise di affrontare Denver, alla sua maniera: minacciandolo. E la confessione di Wes fa scagionare tutti. E vissero felici e contenti. Si certo, come no. Quanto sarà stata dura per Annalise gettare fango sul suo amato figlioccio, non lo posso nemmeno immaginare.
Intanto finalmente vediamo come si è svolto l’assassinio di Wes, è stato davvero il ragazzo latino a strangolarlo e ad appiccare l’incendio.
Lo scioglimento di questa stagione di How To Get Away With Murder avviene in contemporanea, da diversi punti di vista, cosa che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso degli episodi di questa Serie Tv.
Connor e Ollie, in preda a un attacco di desiderio, stanno per andare a letto, quando Ollie se ne esce con un “vuoi sposarmi?” che lascia Connor con la bocca aperta.
Annalise è andata a un incontro, dove finalmente si lascia andare, sfogando tutti i suoi tormenti e il senso di colpa per aver amato troppo Wes, cosa che lo ha portato in guai sempre più grossi, fino alla morte. Se l’avesse lasciato in pace, non gli sarebbe accaduto nulla. Non sempre il bisogno di proteggere qualcuno è un gesto d’amore.
E sempre parlando di amore, anche Frank è stato rilasciato. A casa di Bonnie le si getta ai piedi implorando perdono, troverò chi ha fatto questo a Wes.
Il piano del trio Laurel – Michaela – Asher sta per prendere una brutta piega, con una Laurel impazzita che esce fuori dal locale con la pistola in tasca, pronta a far fuori sul giovane Mahoney.
La ragazza viene bloccata da un abbraccio di un uomo che le taglia la strada: è Dominick, un amico di famiglia, come lo presenta agli amici.
Peccato che Dominick sia l’esecutore dell’omicidio di Wes. E da qui possiamo pensare solo il peggio. Chi può essere il vero mandante, se non il padre di Laurel, il signor Castillo?
Con il pianto spacca cuore di Annalise e il cervello che gira a mille per il Castillo senior, non posso che darvi appuntamento ad ottobre, con la nuova stagione di How To Get Away With Murder!
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Un saluto agli amici di How to get away with Murder Italia !