Fin dalla sua primissima apparizione nel pilot di How to Get Away with Murder (qui trovate i 10 disagi che solo un vero fan può capire) Michaela Pratt, interpretata dalla talentuosa Aja Naomi King, si è presentata mostrando al pubblico tutti i suoi lati peggiori.
Con l’avanzare delle stagioni abbiamo anche imparato ad amarla, sotto alcuni aspetti, ma di sicuro il nostro disappunto verso altri suoi atteggiamenti è cresciuto esponenzialmente. Iscrittasi alla facoltà di legge per elevarsi dallo status sociale in cui è cresciuta, sarà proprio il suo carattere forte e determinato a farcela amare, ma anche odiare.
Di seguito, ecco 10 motivi che ci hanno portato ad odiare la brillante studentessa di How to Get Away with Murder Michaela Pratt.
L’articolo contiene spoiler sulla serie, quindi sconsigliamo la lettura se dovete ancora recuperare la visione!
1) Ambiziosa, nel senso negativo del termine
Quando Michaela fa la sua prima entrata nella classe di legge della professoressa Keating nella prima stagione di How to Get Away with Murder, chiarisce subito con le sue azioni di non essere disposta a passare inosservata.
Molto più preparata rispetto ai suoi compagni di corso, mette in mostra la sua bravura rispondendo con sicurezza a tutte le domande che la professoressa rivolge alla classe.
Non ci sarebbe niente di male in tutto ciò, se non fosse che l’aria snob, la sufficienza con cui tratta Wes dicendogli che non può sedersi di fianco a lei e quell’irritante tono da so-tutto-io, non aiutano Michaela ad aggiudicarsi il titolo di “personaggio più simpatico di How to Get Away with Murder”.