Qui l’epicità risiede in gran parte nella redenzione e nella scoperta della verità da parte di Capricorn, ancora più forte e sentita se consideriamo che il Cavaliere della decima casa era legato strettamente alla notte della morte di Micene.
La tragedia si mostra lentamente agli occhi di Capricorn: quello di cui lui si faceva un vanto era in realtà la peggiore delle colpe, aver inconsciamente aiutato l’usurpatore Arles contro Lady Isabel.
La parte finale, con la prima morte (?) di uno dei protagonisti (in questo caso Sirio che raggiunge la pienezza del suo cosmo con una scena sublime) rende il tutto solo ancora più devastante.
Quando Capricorn urla
la decima casa sta crollando
e contemporaneamente Sirio urla il suo addio alla missione augurando il suo bene e la sua protezione ai compagni, l’impatto è insieme drammatico e tragico.
Ciliegina sulla torta: andiamo a ricordare che Sirio è l’unico ad avere qualcuno che lo aspetta a casa, Fiore di Luna che piange disperata la sua morte, mentre il suo maestro non può che pronunciare forse le parole più tristi di tutta la serie
VIVERE PER LA GIUSTIZIA e gli altri è BELLO MA… è TRISTE, COME è TRISTE..
Usciamo dalla casa di Capricorn col cuore a pezzi, ma non sappiamo che il punto più alto deve essere ancora toccato
