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I Cesaroni, oggi, avrebbero fatto lo stesso successo di 10 anni fa?

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I Cesaroni, serie italiana di successo, è andata in onda dal 7 settembre 2006 al 19 dicembre 2014.

La fiction racconta le vicende di una famiglia allargata, composta da Giulio (Claudio Amendola) e Lucia (Elena Sofia Ricci), e dei loro figli, avuti nei precedenti matrimoni: Marco, Rudi e Mimmo dalla parte dell’uomo e Alice ed Eva dalla parte della donna. Le vicende della famiglia si articolano poi grazie anche alla presenza di amici e parenti. Ci sono Ezio e Stefania, il cui figlio, è il migliore amico di Marco, Walter. Ci sono poi Gabriella e Cesare, rispettivamente madre di Lucia e fratello di Giulio.

Durante le puntate, inoltre, vedremo diverse tresche amorose e sentimentali. Insomma, la componente drama c’è, quella comedy pure. Il romanticismo non manca ed è articolato in diverse coppie, dagli adulti agli adolescenti, permettendo al pubblico di ogni età di affezionarsi e rivedersi nella serie.

I Cesaroni

I Cesaroni, come anticipato, ha avuto un grandissimo successo: è infatti la fiction che ha cambiato il genere family in Italia coinvolgendo nella visione milioni di spettatori.

Ma se i Cesaroni uscissero oggi, avrebbero lo stesso successo avuto 10 anni fa? Probabilmente no.

L’avvento dei Social

I Cesaroni avevano un grande pregio: quello di mostrare la quotidianità e la normalità in un contesto comune (nonostante le ovvie forzature che rendono tale una fiction). Oggi sicuramente il nostro modo di vivere è ben diverso. Pensiamo ad esempio alla totale assenza dei social all’epoca: le storie degli adolescenti sarebbero state sicuramente influenzate dalla presenza dei profili Instagram, Regina per esempio, la più popolare del liceo, sarebbe stata attaccata costantemente al telefono, così come gli altri protagonisti. Alice avrebbe spiato Walter ed Eva sarebbe stata sempre informata sulle attività di Marco a Londra (che avrebbe postato diverse ig stories mentre canta).

Outfit e moda superati

I Cesaroni

Un altro elemento non trascurabile sono il trucco e parrucco, totalmente adeguati ai tempi al quale è andato in onda, e completamente inadeguati al momento attuale. Prendiamo sempre Regina come esempio, le ciocche di capelli colorate erano molto in voga in passato, qualsiasi adolescente le portava attaccate ai capelli, e chi non le aveva era considerato “fuori moda”. Ora, proviamo a immaginare Regina al giorno d’oggi: sicuramente qualcuno le farebbe presente che le ciocche colorate non si usano più da almeno 10 anni.

Allo stesso modo, la sciarpa a scacchi utilizzata in diverse puntate de I Cesaroni da Rudi, era un capo essenziale nel processo di omologazione di 10 anni fa, probabilmente diversi di noi ne hanno una nei meandri dell’armadio, così come il gilet.

La banalità delle vicende e dei dialoghi

Nel 2006 l’offerta di serie tv era piuttosto scarsa, non esistevano ancora piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, e nessuno di noi poteva definirsi ancora esperto nella fruizione di contenuti. In poche parole, I Cesaroni ci sembrava una serie rivoluzionaria e capace di coinvolgerci (così come I Liceali). Oggi siamo sicuramente molto più esigenti, dialoghi banali e semplici come quelli che ci ha regalato I Cesaroni rischierebbero di annoiarci, così come le continue relazioni tra i protagonisti ci porterebbero a vederla come inverosimile.

Rivedendo oggi alcune scene, pensavo: ma davvero guardavo quella serie? E davvero la reputavo così valida?

Prendiamo la scena in cui Giulio si traveste da donna per trovare un “punto di contatto” con Mimmo: fa venire i brividi, così come la scena in cui Cesare, Ezio e Giulio si spogliano sul palco davanti a tante persone.

Le storie e gli attori

I Cesaroni

La storia tra i fratellastri Marco ed Eva, al contrario, avrebbe potuto funzionare anche oggi. Certo, con qualche accorgimento e adattamento. Il monologo di Eva, con un Marco zitto e senza parole appena rientrato da Londra ci dà ancora i brividi, abbiamo infatti temuto che la loro storia fosse davvero finita per sempre.

A proposito invece della recitazione degli attori, di certo la presenza di Elena Sofia Ricci e di una giovanissima Alessandra Mastronardi, ha arricchito I Cesaroni di una recitazione superba. Oggi diverse serie in uscita di matrice italiana risultano sgradevoli proprio a causa della scarsa capacità degli attori di risultare “reali”, non portandoci e immedesimarci totalmente nella storia e costruendo un muro che ci tiene a distanza. Seppur quella de I Cesaroni non si possa definire in tutto e per tutto eccellente, a causa anche di attori nel cast non altrettanto bravi, la totale assenza di metro di paragone (allora come detto ne esistevano poche per un confronto) l’ha resa vera e particolarmente godibile.

L’incontro con il Trash italiano

Componente non trascurabile per capire se I Cesaroni avrebbero avuto successo oggi è la componente trash.

Sicuramente anni fa era una componente abbastanza ricercata, capace di farci ridere davanti alla televisione, ma oggi è ciò che nella maggior parte dei casi ci spinge ad abbandonare la visione. La serie, di questi momenti, è piena.

Pensiamo a quando Giulio corre in camera e trova Lucia affaticata sul letto, che simula la stanchezza post rapporto sessuale per far arrabbiare il marito, oppure quando Giulio trova Walter mezzo nudo con delle mutandine rosa in testa e lo porta a forza fuori di casa, o la conversazione tra Tamara e Carlotta con Walter legato a letto, di fatto si potrebbe continuare a elencare momenti trash a oltranza.

In conclusione, la risposta è NO. I Cesaroni, oggi, non avrebbero avuto lo stesso successo proprio a causa delle caratteristiche che lo hanno reso celebre allora.

L’enorme distacco tra il contesto di 10 anni fa e il contesto di adesso lo renderebbe noioso, inverosimile e ci porterebbe a vedere poco più di due puntate. La presenza della componente trash lo adeguerebbe allo standard di alcuni programmi di Canale 5, non aiutandoci a trovare una via di fuga effettiva dalla quotidianità, costringendoci alla visione dell’ennesimo prodotto poco originale. Inoltre, le ormai consolidate conoscenze dello spettatore attuale e la fruizione assidua di contenuti, lo hanno reso esigente a tal punto che troverebbe imbarazzante anche la sigla della serie, vista l’alta qualità delle sigle di alcune serie attuali.

Quel che è certo è che non rinneghiamo le emozioni e il tempo trascorso davanti alla tv. Eravamo forse più ingenui, ma I Cesaroni resteranno sempre un argomento piacevole da ricordare insieme agli amici.

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