Ieri sera, ahimè, abbiamo detto arrivederci a I Medici e ai nostri ormai affezionati appuntamenti del martedì sera su Rai Uno. Rassegnamoci: il martedì tornerà ad essere un giorno inutile.
Poiché questa prima stagione de I Medici è stata un vero e proprio evento e ha immediatamente entusiasmato il pubblico, oltre a proporvi il nostro punto di vista vogliamo anche rendervi partecipi delle impressioni di chi le ultime due puntate le ha viste e commentate in diretta su Twitter. Come noi del resto.
Con una serie di Tweet ricostruiremo il finale di stagione, che è stato intenso ed emozionante, e ripercorreremo ciò che abbiamo amato, ciò che ci è mancato e cosa abbiamo invece odiato.
Prima di tutto: cosa ci aspettavamo prima dell’inizio della puntata?
Diciamo che due su tre sono state azzeccate!
Ma ricapitoliamo: l’episodio si apre con il ritorno a Firenze dei cadaveri degli Albizzi e già sappiamo che quella è la quiete prima della tempesta per i Medici. La minaccia dei Pazzi incombe, ora che si è liberato un posto nel consiglio ristretto, ma Cosimo – oh Cosimo – non sembra rendersi conto di quanto sia pericoloso e famelico di potere.
Esattamente.
Al contrario, Cosimo fa il furbetto e fa eleggere membro della signoria un mercante d’olio, interpretato da niente meno che Fortunato Cerlino. Sì, proprio Pietro Savastano. O Rinaldo Pazzi di Hannibal, come volete.
E infatti, dopo l’ubriacatura a suon di olio vino, viene brutalmente pugnalato da un sicario di chi? Di Pazzi, ovvio.
In questi ultimi due episodi abbiamo visto la tensione raggiungere livelli estremi; la cospirazione di Pazzi per portare su Cosimo la colpa dell’uccisione di Albizzi ha portato la tempesta anche nella sua famiglia. Volano accuse reciproche per l’uccisione di Giovanni de’ Medici; Cosimo è convinto sia stato Lorenzo, Lorenzo che sia stato Marco Bello, e alla fine se ne vanno entrambi e TRAGEDIA.
Per quanto riguarda Cosimo – non possiamo non parlarne – è sempre più palese una certa propensione a fare cagate e dire assurdità ogni volta che apre bocca. Non ci siamo, Cosimo, e la cosa più grave è che nemmeno ti rendi conto di avere accanto persone capaci di aiutarti (CONTESSINA!?), ma preferisci metterti sulla difensiva alla prima occasione.
Innegabilmente lo abbiamo adorato e tifavamo per lui all’inizio della stagione, ma poi è caduto in un vortice di scelte discutibili e di gesti non proprio carini verso quella santa di sua moglie.
Ma soprattutto quello che non digeriamo è il suo comportamento verso Contessina. Se l’è legata al dito perché sua moglie l’ha risparmiato dalla morte mandandolo in esilio a Venezia per un anno, da cui per altro è tornato con una concubina. Trovate la logica? Io nemmeno.
A un certo punto abbiamo appurato che gli unici personaggi con un po’ di sale in zucca siano proprio Contessina e sua nuora Lucrezia, che comunque non digeriscono proprio Maddalena, la serva di Cosimo, che ora aspetta anche un figlio illegittimo da lui.
Siamo convinti che senza di loro la famiglia de’ Medici sarebbe andata in rovina intorno al terzo episodio, altro che Cosimo e compagnia bella con i loro importanti affari da banchieri. Un esempio:
E poi non a caso Contessina è tra i personaggi più amati della serie, forse solo dopo la Cupola, e noi la proteggeremo da quel troglodita di suo marito costi quel che costi, perché è un vero bastardo quando ci si mette.
La batosta vera e propria però arriva con l’imboscata di Pazzi a Lorenzo, e le lacrime sono scorse a fiumi, rincarate inoltre dalla scoperta del suo passato e del suo tragico amore per Rosa. Da qui dunque arriviamo alla rivelazione, riservata a noi spettatori con un flashback, dell’assassino di Giovanni: Ugo, il fidato consigliere di famiglia.
Ma oltre alla tragedia e alla morte, una nuova vita va sempre celebrata. E noi abbiamo ben due nuove vite da festeggiare: il pargolo di Maddalena, che Contessina vuole crescere come suo (e magari vendere davvero Maddalena al mercato degli schiavi a Genova), e quello di Lucrezia e Piero.
Lucrezia, da badass quale è, sprona Piero a fare il suo discorso alla signoria di Firenze per ottenere la nuova tassa destinata al rinforzo dell’esercito che riconquisterà Roma. Il giovane Medici riesce nella sua impresa e nell’esaltazione i due sposini si lasciano trascinare dalla passione.
Questa prima stagione si è conclusa col rinnovato trionfo dei Medici, ma l’ottimismo non deve essere sprecato perché, lo sappiamo, la minaccia dei Pazzi non si è esaurita qui.
Parlando invece delle cose veramente importanti: del Brunelleschi nemmeno l’ombra. Oltraggioso. E noi ci siamo anche spazientiti, ad una certa.
Ma non tutto è perduto, perché la stagione si conclude con un maestoso primo piano della Cupola in lavorazione. Sappiamo che col cuore Brunelleschi c’era.