In ogni modo, una volta tornati i Medici a Firenze la situazione sembra essere stata ristabilita dal karma, in più la presenza del Papa Eugenio in fuga da Roma appare come una grande (s)fortuna. Interverrà il Santo Padre per convincere Cosimo a non far giustiziare Albizzi, ma la sua accusa di tradimento ha un’unica plausibile conseguenza: la morte.
Cosimo ci prova, si appella ad ogni sua possibilità, ma Rinaldo Degli Albizzi è un nobile testone ed orgoglioso e sembra quasi ambisca più alla morte che ad un eventuale debito nei confronti dei Medici, e forse un pochino lo possiamo comprendere.
Cosimo ci sembra sempre di più rispecchiare la descrizione che ne fa di lui Albizzi, e lentamente comincia ad apparirci come quel banchiere arricchito e senza scrupoli che probabilmente è sempre stato.
