“Alle undici del mattino di venerdì 14 ottobre 1803 Elizabeth Darcy sedeva al tavolo del suo salotto al primo piano di Pemberley House”.
Morte a Pemberley, P.D. James
In queste belle vacanze natalizie, su laeffe, tutti gli amanti di Jane Austen, ma anche del noir, possono gustarsi I misteri di Pemberley. Questa miniserie, infatti, è il sequel, tinto però di giallo, della più celebre opera della scrittrice: Orgoglio e pregiudizio. I primi due episodi, andati in onda il 21 dicembre, non hanno di certo disatteso le aspettative. L’ultima puntata di questa miniserie, invece, sarà trasmessa venerdì 28 dicembre, sempre su laeffe.
BBC One l’aveva già proposta dal 26 al 28 dicembre 2013, ed ecco che, a cinque anni di distanza, arriva in Italia a rendere ancora più d’atmosfera un solstizio d’inverno che è solamente l’apri-fila di un periodo di feste, relax, viaggi e storie. Storie da leggere, storie da ascoltare, ma anche storie da guardare e di certo I misteri di Pemberley è una storia che vale la pena di conoscere. Soprattutto se siete amanti di Jane Austen, delle atmosfere d’epoca come quelle raccontate da Downtown Abbey e dei misteri.
1803, sei anni dopo il matrimonio di Elizabeth e Mr. Darcy. Una sera, Lydia, la sorella di Elizabeth, George Wickham, suo marito, e il capitano Denny viaggiano in carrozza in direzione Pemberley, ove si terrà un ballo cui sono stati invitati. Durante il viaggio, tuttavia, gli animi si scaldano e i due uomini hanno un alterco. C’è tanto rancore quando lasciano la carrozza. Di lì a poco, i due spariscono nel fitto bosco e Lydia sente alcuni spari. È in questo momento che entra in gioco Mr. Darcy che invia una squadra a soccorrere e cercare i due uomini. Quel che accade lascia tutti a bocca aperta e apre la porta al mistero: solo George viene trovato vivo e in preda a una specie di crisi isterica. Egli tiene tra le braccia il cadavere del capitano e sostiene di averlo ucciso. Ma come sarà andata veramente? Sarà Elizabeth, più di chiunque altro, a cercare la verità.
La miniserie si basa sul romanzo di P. D. James Morte a Pemberley e, benché mutui lo stile e i personaggi dall’opera di Jane Austen, non si vincola a questa. Il Guardian descrive I misteri di Pemberley parlando di mash-up tra dramma d’epoca e Agatha Christie. Ecco che quindi i potenziali spettatori ed estimatori della serie si raddoppiano, almeno: riuscire a produrre qualcosa che unisca le atmosfere e le caratterizzazioni di due delle scrittrici britanniche più importati e amate non è di certo una cosa da poco. E le aspettative non vengono deluse: su Rotten Tomatoes, I misteri di Pemberley ottiene un indice di gradimento dell’ 80%, con un voto medio di 6,75 su dieci. Non male, insomma.
Prendere spunto da un’opera tanto nota e amata rende sicuramente ancora più complessa l’operazione narrativa: provare a reggere il confronto con certi mostri sacri è una sfida da folli. Tuttavia, se si trova la giusta misura tra ossequio al modello cui ci si ispira e originalità rivitalizzante, si può essere certi di aver vinto una battaglia per nulla facile e, al contempo, si sono resi ben due servizi: tenere in vita e rinverdire una storia importante e regalarne una nuova.
I misteri di Pemberley riesce perfettamente in questo intento, per ora, e noi non possiamo che essergliene grati.
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