Chi l’avrebbe mai immaginato che una miniserie di soli quattro episodi, tanti sono i suoi giovani protagonisti, possa riuscire a toccare tanto profondamente le corde dell’animo. I quattro della Candelária nasce come tributo a tutti gli 8 bambini e adolescenti vittime di un massacro avvenuto nel luglio del 1993 in un quartiere periferico di Rio de Janeiro. Davanti a una chiesa, quella della Candelária appunto. Si trattava di un periodo storico di scarsa sicurezza nella città più famosa del Brasile.
Spesso poliziotti e militari, mossi da tendenze razziste, compivano genocidi al fine di “mettere ordine“. I giovanissimi coinvolti erano gli eredi degli schiavi africani deportati lì durante la colonizzazione europea del Brasile, ed erano stati proprio i loro antenati a costruire quell’imponente chiesa al centro di una strada che in futuro sarebbe diventata una casa senza mura. Quella di molti piccoli orfani o figli abbandonati dalle famiglie che non riuscivano a crescerli.
Erano costretti a sopravvivere alla criminalità, ai maltrattamenti e alla fame
In quella piccola parte di mondo, quelle indifese creature avevamo trovato il loro spazio, il loro tempo e il loro sonno. Quest’ultimo, però, non è mai stato per loro troppo profondo. Non a caso, I quattro della Candelária inizia a narrare i fatti a partire dalle 36 ore prima del massacro dei meninos de rua. Quella notte, paramilitari e poliziotti in borghese e appartenenti per lo più alle “squadre della morte” locali distruggeranno vite per poi venire puniti con qualche anno di carcere. Alcuni, addirittura, con l’assoluzione.
Questo sublime prodotto ci fa incontrare solo quattro di quei poveri agnelli sacrificali, nonostante solo due di loro cadranno effettivamente davanti al nemico. La tensione drammatica è devastante per chi guarda, ma ben diluita negli episodi. Tuttavia, è sulla conclusione che tutto ha necessità di esplodere e confermare la pregevole qualità dello show.
I protagonisti si chiamano Douglas, Sete, Pipoca e Jesus
Ogni episodio inizia più o meno dal momento in cui questi decidono di rapinare una fabbrica di cioccolato per permettere al padre acquisito di Douglas una sepoltura più degna. Poi, per ognuno di loro, inizia un breve scorcio di storia personale che ci racconta di loro, del loro passato, del loro carattere, attitudine di sopravvivenza e infine del loro destino.
Pertanto, vale la pena portare all’attenzione tutti e quattro. Questo affinché storie come questa, appartenenti alla più verace televisione della realtà, vengano diffuse tra più persone possibili. Dobbiamo imparare a non ignorare, infatti, ciò che magari vediamo comparire poco sui media. La Storia è colma di avvenimenti che non hanno visto la giusta luce. Pertanto, questa volta un grande riconoscimento va a Netflix, Luis Lomenha e Márcia Faria per averci permesso di vedere oltre la siepe. Sempre con difficoltà, infatti, si trovano le pietre preziose.
1) Douglas voleva soltanto onorare le anime dei suoi due padri
Cominciamo con il primo episodio de I quattro della Candelária. Douglas ha appena perso Paulinho, un venditore ambulante di vinili, che lo aveva adottato come figlio in maniera ufficiosa, dopo averlo beccato mentre gli rubava i soldi nella bancarella. Figlio di un contadino che amava la musica afro tradizionale, era sembrato all’uomo un ragazzino così in gamba da volerlo come aiutante. Il contadino musicista e la madre erano stati assassinati davanti ai suo occhi da piccolo mentre si trovava fuori dalla loro casa e da quella forsennata fuga verso la salvezza, si era ritrovato solo e disorientato. Per questo motivo, l’aver scoperto che Cristina, la figlia di Paulinho, lo aveva seppellito in terra per mancanza di denaro, lo aveva mandato ai matti.
Lui è un ragazzino di circa 11 anni che è come se fosse già attraversato da qualche ruga da adulto. È arrabbiato, fuma la colla che lo rende ancora più turbolento, ma si tiene stretti i grandi valori di lealtà e riconoscenza che gli avevano trasmesso i suoi. Se provieni da una famiglia umile e onesta, infatti, la strada ti può cambiare, ma la profondità del tuo animo resterà intatta.
Proverà così a rapinare quella fabbrica di cioccolato con i suoi fratelli della chiesa, ricavandone un morto e qualche assegno scaduto. La sua causa era però superiore. Quindi con Jesus si recherà dal tipo delle pompe funebri, che ovviamente, pretenderà più denaro. Come un forsennato perciò tornerà dal banchiere abusivo sottraendogli una mazzetta, per poi tornare dal becchino con l’aiuto di Jesus, che gli punterà contro un coltello per tutto il tragitto fino alla casa di Cristina.
Neanche stavolta, però, riuscirà nel suo intento, poiché l’ostaggio si darà alla fuga
Così sconsolato, incontrerà un distinto amico di Paulinho che lo illuminerà su cosa avrebbe davvero dovuto fare per i suoi morti. Gli spiriti non vivono nelle bare, ma si rallegrano con la musica, gli dirà l’uomo. Pertanto, avrebbe dovuto organizzare per lui una tipica cerimonia africana fatta di danze, buon cibo e bevande. Vivrà così i giorni a seguire con lo speranzoso desiderio di celebrare in questo modo coloro che amava tanto ma che non c’erano più.
L’occasione arriverà mediante uno sfarzoso matrimonio di due personaggi famosi proprio alla Candelária. Una grandissima folla accorrerà dunque e lui, insieme a Jessica e Pipoca, si darà alla pazza gioia con i furti di borse e portafogli. Dopo aver accumulato una grossa somma andrà così al lavoro da Cristina, per comunicarle le sue nuove intenzione sul “funerale”. Lei, che non lo aveva mai accettato, si intenerirà per la prima volta, accetterà i soldi, gli farà mangiare un enorme hamburger e lo abbraccerà forte.
Di questo aveva bisogno Douglas?
Egli desiderava ritrovare quel calore umano che gli era stato portato via, la certezza di essere speciale per qualcuno e rendere felice chi amava. La strada gli aveva insegnato a correre velocissimo, a scappare lontano dai poliziotti bruti e dai disperati come lui e i suoi fratelli del quartiere. Però erano altre le emozioni che voleva tornare a provare nel suo cuore. Era un’altra vita quella che lui agognava.
Tuttavia, sopraggiunge quella maledetta notte. Il rumore assordante delle ruote degli attentatori lo svegliano bruscamente interrompendo il suo candido e luminoso sogno, in cui festeggiava e danzava con Paulinho e il suo vero padre. Quindi si gira verso Sete che lo incita a fuggire subito, però il seguito non ci è dato saperlo ancora. E anche io preferisco aspettare ancora un po’, per parlarvi di ciò che succederà poco dopo. Ci arriveremo alla fine.
2) Grandi ambizioni ha Sete, il fratello maggiore de I quattro della Candelária
Conosciamo Sete mentre balla allegro in una delle tante vie della movida di Rio. Qui si beve e si conosce tanta nuova gente. Lui va lì spesso non solo per divertirsi, però. Lo fa anche per prestare la sua giovane compagnia a chi può dargli da vivere. Cresciuto in un ambiente famigliare ostile a causa di un padre bigotto che non accettava i segnali della sua omosessualità (qui trovi serie molto sensibili che trattano l’argomento), adesso si sentiva più libero di esprimere se stesso. Peccato che era obbligato a concedersi anche a chi non voleva pur di racimolare qualcosa e andare via da Rio. C’era in particolare una città dove voleva andare, e una professione che sperava di poter esercitare. Sin da piccolo, infatti, sarebbe voluto entrare nella marina militare a Florianópolis, ma quello stesso padre gli aveva tarpato le ali già sul nascere. “Solo i veri uomini” potevano avere un’ambizione simile.
Nel frattempo, però, non smetteva un istante di occuparsi dei suoi fratelli più piccoli. Tenerissimo, tra gli altri, è il rapporto con la piccola Pipoca. Con lei aveva stretto un forte legame nell’istituto in cui tutti loro vivevano prima di scappare dopo un incendio nell’edificio. Si sentiva responsabile della sua protezione, cercando di farla sentire comunque grande e coinvolgendola quindi nella maggior parte delle loro missioni, come la rapina alla fabbrica.
E da quel colpo anche lui scapperà veloce per non essere preso dalla polizia
Questi si nasconderà poi in un fetido cassonetto con Pipoca e Jesus. Trascorrerà dunque la sua notte di compleanno verso la maggiore età, lavandosi tutto lo sporco, la disperazione e la frustrazione per un’esistenza complicata con l’acqua della fontana della chiesa. Sarà Pipoca a risollevargli il morale, offrendogli un piccolo muffin di compleanno sul quale spegnerà dei fiammiferi-candeline cariche di sogni.
L’indomani però, quando vedrà in Tv l’identikit del suo volto fatto dalla polizia dopo l’attacco alla fabbrica, gli verranno dunque le pesanti paranoie di venire arrestato. Così si dirigerà nervoso verso il negozio del suo cliente segreto George. Questi, però, si trovava in compagnia della moglie. Fisseranno così il loro solito appuntamento in albergo, dove Sete gli rivelerà di volersene andare via, e che per farlo avrà bisogno di denaro. Inoltre, gli esprimerà anche il desiderio di entrare a far parte della marina, così l’uomo lo rassicurerà che avrebbe provato a parlare con dei suoi amici marines.
Tuttavia, il maggiorenne de I quattro della Candelária, aveva già capito l’antifona
Il suo ruolo per George era soltanto quello che rivestiva in camera da letto. Per questo, in preda ad un crisi, andrà a derubarlo al suo negozio, puntandogli una pistola e fregandolo infine con un bacio sulle labbra in pubblico. Andrà così ad acquistare i suoi biglietti per la città della libertà. Ma dopo essere salito fortuitamente sul taxi del suo arrogante padre, non potrà fare a meno che aggredirlo e nascondersi subito alla chiesa.
Qui proporrà a Pipoca di fuggire con lui, ma lei sperava ancora che la madre la venisse a prendere lì. Quindi, sposterà la partenza al giorno seguente. Rimboccherà gli stracci alla piccola e si addormenterà. Durante la notte anche lui si sognerà vestito di bianco insieme ai suoi colleghi marinai, coinvolti in una danza eterea e ritmata. Questo prima che i colpi di pistola svegliassero anche lui. Da quel momento in poi, solo panico e confusione. Esorterà Douglas a scappare, mentre tirerà a sé Pipoca, per poi perderla e tornare a salvarla. Cosa spetterà alla fine di tutto a Sete? Riuscirà a prendere il suo treno dei desideri il giorno dopo? Purtroppo o per fortuna, lo scopriremo presto.
3) Tra I quattro della Candelária, Pipoca non ha mai smesso di aspettare la madre
Una piccolissima grande donna è Pipoca. La sua infanzia la stava vivendo tra fughe, sangue e smog. Legatissima a Sete, ammirava però le sue consorelle più grandi come Jessica e le altre che si truccavano e si abbandonavano a sensuali balli a ritmo di musica. È l’unico personaggio femminile tra i quattro e, nonostante la giovanissima età, ha tutto il carisma necessario per esserne fiera. Sarà lei a intrufolarsi nel tubo che portava dentro il cortile della fabbrica seguendo un coniglietto e aprendo così il grande cancello ai fratelli.
Lì si abbufferà di cioccolato, si ferirà a un braccio e scapperà via dalla polizia (qui trovi una lista delle migliori serie poliziesche) da sola. Cercando a gran voce ma con serenità la madre e rubando per Sete il suo dolcetto di compleanno. Questa è Pipoca, la più innocente ma furba tra i quattro della Candelária. Lei non perderà tempo ad atteggiarsi da ragazza, rimanendo impressionata da un servizio fotografico e da un depliant che parlava della possibilità di avere un book fotografico professionale.
Coinvolgerà in questo Jessica, promettendole che insieme avrebbero sfondato con il loro charme!
Si intrufoleranno così in un negozio di abbigliamento per rubare dei vestiti nuovi, ma mentre Jessica riuscirà a scappare, lei verrà fermata da una donna della sicurezza. Qui la donnina de I quattro della Candelária non potrà fare altro che ricordare il momento in cui la mamma l’aveva lasciata all’orfanotrofio con la promessa che presto sarebbe tornata a prenderla. Tuttavia, quel momento non era mai arrivato e, tornata nel presente, era riuscita a farsi rilasciare guadagnando pure la merenda.
Andranno dunque a farsi fotografare lei e Jessica, senza però considerare che quel book avesse un costo. Il fotografo però deciderà di fare comunque gli scatti dopo tutte le clienti paganti. Allora, entrerà per prima Jessica, ma dopo un po’ Pipoca sentirà strani rumori dalla sala d’attesa. Spalancherà così la porta del set con in mano una statuetta come arma e non appena vedrà che Jessica non riusciva a liberarsi dalle manacce del fotografo la lancerà verso uno specchio, per poi fuggire via insieme. Correranno a perdifiato fino a quando la grande ringrazierà la piccola e le concederà un grosso abbraccio nonostante il suo velato snobismo. Bellissimo è questo quadro di complicità femminile. Da quel momento, infatti, il loro rapporto si rafforzerà e neanche il tempo di riprendersi eccole pronte a derubare i presenti al matrimonio dei famosi.
L’obiettivo della bambina de I quattro della Candelária in quell’evento era però specifico
Visto che la Tv nazionale avrebbe seguito l’evento in diretta, si sarebbe voluta far riprendere per fare un annuncio alla madre. Senza paura o vergogna, così, arriverà proprio accanto alla sposa, tanto che una giornalista si avvicinerà per intervistarla. Lei stava realizzando il suo desiderio più grande e con pochissime parole di timidezza dirà alla madre che ora viveva lì e che la aspettava con ansia. Nessun rancore, nessun risentimento verso colei che in realtà l’aveva abbandonata con consapevolezza e rammarico.
Pertanto, dopo aver chiesto a Sete di ritardare la sua partenza con insolite lacrime spontanee, si metterà a dormire. Non appena chiusi gli occhi sognerà di partecipare ad un reality in cui Jessica, la presentatrice, annunciava l’ingresso in studio della mamma lì proprio per lei. Ma nel momento esatto dell’onirico ingresso della donna, Sete la sveglierà all’improvviso per fuggire dalla fatidica sparatoria. Solo che lei tornerà indietro a recuperare il suo fedele zainetto a forma di coniglio, fissando con grandi occhi il bruto armato che si ritroverà di fronte.
4) Jesus ci stupisce regalandoci colpi di scena e lacrime amare
Di Jesus sappiamo poco e niente, fino a quando arriva il suo turno in I quattro della Candelária. Lo vediamo sempre schivo, dal rabbioso cipiglio, molto taciturno e per lo più solitario. Sarà sua l’idea di rapinare proprio la fabbrica, occupandosi in maniera abbastanza cruenta del custodite che, guarda caso, era la guardia del loro stesso orfanotrofio. Qui lui aveva istaurato un legame più stretto con Douglas, e proprio per difenderlo dall’accusa di aver appiccato il fuoco era stato picchiato con una tavola di ferro dallo stesso custode della fabbrica.
Per vendetta personale e salvare anche la vita agli altri tre, non perderà tempo a sparargli un colpo letale seguito da un segno della croce. A questo proposito, lui porta il nome datogli dall’ufficio adozioni dopo essere stato trovato tra le buste dell’immondizia. Hanno scelto il nome di colui che è venerato nella chiesa che li ospitava da fuori, senza mai accoglierli al suo interno. Tuttavia lui era l’unico tra gli altri che ci entrava ugualmente.
Sedeva su una delle panche ad ammirarne lo sfarzo facendo preghiere che non conosceva
Oltre alla sua apparente passione per la fede e quella per una una sorta di surf sui tetti dei treni, il suo interesse più forte era tuttavia Jessica. E sembra strano credere che l’unico che pensava al cuore fosse proprio lui. Così un giorno la giovane, consapevole dell’effetto che faceva al ragazzo, lo raggiunge in chiesa e gli esprime il suo desiderio di voler indossare la corona riposta sulla statua della Madonna. Beh, non avrebbe mai dovuto dirglielo, visto che nelle ore a seguire non farà altro che cercare di rubarla. Per il matrimonio, infatti, l’avevano riposta in un mobiletto chiuso della sacrestia. Nel frattempo, però, incontrerà il sacerdote della chiesa che gli farà una predichetta delle sue prima di offrirgli sapone, acqua e abiti nuovi.
Sapeva essere un ragazzo audace, generoso, e sempre disponibile ad aiutare i suoi amici, Jesus. Non ha esitato a puntare un coltello a quel becchino sbruffone, dopo che nel suo obitorio aveva baciato il piede di un cadavere affinché, a sua detta, non potesse più temere la morte. O quando ha salvato Jessica da uno dei blitz della polizia alla fontana dopo la loro rapina (a proposito, ti consigliamo le migliori heist series).
Ma si supererà nel momento in cui, nascostosi nel confessionale della Candelária durante tutto il tempo del matrimonio, riuscirà a rubare di notte la coroncina della statua da regalare a Jessica. Sono stati un paio infatti gli attimi vibranti in cui lui le osservava i dettagli del viso in maniera quasi spasmodica senza trovare il coraggio di darle un bacio. Tuttavia, se non lo aveva ancora fatto, era perché era galantuomo nell’animo e il momento giusto sarebbe arrivato probabilmente consegnandole il suo cadeaux.
Lui, però, questa intenzione non l’ha mai espressa
Jesus è l’unico tra I quattro della Candelária parla con i silenzi, con gli occhi e le espressioni più impercettibili. Quella notte così, rimasto intrappolato nella chiesa, salirà fin sopra il campanile fiero del suo bottino. Dall’alto vedrà Jessica prepararsi per la notte, così come l’iperattivo Douglas e gli affiatati Sete e Pipoca. L’indomani sarebbe stato un grande giorno per lui. Così, chiuderà anche lui gli occhi, sognando una città del futuro dove lui riusciva a stare ben eretto su un treno in corsa, raggiunto poi dalla sua amata Jessica, con la quale si scambierà uno dei baci più intensi della sua vita.
Tuttavia, il forte chiasso proveniente dalla strada raggiungerà anche lui da lassù. Impotente inizierà a osservare quella disordinata ressa di prede e cacciatori. Si prenderà pena per Jessica che inizierà a scappare impaurita. Poi per Douglas, che a polmoni aperti nella fuga verrà intercettato dal proiettile della sua fine. Vedrà Pipoca immobile davanti a un attentatore, raggiunta al pelo da Sete che la nasconderà tra le sue braccia prendendosi prima la pallottola del coraggio e poi quella della vita eterna.
Così, l’ultimo de I quattro della Candelária suonerà le campane con gran lena per distrarre gli assassini
Scenderà le scale a chiocciola senza neanche vedere gli scalini e, impotente di fronte agli ingressi blindati, lancerà la corona verso una finestrella dalla quale riuscirà a uscire. Raggiungerà accorato il corpo esanime di Douglas e quello ancora caldo di Sete, versando lacrime che anche noi abbiamo sentito sulle nostre guance. Si ricongiungerà così con Jessica e, come una famiglia appena nata, correranno a salvare Pipoca, che adesso sembrava aver perso ogni barlume di spensieratezza.
Andranno lontano dai quei corpi non più appartenenti a questa vita e da quella chiesa che aveva permesso loro di esistere fino al momento in cui aveva deciso di farla finita. La coroncina intanto rimaneva tutta sola per terra, davanti a quella finestra rotta. I quattro della Candelária erano stati dimezzati prima del tempo. Nessun bel momento il giorno dopo. Nessun fratello della strada ci sarebbe stato più. Solo un fuoco di speranza, soffocato nel pieno delle sue fiamme vive.