È dal 1987 che I Simpson, la serie animata nata dal genio di Matt Groening e ideata proprio a partire dalla sua stessa famiglia, è parte integrante non soltanto del palinsesto della Fox, ma più in generale della tv statunitense e internazionale. L’inizio di questa serie non segna solo il momento in cui facciamo la conoscenza di Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie, ma segna anche la nascita di un nuovo paradigma televisivo nel quale le serie animate ricreano e fanno propri i vizi e le virtù della società, evidenziandone tutte le stranezze e i paradossi ma anche ciò che di buono c’è e le permette di andare avanti. Negli ultimi 36 anni sono state prodotte ben 34 stagioni di questo capolavoro, e siamo attualmente in trepidante attesa della trentacinquesima, che arriverà sui piccoli schermi americani il 1 ottobre. Ma tra tutte queste stagioni – e sono davvero poche le serie tv animate o meno che possono contarne così tante – vi siete mai chiesti quali siano le migliori? Beh, noi sì. E proprio a partire da questa domanda nasce la classifica che state per leggere, un compendio di quanto di meglio I Simpson ci hanno dato finora, nella speranza che continuino a regalarci gioie di questa portata.
10 – Stagione 22
Apriamo le danze con il decimo posto che – SPOILER ALERT! – è l’unico in questa classifica a essere dedicato a una stagione de I Simpson successiva alla decima. Stiamo parlando della ventiduesima stagione, caratterizzata nella versione italiana dal fatto di essere l’ultima con i doppiaggi di Liù Bosisio per Marge, Ilaria Stagni per Bart e Mario Milita per nonno Abe. Andata in onda tra il 2010 e il 2011 negli USA e nel 2012 in Italia, questa stagione ha visto la presenza di guest star del calibro di Daniel Radcliffe, David Copperfield, Mark Zuckerberg, Ricky Gervais e Stephen Hawking, nonché – questo forse non è un vanto generalmente riconosciuto ma per me che sono stata grande fan di Glee è incredibilmente importante – di Lea Michele, Cory Monteith e Amber Riley. E proprio l’episodio che vede la presenza dei personaggi di Glee, Elementary School Musical, è considerato la chicca della stagione, il gioiellino di cui la serie di Matt Groening aveva bisogno dopo diversi anni di quello che era considerato il suo declino. E non è tutto perché, dulcis in fundo, l’ultima puntata è anche quella che dà il via alla relazione tra Edna Caprapall e Ned Flanders. Beh, se non è una stagione piena di sorprese questa io non so quale possa esserlo.
9 – Stagione 1
Nono posto in classifica per la stagione che ha dato il via a una serie animata che ha fatto e continua a fare la storia della tv: la prima, che come tale occupa un posto d’onore nel cuore di tutti i fan di questo capolavoro di Matt Groening. Con i suoi primi 13 episodi caratterizzati da disegni che ora come ora ci sembrano fatti dalle mani di un bambino, questa stagione fa da apripista a tutto ciò che verrà e dimostra fin dal suo primo episodio, andato in onda nelle case statunitensi il 17 dicembre del 1989, di essere pronta a portare una ventata di novità e di assenza di scrupoli nel palinsesto della Fox. Con il primo episodio vediamo il completamento della famiglia con l’adozione di Piccolo aiutante di Babbo Natale e impariamo a conoscere un nucleo che è la rappresentazione stereotipata e parodica di una famiglia americana media, ma in una chiave animata molto diversa da quelle alle quali gli spettatori dell’epoca erano abituati. I Simpson sono stati un successone fin dal primo giorno, e proprio per questo la prima stagione merita assolutamente di essere in questa classifica.
8 – Stagione 10
La decima stagione è considerata da molti l’ultima prima del declino che ha caratterizzato la serie per anni, e che è stato giudicato in fase di ripresa – come anticipato prima – solo a partire dalla stagione 22. Ci sono numerosi episodi memorabili in questa stagione, tra i quali Brani biblici, in cui i protagonisti sognano di vivere alcuni eventi raccontati nella Bibbia, Homer e la pop art che vede il padre della famiglia riconosciuto come artista dopo il fallimentare tentativo di costruzione di un barbecue oppure il terzo slot de La paura fa Novanta, nel quale Maggie si scopre non essere figlia di Homer ma di un alieno. La stagione però non è stata esente da controversie, soprattutto relative all’episodio finale Da Tokyo con orrore, mai andato in onda in Giappone a causa dell’ironia fatta su alcuni elementi considerati sacri nella tradizione del Paese. Insomma, anche la stagione 10 non ha stentato assolutamente a farsi riconoscere come irriverente.
7 – Stagione 2
Per il settimo posto in classifica facciamo di nuovo un salto indietro nel tempo e torniamo alla seconda stagione della serie. Fin da una prima occhiata si possono riconoscere i cambiamenti stilistici effettuati rispetto alla stagione precedente, con disegni che per quanto ancora palesemente vecchio stile sono molto più simili a quelli de I Simpson a cui siamo abituati oggi. La stagione è caratterizzata in diversi passaggi dalla necessità di mostrare che le dinamiche che sottendono le relazioni all’interno di questo nucleo familiare non sono solo e sempre degeneri, ma basate su affetti sinceri come quello dimostrato da Bart nei confronti di Lisa dopo una lunghissima serie di peripezie nell’episodio Bart sfida la festa del Ringraziamento. Ma il momento più emotivo della stagione, inserito tra quelli più teneramente formativi dell’intera serie, appartiene sicuramente al primo episodio, quando Bart rischia di essere bocciato e, pur avendo rinunciato a giocare con i suoi amici nella neve per studiare, fallisce anche il test di riparazione. Un evento che, ammettiamolo, a più di un fan (me compresa) ha fatto scendere una lacrimuccia.
La stagione 3 al sesto posto tra le migliori de I Simpson
Continuiamo questa volta in ordine cronologico, perché al sesto posto della classifica delle migliori stagioni della serie animata per eccellenza troviamo proprio la stagione 3. Questo piccolo gioiello vede al suo interno alcuni momenti iconici della serie creata da Matt Groening: l’apertura del negozio per mancini di Flanders, l’episodio di Halloween in cui Homer ha la testa del signor Burns attaccata al suo corpo, il raggiungimento da parte di Lisa del sogno di avere un pony e il racconto dei primi difficili periodi del matrimonio tra Homer e Marge. Ah, quasi dimenticavo, anche l’incredibile (ma temporaneo) successo del bar di Boe, con tanto di Aerosmith come ospiti d’onore. Insomma, la terza stagione non si può dire povera di chicche. Da notare però è anche un altro avvenimento – stavolta della vita reale – legato a questa stagione della serie Fox: nel momento in cui l’ha inserita nel suo catalogo, Disney+ ne ha censurato il primo episodio, Papà-zzo da legare, al quale aveva partecipato come guest star Michael Jackson proprio a causa della forte presenza di quest’ultimo.
5 – Stagione 6
Essere quinta su 34 significa di certo avere un buon posizionamento ma, a mio modesto parere, tra le migliori stagioni della serie animata più celebre del mondo la sesta meriterebbe assolutamente di essere sul podio. Ci sono almeno dieci motivi per cui la stagione 6 de I Simpson è tra le migliori in assoluto, ma per farla breve mi limiterò a dire i primi tre. Due di questi appartengono alla lista dei momenti più teneramente formativi di questo prodotto targato Fox: il celeberrimo “Do it for her” dell’episodio E con Maggie sono tre, vale a dire quello in cui Homer racconta ai figli della nascita di Maggie spiegando come mai non ci siano foto della piccola sparse per casa, e l’amore che Lisa dimostra per la sua famiglia nella puntata Il matrimonio di Lisa quando il suo “perfetto” futuro fidanzato le annuncia che dopo essere diventati marito e moglie lei non avrebbe più frequentato i suoi. Il terzo motivo – ma non in ordine di importanza – sta invece nel finale di stagione, nonché uno degli episodi più conosciuti di tutta la serie: Chi ha sparato al signor Burns? (prima parte), in cui il proprietario della centrale nucleare arriva addirittura a oscurare il sole per il proprio tornaconto personale prima di ricevere un colpo di pistola. Ma sparato da chi? Ecco, questa è la domanda che mette fine a una stagione che più ricca proprio non si può.
4 – Stagione 7
Se sul finale della sesta stagione ci chiediamo chi abbia sparato al signor Burns, è solo con l’inizio della settima – meritevole del quarto posto in classifica – che le nostre domande trovano delle risposte. Qui non ve le do, perché se siete fan de I Simpson non ne avete bisogno, e se invece non lo siete (malissimo) è giunto il momento di recuperare la visione di questa puntata cult in modalità spoiler free. Fatto sta comunque che la settima stagione della serie di Matt Groening è considerata da molti (a ragione) tra le meglio riuscite di sempre. A dare un grosso incentivo a questo giudizio ci pensa l’episodio 22 cortometraggi di Springfield, un prodotto in stile Pulp Fiction estremamente divertente che riesce a dare spazio a numerosi personaggi secondari. Tra i gioielli di questa stagione non posso però evitare di citare anche uno dei miei episodi preferiti di sempre, il 2×08, durante il quale avviene l’incontro tra Homer e sua madre, da lui creduta morta ormai da moltissimo tempo. Un puntata che è fonte di tanta, tantissima tenerezza, e anche di quelle lacrime che non mi vergogno di aver versato.
3 – Stagione 5
Saliamo finalmente sul podio della classifica delle migliori stagioni del capolavoro di Matt Groening, e lo facciamo con la stagione 5. Trasmessa negli USA tra il 1993 e il 1994, e importante anche per l’arrivo a quota 100 episodi con Il direttore in grigioverde, questa stagione si apre col botto con Il quartetto vocale di Homer, puntata durante la quale scopriamo la storia dei Re Acuti e delle loro hit Addio mia bimba di Miami e Bimba a bordo, che personalmente ogni tanto canticchio senza alcun tipo di vergogna. Sarebbe riduttivo però affermare che la grandezza di questa stagione provenga solo dal suo primo episodio: ci sono infatti Il promontorio della paura, parodia del film di Martin Scorsese Cape Fear con protagonisti Bart e Telespalla Bob, il quasi tradimento di Homer nei confronti di Marge con una nuova collega appena arrivata al lavoro e la diatriba tra nonno Abe e il signor Burns per conquistare il cuore della madre di Marge. Questi e altri 18 episodi vanno a comporre una stagione che è un vero capolavoro, ma che vede sopra di sé altre due stagioni considerate davvero imbattibili.
2 – Stagione 8
L’ottava stagione è valsa a I Simpson ben due Emmy e un GLAAD Media Award, e va da sé che con una performance del genere questa dovesse avere un posto di grande rilievo nella nostra classifica. Uno dei momenti migliori è certamente il crossover che proprio non ci saremmo mai aspettati, quello tra la serie animata di Matt Groening e un altro capolavoro trasmesso dalla Fox, X-Files. In Springfield Files, infatti, Gillian Anderson e David Duchovny prestano le voci alle versioni cartoon dei loro personaggi Dana Scully e Fox Mulder, pronti a indagare sull’apparizione di un alieno che si rivelerà essere nient’altro che il signor Burns. Degni di nota sono però anche altri avvenimenti che a loro modo hanno fatto la storia della serie: la relazione tra Lisa e Nelson, il tentativo di collaborazione tra la bambina e il signor Burns nella creazione di una centrale del riciclo che poi si rivelerà un grande bluff e la parodia di Mary Poppins con tanto di fallimento della tata. E proprio con le parodie l’ottava stagione non si è risparmiata, dando spazio anche a quella della saga di 007 nell’episodio 2, Si trasloca solo due volte.
1 – La stagione 4 de I Simpson è al primo posto tra le migliori della serie
Quando si tratta di scegliere quale sia la migliore stagione (almeno fino ad oggi) della serie animata della Fox più longeva di tutte non ci sono dubbi né proteste che tengano: è la quarta. In onda tra il 1992 e il 1993 negli Stati Uniti e l’anno successivo in Italia, questa stagione è pura perfezione e riesce a spaziare da un genere all’altro dando prova al mondo di quanto questa serie sia in grado di raccontare praticamente di tutto. Alcuni momenti provenienti dai 22 episodi della stagione hanno fatto la storia della serie e tuttora sono ben presenti nelle menti dei fan, ma probabilmente anche di chi ne ha visto solo qualche sporadica puntata. Come si fa a dimenticare il momento esatto in cui Lisa spezza il cuore di Ralph, mandato avanti e indietro in videocassetta nell’episodio Io amo Lisa? Come si può cancellare dalla propria memoria il jingle di Mr. Spazzaneve? Ma soprattutto, come si fa a non ricordare la tenerezza di Maggie quando si toglie il ciuccio per pronunciare la sua prima parola? Non si tratta di semplici puntate: qui si tratta di veri e propri pezzi di storia condensati in una stagione che vince su tutte le altre a mani basse. E che ci ricorda che, nella lunghissima diatriba tra serie animate spesso considerate simili ma in realtà sostanzialmente diverse, I Simpson sono sempre I Simpson.