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I 5 migliori Special di Halloween nella storia de I Simpson

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Nel giorno di Halloween ci sono delle cose che non possono assolutamente mancare: il “Trick or Treat” dei ragazzini, le feste in maschera, i denti di Dracula, le serate coi film dell’orrore. E, naturalmente, l’episodio speciale dei Simpson.
Andato in onda per la prima volta nel 1990, durante la seconda stagione del cartone animato, l’episodio di Halloween è diventata una tradizione portata avanti nel corso degli anni. Ventinove sono gli episodi del ciclo Treehouse of Horror (La paura fa novanta) andati in onda finora in Italia.

Cos’hanno di speciale le puntate del Treehouse of Horror dei Simpson?

Innanzitutto lo schema narrativo: la trama non segue i canoni classici degli episodi dei Simpson. I personaggi diventano protagonisti di storie che spaziano dal genere horror a quello fantascientifico, storie in cui può accadere di tutto e in cui l’elemento sovrannaturale è un must.
Ma soprattutto, sono divertenti, inquietanti e perfettamente in linea con il mood del giorno di Halloween.

Proviamo a selezionare i cinque migliori episodi speciali di Halloween dei Simpson andati in onda il 31 ottobre.

1) Clown senza pietà

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Un incubo per chi lo ha visto in tenera età. La bambola parlante di Krusty il Clown che perseguita il povero Homer.
È una citazione dell’episodio La bambola vivente della quinta stagione della serie Ai confini della realtà.
È angosciante, folle. C’è questa bambola assassina, posseduta, che vuole appagare la sua sete di sangue. Homer prova a sbarazzarsene in tutti i modi, la chiude in un sacco e la getta in una fossa profonda. Ma la bambola di Krusty riesce sempre a scappare. E di notte torna per pugnalare Homer.
L’episodio è un vero incubo, un po’ come quei sogni deliranti in cui l’oggetto delle nostre ansie torna a tormentarci ancora e ancora e ancora.
Alla fine, Marge risolve il problema chiamando l’assistenza e l’epilogo della storia è brillante nella sua assoluta semplicità: qualcuno aveva impostato la bambola sulla modalità “Evil”, ma basta farla tornare su “Good” per evitare problemi.

2) Il mostro ed io

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È il settimo episodio speciale di Halloween, andato in onda nel 1997 durante l’ottava stagione dei Simpson. Anche questo conturbante, anche questo surreale, anche questo in perfetto stile Halloween.
Incuriositi dai rumori provenienti dall’attico, Lisa e Bart scoprono un segreto che la famiglia Simpson si portava avanti da anni e anni: Bart aveva un gemello siamese, da cui era stato separato alla nascita. Hugo, questo il nome del bambino, è stato cresciuto in cattività, tenuto nascosto in una stanza e lontano dal resto del mondo perché ritenuto troppo malvagio per la società. Il dottor Hibbert spiega che il gemello di sinistra è sempre quello cattivo e prova a giustificare a Bart il perché della scelta.
Intanto, Hugo è riuscito a scappare e, mentre tutti lo cercano per riportarlo nell’attico, il gemello “malvagio” cerca di assassinare Bart, la sua metà complementare. Fortunatamente il dott. Hibbert, uno dei personaggi più stravaganti dell’universo Simpson, riesce a catturare Hugo e tutto sembra tornare alla normalità.
Senonché, osservando il bambino attentamente, si rende conto che la cicatrice è a sinistra, dal lato sbagliato, per cui scopre che il “malvagio” non è lui, ma che è sempre stato Bart. Spiazzante, geniale, stile Simpson.

3) Incubo a Evergrenn Terrace

Questa è una di quelle storie che si raccontano ancora per spaventare gli amichetti durante i pigiama party della notte di Halloween.
In un sogno, mentre gioca col frisbee, Bart viene attaccato da Willy il giardiniere che, con un rastrello al posto della mano, gli fa uno squarcio sul petto. Si alza col cuore in gola e tira un sospiro di sollievo perché ha capito che si è trattato solo di un brutto sogno. Ma quando si guarda il petto, trova gli stessi graffi che Willy gli aveva fatto in sogno.
A scuola accade una cosa simile: un bambino si addormenta e Willy lo uccide, non solo in sogno, ma anche nel mondo reale.
Lisa e Bart sono terrorizzati e corrono a raccontare l’accaduto a casa. Marge allora racconta loro di come, tanti anni prima, Willy fosse morto bruciato a scuola e di come, prima di morire, avesse promesso di uccidere tutti i figli dei presenti, tra cui Homer.
Bart e Lisa se la fanno addosso e cercano di non farsi sorprendere dal sonno, ma quando questo arriva, entrambi si trovano intrappolati in una fuga dal temibile rastrello di Willy. Il suo fantasma continua a tormentare i ragazzi, che però riescono a farlo cascare nelle sabbie mobili. Il peggio sembra passato, ma Willy torna indietro sotto forma di una strana creatura in stile Terminator – Il giorno del giudizio, che non sapremmo dire esattamente cosa sia. A salvare i fratelli, interviene la piccola Maggie, anche lei caduta nel sogno e deus ex machina che sbroglia la situazione.

4) Digitate “Z” per Zombie

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Prima di The Walking Dead, gli zombie erano arrivati a Springfield, nel lontano 1992.
In questo episodio, Bart prova a resuscitare Palla di neve attraverso gli incantesimi contenuti nel Libro dei morti trovato a scuola. Ma, come in tutti i racconti dell’orrore, la formula che recita è quella sbagliata, e invece di resuscitare il suo animale, riporta in vita tutti i morti di Springfield. Alcune scene di questo episodio ricordano La notte dei morti viventi di George A. Romero e il titolo originale (Dial “Z” for Zombies) ricorda quello de Il delitto perfetto (Dial M for Murder) di Alfred Hitchcock.
Zombie per strada, zombie a scuola, zombie nei supermercati, zombie dappertutto. È una vera e propria invasione, cui Homer tenta di mettere fine insieme alla propria famiglia. È divertente e spassoso, ma sa mantenere i ritmi di un horror movie folle e scapestrato.

5) The Shinning

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Sì, suona come il titolo del film di Stanley Kubrick (Shining), perché è di quello che vuole essere la parodia.
La famiglia Simpson è incaricata di custodire la magione del signor Burns (uno dei personaggi più oscuri della storia della serie), un’abitazione inquietante in cui non c’è il televisore e non ci sono le scorte di birra. Come potrebbe, Homer, non impazzire?
Senza birra e senza TV, il capofamiglia dei Simpson inizia a dare di matto. La follia si impossessa della sua testa, al punto che prova a uccidere Marge e a inseguire con un’ascia i membri della sua famiglia.
Se non fosse che Homer non può fare davvero paura, quest’episodio sarebbe davvero uno dei più inquietanti di sempre nella storia dei Simpson.

La cosa bella di questo genere di puntate è che all’apparenza sembrano buttate lì solo per riempire il palinsesto in una giornata di festa, ma in realtà sono molto di più. Contengono citazioni sul cinema, sulla letteratura, sul mondo delle serie tv. Strizzano l’occhio a un pubblico più colto con la morale in sottotraccia e fanno divertire tutti, con un po’ di brividi e tanta suspense.

D’altronde, i Simpson non sono mai scontati.

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